Recensione Corso Mulligan
Abbiamo avuto la possibilità di seguire e recensire il corso di terapia manuale secondo il Metodo Mulligan tenutosi a Roma dal docente Stefano Serrecchia, responsabile per l’Italia del concetto ideato ormai 30 anni fa dal grande Brian Mulligan, che giusto circa un mese fa ha tenuto a Roma il suo ultimo incontro visti i suoi limiti di età.
Il corso completo ha una durata di due weekend , ed è suddiviso in quadrante superiore e quadrante inferiore. Proprio dal 2017 in accordo con la Mcta (Mulligan concept Teacher Association) è stata modificata l’offerta formativa suddividendo il corso nei due quadranti, e rendendo di fatto più chiaro e meno dispersivo l’insegnamento del metodo. Il materiale del corso prevede:
- Cinta per trattamento cervicale, cinta grande
- un rotolo di taping
- Dispensa quadrato superiore e inferiore e testo Terapia manuale
Proprio la dispensa, merita un cenno particolare, in quanto Stefano Serrecchia fornisce ai suoi allievi un vero libro, completo di immagini di trattamento davvero esplicative e utili per un ripasso completo Generalmente nella stragrande maggioranza dei corsi, i vari docenti si limitano a fornire la copia delle dispense, magari neanche a colori, oppure non tradotte..Qui invece abbiamo due libri da oltre 150 pagine, comprendente oltre 300 immagini . Per ogni tecnica vengono descritti scopi, come posizionarsi e come posizionare il paziente, oltre a ricordare le manovre e chiaramente come posizionare le mani.
Certamente dal punto di vista strettamente didattico, tale approccio è un bel passo avanti e fornisce una esperienza completa per il fisioterapista, che decide di iscriversi e frequentare questo modello didattico.
Durante il corso ho particolarmente apprezzato la qualità delle slides proiettate, ricche di video, e sopratutto ben curate e chiare.
Cosa è il metodo Mulligan
Il metodo Mulligan è una terapia manuale, che ha le sue radici nello studio del movimento alla ricerca della disfunzione, per poterla successivamente trattare.
L’idea che sta alla base del concetto e il focus di questo corso è certamente il recupero della mobilità, mediante una serie di manovre attive e passive, per riposizionare l’articolazione in disfunzione spesso causa del dolore del paziente.
La grande differenza che rende il metodo di lavoro efficace e unico è certamente la grande sicurezza nel trattamento, ovvero il controllo del terapista nelle risposte latenti del paziente, in quanto il dolore post trattamento è quasi annullato, e sarà proprio il paziente a guidare la mobilizzazione e gestire il suo stesso trattamento, fermandosi quando fa male.
Aspetto Davvero interessante di questo modello riabilitativo è l’IMMEDIATEZZA, ovvero la possibilità di dare al paziente una risposta di miglioramento del sintomo, già dopo la prima seduta. Questo approccio, così come ormai altre metodiche fisioterapiche, sono estremamente moderne, in quanto ormai è considerato anacronistico sottoporre il paziente a decine di sedute per ottenere un beneficio.
Il docente si prodiga davvero molto nel cercare di trasferire ai ragazzi il suo modo di comunicare col proprio paziente, perchè appunto la comunicazione DEVE essere alla base di un trattamento fisioterapico.
Il corso Mulligan
Studiare il metodo Mulligan, rappresenta un ottimo modo per ripassare o approfondire la fisiologia articolare, visto che tutto il trattamento di fisioterapia si basa appunto sul movimento delle articolazioni. Il docente ha un grande bagaglio culturale anatomico-funzionale, e riesce a rendere facili anche concetti non proprio semplici.
Le Caratteristiche di questa terapia manuale sono:
–Studio della disfunzione (Cercare di capire il perchè è sopraggiunta la disfunzione)
–Riposizionamento singolo (manovre manuali di riposizionamento)
–Esercizi a Carico corporeo (gli esercizi vengono ad essere eseguiti sfruttando il carico naturale del corpo)
–Movimento attivo
–Assenza di dolore durante il trattamento
Lo studio iniziale, è la base da cui partire per poter poi strutturare il trattamento che sarà sempre diverso nel corso delle sedute, in quanto andremo a modificarlo in base alla sintomatologia del paziente, quasi a “rincorrere” i segnali che offre il corpo umano, quando è in disfunzione, alla ricerca di un nuovo equilibrio probabilmente migliore.
