Protesi anca, una guida passo passo
Hai un dolore forte all’anca, hai fatto una radiografia, e una volta portata dal medico ortopedico, ti ha consigliato di fare una Protesi anca. Se purtroppo sei in questa condizione, vuol dire che la tua articolazione si è rovinata, e l’unica soluzione per risolvere definitivamente questo dolore, legato all’artrosi, un processo degenerativo della cartilagine e dell’articolazione, è proprio sottoporti ad un intervento chirurgico.
Si lo so, hai paura, e sei pieno/a di domande, che non hai fatto al medico… Oggi sono qui, per provare a fugare ogni dubbio, e tranquillizzarti, perchè al giorno d’oggi la protesi d’anca è un intervento molto frequente, e passata la prima fase, sono certo che sarai felice di esserti sottoposto a questo intervento.
In questa guida affronteremo svariati argomenti, proviamo ad elencarli (magari risponderò subito ad uno dei tuoi quesiti)
- Cosa è una protesi d’anca
- Come avviene l’intervento
- Cosa fare prima dell’intervento
- Cosa fare dopo l’intervento
- Il ritorno a Casa come gestire la vita con la protesi
Cosa è una protesi anca:
I primi interventi di protesizzazione anca, hanno inizio nel 1960, quando cominciarono a diffondersi, le pratiche cirurgiche che prevedevano la protesizzazione comlpeta o parziale dell’articolazione. Il padre di tale tecnica è forse J.Charnley, che realizzò per primo una protesi costituita da una parte che sostituiva l’acetabolo in teflon, e una parte che si incastrava nel femore in metallo.
Ok, ma in cosa consiste questo intervento?
Domanda lecita, e forse un piccolo cenno di anatomia va fatto per capire di quali strutture parliamo.
L’articolazione dell’anca, è sostanzialmente costituita da due componenti: L’acetabolo ed il femore.
L’acetabolo è una zona del bacino che semplicemente è una concavità rivestita di cartilagine il cui scopo è “Ospitare” l’apice del femore, chiamata Testa femorale.
Tale struttura risulta essere soggetta ad usura, in quanto su di essa gravano gran parte delle forze perpendicolari durante la stazione eretta e nella deambulazione. I fattori di rischio per l’insorgenza dell’artrosi, sono sicuramente, l’età, il sesso, la presenza di malformazioni alla nascita (Varismo, valgismo, displasia…), o i traumi (precedenti fratture, o traumi diretti come in alcuni sport).
L’intervento chiurgico per la protesi d’anca, consiste nella sostituzione di una delle componenti usurate, o nella sostituzione di entrambe le componenti.
Si parlerà di Endoprotesi se la sostituzione è esclusiva della componente femorale o acetabolare, o di artroprotesi per la sostituzione di entrambe.
Quando i componenti della protesi vengono inseriti e Ancorati mediante un collante si parlerà di Protesi Cementata, mentre quando invece le parti metalliche vengono inserite nell’osso mediante incastro, si parlerà di protesi non cementata. Il primo tipo sono maggiormente indicate nei pazienti anziani che necessitano carico quasi immediato (già nei primi giorni post intervento), mentre il secondo tipo è indicato nei soggetti meno anziani, che possono recuperare più lentamente, ma con un aspettativa di durata maggiore.
OK, ma in definitiva come avviene questo intervento di protesi anca?
Un video spiega meglio di tante parole, ciò che subirai in sala operatoria, e più il chirurgo ha lavorato con precisione, minori saranno i problemi successivi.
L’intervendo di protesi anca, permette il recupero di una buona qualità di vita,con una durata dell’impianto superiore ai 10 anni (generalmente superiamo abbondantemente i 15 anni),e quando l’intervento è eseguito correttamente, si riscontra una remissione della sintomatologia dolorosa, fino alla scomparsa, con grandi benefici soprattutto per le strutture adiacenti come ginocchio e Colonna, che non gravano più delle posture sbagliate, per contrastare il dolore.
La protesi anca è in definitiva una “Nuova anca”, e come tale presuppone una serie di accorgimenti per superare le problematiche iniziali, e una continua attenzione alle indicazioni di massima per una corretto uso.
Ok, ho deciso di operarmi, cosa devo fare prima dell’intervento di protesi anca?
Generalmente, da quando ho fatto la visita, e quando realmente mi opererò intercorre un tempo compreso tra 1 mese e 3 mesi (purtroppo le tempistiche del sistema sanitario nazionale, a volte superano abbondantemente tale tempistica).
Tale tempo può essere sfruttato dal paziente per attuare una serie di cambiamenti al proprio stile di vita, per meglio prepararsi a questo intervento, che proprio per la natura demolitiva risulta abbastanza delicato (la protesi anca, rappresenta un intervento di non ritorno, in quanto viene sostituita completamente l’articolazione coxo-femorale, con una neo articolazione).
- Perdere il peso in eccesso per evitare il sovraccarico dell’anca operata e del lato sano durante il recupero. Questo punto è di vitale importanza, in quanto il peso eccessivo crea problematiche nel recupero postoperatorio, e crea grossi problemi alla stabilità e alla struttura stessa della protesi.
- Evitare assunzione di farmaci antinfiammatori (soprattutto Acido acetilsalicilico, Nimesulide…) e di qualsiasi terapia occasionale non prescritta dal medico curante per almeno 2 settimane prima dell’intervento.
- Controllare la presenza di eventuali infezioni latenti (ascessi dentari, cistiti, etc…)
- Se si assumono estroprogestinici orali (“pillola”) sospendere almeno 30 giorni prima dell’intervento
- Sopendere 35 giorni prima dell’intervento l’assunzione di farmaci antiaggreganti
- Smettere di fumare sopratutto per i fumatori incalliti (per ridurre i problemi respiratori durante e dopo l’anestesia).
