Stagista o tirocinante in Fisioterapia..serve davvero?
Se volessimo definire cosa è uno Stagista, potremmo inquadrarlo come un giovane che trascorre un periodo di lavoro presso un azienda o meglio uno studio fisioterapico seguito da un Fisioterapista tutor, in un contesto lavorativo reale (fuori dalle dinamiche ospedaliere universitarie, che poco hanno a che fare con la realtà lavorativa), che ha il compito di insegnare il mestiere del fisioterapista.
Legalmente lo stage in generale (quindi applicabile anche alla fisioterapia) è regolato dall’articolo 18, della legge n. 196 del 1997, dal D.M. n. 142 del del 1998, art. 1, commi 34, 35 e 36 della legge n. 92 del 2012 (c.d. riforma Fornero), dalle linee guida approvate il 4 gennaio 2013 dalla Conferenza Permanente tra lo Stato le Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, dalle normative regionali che recepiscono dette linee guida in via di emanazione, dalla circolare del Ministero del Lavoro 12.09.2011, n. 24 e l’interpello n. 36 del 2011 del Ministero del Lavoro.
Quanto dura uno stage in fisioterapia?
Per legge uno stage può avere una durata massima di 6 mesi, per chi ha terminato gli studi universitari da meno di un anno, oppure può essere esteso anche a coloro che risultano disoccupati oltre questa data. Possono accedere ad un tipo di stage curriculare anche gli studenti, per un massimo di 12 mesi.
Quanto è lo stipendio di uno Stagista Fisioterapista?
Benché non ritengo che tale domanda vada fatta in sede di colloquio (Dai un occhiata a come trovare lavoro in fisioterapia) in Italia il compenso per un fisioterapista si attesta tra i 300 euro di retribuzione minima ai 600 euro. A pagare di più sono le aziende piemontesi e Abruzzesi, mentre quelle per cui è previsto il rimborso minimo più basso sono la Sicilia, l’Umbria e il Friuli Venezia Giulia. Le altre regioni pagano come minimo cifre intermedie tra 300 e 600 euro e comunque su 21 regioni esistono 21 leggi diverse, quindi “regione che vai, rimborso che trovi”,l’importante è rimanere nella totale legalità lavorativa.
Ora immagino che starai saltando dalla sedia gridando come un forsennato nei miei confronti, e nei confronti dello stato italiano che “Sottopaga” un giovane neolaureato..ma ti prego..aspetta un attimo!!
Conviene quindi fare uno stage in fisioterapia?
Eccoci, ora arriva il sermone filosofico su materia, tempo..e cosmicità!!
Credo che ognuno di noi da qualche parte, debba pur iniziare..Ricordo con molto piacere la sensazione provata il giorno in cui ho discusso la tesi di laurea: un misto di felicità per il risultato raggiunto, unito ad una sensazione di grande incertezza per il futuro. Si passa da una condizione protetta di tirocinio dentro l’università (non voglio entrare nel merito della qualità in questa sede), in cui si avevano comunque dei punti di riferimento rappresentati dai tutor a cui potevamo chiedere consigli nei momenti di difficoltà con un paziente ostico, ad una totale presa in carico del paziente, e gestione della problematica. Ora non si può più sbagliare!!
Ora ti arrabbierai, sapendo che io non ho mai fatto uno stage, ho da subito iniziato a lavorare: che figo David (penserai), ma la verità è che ho dovuto barcamenarmi nel cercare di apprendere tantissimi concetti da solo, sbagliando, e sperimentando. Se ripenso ai trattamenti che facevo 13 anni fa, e quelli di oggi, mi spiace davvero molto per i miei primi pazienti, che anzi mi hanno dato fiducia, ricevendo da me trattamenti corretti si, ma assolutamente meno incisivi di quelli che oggi riesco ad offrire.
Quanto tempo avrei risparmiato se avessi avuto un tutor (uno vero) che mi avesse mostrato la strada giusta, e mi avesse insegnato parte della sua esperienza? avrei certamente evitato certi corsi totalmente inutili per la mia formazione, e forse avrei capito prima la mia strada. Se guardiamo dal punto di vista di uno studio, il formare a dovere un giovane comporta la perdita di tempo (molti sono davvero tabula rasa, per colpa delle università), energie, e ne deve valere la pena. Altrimenti si rischia di perdere tempo entrambi.