Il riposizionamento o il nuovo movimento, serve a riprogrammare a livello corticale il giusto grado di mobilità, e riprogrammare quindi il gesto che va ad essere recuperato. Il nostro cervello si adatta alla disfunzione andando a inibire o rilasciare muscoli (agonisti o antagonisti), mantenendo e producendo movimenti che diventano dolorosi e disfunzionali. Mobilizzare significa quindi “re-insegnare al cervello” il fisiologico gesto, e quindi la fisiologica contrazione muscolare. Il taping quindi va inteso come un aiuto, continuativo anche post trattamento, nelle ore successive diventando quindi uno strumento inteso in maniera diversa in base all’obiettivo che si decide di percorrere, e naturalmente si potrà decidere se usare un taping rigido, o un kinesio taping elastico, dando una elasticità che va decisa in base al movimento che si vuole raggiungere.
In questa ottica e modello, il semplice esercizio terapeutico per rinforzare o allungare gruppi muscolari, risulta essere non corretto, e spiega il motivo del perchè spesso non si riesce ad eliminare il dolore, oppure il riproporsi della patologia.
Opinioni sul docente
Mi è piaciuto molto l’approccio di Stefano Serrecchia, docente ormai da oltre venti anni di questo metodo, personaggio semplice ed estremamente pratico. Ciò che noto spesso nelle mie recensioni è certamente la grande differenza tra docenti che sono ormai distaccati dalla realtà riabilitativa perchè impegnati nella docenza, rispetto ai docenti abituati a lavorare sul campo ogni giorno, che ancora oggi seguono al proprio studio decine di pazienti ogni giorno.
Il curriculum di Stefano Serrecchia è certamente di primissima qualità, se consideriamo che probabilmente è stato un pioniere in Italia nella terapia manuale, quando ancora la figura del fisioterapista era lontana anni luce rispetto a quella che anche grazie a lui è diventata ora.
Quando Stefano decide di mostrare una tecnica, è bellissimo soffermarsi su alcuni particolari, come appunto la sua manualità, le manovre, e sopratutto la grande esperienza, oltre alla classica impostazione di terapista manuale con gomiti larghi.
Durante il corso, cerca in ogni momento l’attenzione dei ragazzi, facendoli calare nel ragionamento clinico, nell’osservazione del movimento alla ricerca delle disfunzioni, creando le basi per poi costruire l’esercizio terapeutico del concetto mulligan. Molto azzeccate sono le slides corredate di video che esplicano perfettamente i concetti discussi durante la lezione.
Proprio l’osservazione che è alla base di ogni trattamento fisioterapico, è forse uno dei fulcri del modo di insegnare di Stefano Serrecchia.
Il rapporto tra tempo dedicato alla teoria e il tempo dedicato alla pratica è assolutamente gradevole, e non rende noiso o comunque pesante seguire i 3 giorni di corso.
Tecniche trattate
Il quadrante superiore comprende la valutazione e trattamento di:
- Spalla: valutazione del movimento, e test di mobilità per impingment e disfunzioni che scatenano infiammazioni tendinee come capo lungo del bicipite, sovraspinoso..ecc ecc Articolazione acromion-Claveare e sterno clavicolare
- Colonna cervicale: mobilizzazioni selettive vertebrali mediante tecnica Nags (Natural Apophiseal Glides) e Snags
- Problematiche legate al Mal di testa e rachide cervicale alto: Trattamento c0-c1-c2
- Articolazione temporo-mandibolare
- Gomito
- Mano
Il quadrante inferiore tratta:
- Caviglia (valutazione e trattamento)
- Piede
In questo video si possono apprezzare due tecniche facilmente riproducibili, per poter familiarizzare con la metodica e provarne l’efficacia:
Considerazioni
Credo che un Fisioterapista per diventare Tale, debba avere delle conoscenze di base, che serviranno come fondamenta per la costruzione di un “Palazzo del Sapere”. Purtroppo l’università non sempre riesce a dare queste basi, così si pone l’esigenza di crearsele da soli nel periodo post laurea. Il metodo Mulligan, è uno dei Pilastri della fisioterapia, una di quelle fondamenta, che non possono Mancare tra le tecniche base, in campo ortopedico.
Mi rivolgo quindi proprio ai ragazzi in fase di pre e post laurea, e mi sento di consigliare vivamente questo corso, ma non scordiamoci che tali manovre se non fanno già parte del bagaglio tecnico di un fisioterapista di “Vecchia data”, possono venire in grande aiuto nella pratica quotidiana.
Questo è un corso Pratico, un corso in cui il terapista ne uscirà accresciuto sicuramente nella sua sensibilità manuale, nella capacità di ragionamento e sopratutto nel bagaglio di manovre a disposizione per curare e trattare le disfunzioni di movimento.
Mi sento Quindi di Consigliare Vivamente questo Corso
Queste sono le opinioni dei ragazzi che hanno frequentato il corso:
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.