- E’ opportuno chiedere al medico curante una lettera di presentazione del paziente contenente informazioni sulle condizione cliniche e sulle sue patologie attuali e remote.
- Dalla mezzanotte prima dell’intervento non si potrà né mangiare né bere.
- Se possibile, nel mese precedente l’intervento, vi verrà prelevato del sangue (predepositi) per utilizzarlo come autotrasfusione dopo l’intervento; nell’immediato periodo preoperatorio vi verranno somministrati i farmaci necessari alla profilassi antibiotica e alla prevenzione delle tromboembolie periferiche (ATE)
La prima fase è passata, mi sono operato, che succede ora?
Complimenti, l’ansia che ha accompagnato questo periodo, piano piano svanirà, e dovremo metterci di buona lena, per iniziare a recuperare.
Alcune volte dopo l’intervento sono necessarie dell’emotrasfusioni: durante una protesi anca, viene perso molto sangue, e i valori ematici, sono un pò fuori dalla norma, per cui si usano fare delle trasfusioni di sangue, che spesso è quello prelevato prima dell’intervento, ma in evenienza puoò essere preso dalla banca del sangue, dell’ospedale, o da un parente che decide di donarcelo.
I primi giorni post operatori,alla protesi anca, sono molto importanti e richiedono riposo a letto.Si usano delle calze elastiche per prevenire l’insorgenza di problemi circolatori, come trombi ecc ecc.
Già dalla seconda giornata inizierà la riabilitazione con il fisioterapista, che mobilizzerà l’arto operato, e provvederà a posizionarvi per un pò di tempo seduti.
Dalla III giornata è possibile, riprendere la stazione eretta e iniziare il programma di recupero della deambulazione con il fisioterapista, sempre che le condizioni generali siano accettabili e non ci sia il rischio di svenimenti. La deambulazione si effettuerà mediante un deambulatore e successivamente con 2 stampelle, previo insegnamento e apprendimento completo grazie al fisioterapista.
Tale condizione con deambulazione mediante appoggio con le sempre andrà proseguita fino al successivo controllo, che si avvarrà oltre che di una visita clinica Ortopedica, anche di una rx (di solito a 30 giorni dalla data dell’intervento di protesi anca) ed è molto importante non prendere iniziative per togliere le canadesi sopratutto per evitare di sovraccaricare l’anca e permettere di guarire l’osso che ha subito un trauma.
Il ritorno a Casa:
Dopo l’intervento di protesi anca, si aprono due strade:
-Fare ritorno a Casa, e proseguire la riabilitazione a domicilio o in uno studio privato
Approfitta della promozione del mese per avere un Fisioterapista a Domicilio e inziare subito la fisioterapia
-Proseguire l’iter riabilitativo in una struttura specializzata, per circa un mese, finchè non si è raggiunta una autonomia
Va ricordato, che la nuova articolazione è per il momento molto delicata, in quanto a causa della perdita del tono trofismo della muscolatura, non vi è protezione.
Infatti è proprio questo il periodo in cui è molto facile che si verifichi una sublussazione o una lussazione dell’articolazione per cui è molto importante la cautela e sopratutto una corretta informazione su ciò che si può fare .
In particolare la flessione ad angolo retto o la rotazione all’interno dell’arto operato sono movimenti da evitare in quanto possono facilitare la lussazione dell’anca.
Potrebbero comparire dei dolori alla schiena con comparsa di dolori sciatici o una lombocruralgia ed è buona norma trattarli in maniera incisiva per evitare di sovraccaricare la nuova anca
Il sesso con una protesi d’anca
La sfera sessuale è chiaramente un aspetto molto delicato e davvero molto importante nella vita di una persona. Molte persone ci chiedono appunto consigli per ricominciare ad avere rapporti sessuali dopo un intervento di protesizzazione. Naturalmente sarà assolutamente normale avere un pochino di paura nei primi periodi, sia per una questione strettamente legata al dolore magari della ferita, sia per un problema legato proprio alla mobilità che all’inizio potrebbe essere un pochino inferiore rispetto alla normalità.
Come già visto esistono alcuni movimenti che sono da evitare per cui le posizioni sessuali scelte dovranno rispettare i divieti sopra descritti.
Sopratutto all’inizio, dopo una lunga astinenza potrebbe essere necessario contenere i propri istinti, e potrebbe comparire qualche piccolo dolorino post rapporto sessuale. NESSUNA PAURA!
Ecco comunque una breve lista di posizioni sessuali che possono essere eseguite col vostro/a partner senza pensiero, con l’augurio che possiate vivere una piacevole esperienza!
Esegui ora il Test per capire se hai necessità di una protesi D'anca
Da quanto tempo hai male?
Quanto dura il Dolore?
Cambia il dolore col cambio di tempo
Fare una doccia o un bagno caldo modifica i tuoi sintomi?
Che fascia di età hai?
Test terminato
Probabilmente hai Artrosi e necessiti di una Protesi D'anca!
La tua anca ha subito un processo artrosico tale che la la cartilagine articolare non è più sufficiente, per cui la soluzione più immediata al tuo problema è certamente la via chirurgica
Consigliamo comunque di trattare il problema in maniera conservativa grazie alla fisioterapia,qualora ci fossero delle controindicazioni o dei tempi di attesa ospedalieri troppo lunghi.
Cosa puoi fare?
Test terminato
Probabilmente Hai una forte infiammazione, vediamo come curarla!
Probabilmente la tua anca richiede un intervento fisioterapico completo, Necessiti però di essere inquadrato meglio per capire l'origine del tuo problema e permetterci di capire meglio come possiamo esserti di aiutoi
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.