Se tu immagini uno studio fisioterapico serio (non il centro convenzionato dove si attaccano macchinette!) che deve lasciare un fisioterapista, a spiegare per bene come si fa una tecar, o una mobilizzazione, rischiando di “Storcere” il paziente che giustamente paga per una prestazione di livello, e riceve magari una prestazione non proprio conforme allo standard. Naturalmente bisogna anche pagare il giovane, per cui anche lo studio sta sostenendo un “costo”. È chiaro il concetto?
Aimé però vanno tirate le orecchie a molti studi, che intendono lo stage formativo, come un momento per sfruttare un giovane neolaureato , pagandolo una miseria. Ecco questo è proprio il concetto a cui volevo arrivare. Perchè giustamente, il vantaggio dovrebbe arrivare da entrambe le parti, non a senso unico. Prendere un ragazzo e metterlo li a fare il lavoro sporco senza dare niente (parlo di nozioni tecniche), è un furto per il tempo di quel ragazzo. Metterlo li a “Guardare” per un mese, cambiare il lenzuolino, la trovo una vera cattiveria, e un abuso, a cui vi invito a non sottostare!!
Perchè fare uno stage in fisioterapia?
Se sei tra quelli che è convinto di avere la scienza infusa, che 3 anni di università bastano e avanzano, e che ora spacco il mondo, levatevi fisioterapisti vecchi, arrivo io e tutti i vostri pazienti ve li porto via..bhe allora scusami per questo post, ti ho fatto perdere tempo!
Se invece, sei un giovane ragazzo/a che ha faticato molto durante gli anni di università, che ama la nostra professione, che vorrà un giorno essere un bravo professionista, credo che un ulteriore tempo di apprendimento nel mondo lavorativo REALE sia una soluzione giusta.
Naturalmente non voglio e non posso entrare nelle problematiche di ognuno di voi, perchè potrebbero esserci giovani che hanno necessità impellente di trovare un impiego stabile, per cui, forse questo “Investimento” non possono permetterselo, e mi scuso se ho offeso qualcuno.
Rigiro la domanda a voi chiedendo di rispondere in maniera onesta:
-Perchè lo studio X dovrebbe prendere me a lavorare (Ricordo che ha un costo) seppure come stagista?
-Quale Studio scegliere per chiedere un tirocino lavorativo?
-Cosa voglio aspettarmi da questo Stage fisioterapico?
So benissimo che lo stage ogni anno miete tante vittime come il paracadutismo, l’alcolismo..ma so bene che le cose devono cambiare, perchè ai miei tempi non esisteva questa possibilità, e la avrei presa con molta felicità se solo ne avessi avuto la possibilità.
Oltretutto, lo stage, può essere un trampolino di lancio, in quanto come tutti sappiamo, trovare lavoro ai giorni d’oggi è come essere un attaccante d’area che si deve trovare al momento giusto nel posto giusto. Durante questi 6 mesi molte cose possono succedere: si licenzia un fisioterapista senior e va rimpiazzato, lo studio decide di ingrandirsi.. Serve un collega in uno studio amico… o semplicemente come è successo nel mio studio, la ragazza che ha intrapreso questo percorso ha dimostrato sul campo di essere diventata importante e abbiamo deciso di tenerla!!.
Se però dopo i 6 mesi, non dovesse succedere nulla.. bhe, rincuorati che hai fatto tutto il tuo dovere, hai imparato sicuramente qualcosa, e avrai sul tuo curriculum, una nuova casella in cui scrivere che hai lavorato nello studio tal dei tali.
Hai accresciuto comunque le tue competenze, l’importante, e ci tengo a precisare, è che da entrambe le parti ci sia voglia e onestà per instaurare una collaborazione, e durante questo periodo, non si faccia il doppio gioco di cercare comunque un altro impiego, così da abbandonare appena possibile il rapporto instaurato, in quanto sarebbe davvero un grave errore.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.