Tallonite cura
Hai un dolore sotto al piede..proprio sotto il tallone, e ti stai chiedendo se per caso hai una tallonite…bhe proviamo a capire di cosa si tratta, e trovare una cura alla tallonite.
Cosa è una Tallonite?
Per definizione una tallonite, è una condizione dolorosa che colpisce la zona del tallone. Tale patologia non è generalmente usata nel linguaggio tecnico medico, in quanto il termine è troppo generico, e spesso è invece sostituita da termini come tallodinia, o dolore Calcaneare (spina calcaneare),ma va detto che il termine non è proprio corretto. Infatti quando una persona accusa un dolore al Tallone, deve in prima istanza chiedersi e indagare le motivazioni di tale fastidio che ricordiamo può essere anche parecchio invalidante.
Questa patologia è molto frequente, e ricordiamo può colpire uno o entrambi i piedi, in punti del tallone anche diversi tra un soggetto ed un altro. Ricordiamo che la tallonite colpisce sopratutto le persone che praticano sport, ma possono esserne vittime anche persone sedentarie, o sovrappeso.
Il dolore, è molto forte al mattino, e spesso tende a diminuire durante il giorno.
Anatomia del tallone per capire l’area di cui si parla:
Il piede è una struttura che subisce il peso dell’intero corpo, ma la sua conformazione anatomica, fa si che le forze che provengono dall’alto, riescono a disperdersi lungo tutte le articolazioni che compongo il piede.
Senza entrare eccessivamente in uno studio anatomico complesso possiamo affermare che:
Le ossa del piede possono essere divise didatticamente in 3 comparti:
Tarso: la parte posteriore del piede che si articola con la partedistale della tibia, ed è costituito dalle seguenti ossa: astragalo, calcagno, navicolare, cuboide ed i tre cuneiformi;
Metatarso: la parte intermedia del piede, costituito dalle cinque ossa metatarsali;
Falangi: due falangi per l’alluce e tre per le altre dita.
Le articolazioni del piede sono le seguenti:
articolazioni intertarsali:
Sottotalare: tra astragalo e calcagno;
Talo-calcaneo-navicolare: tra astragalo, navicolare e calcagno;
Calcaneo-cuboidea: tra calcagno e cuboide.
articolazioni tarso-metatarsali: il 1°, 2° e 3° metatarso si articolano rispettivamente con il cuneiforme mediale, il cuneiforme intermedio ed il cuneiforme laterale; il 4° e 5° metatarso si articolano con il cuboide.
articolazioni intermetatarsali: si trovano alla base del 2°, 3°, 4° e 5° osso metatarsale.
articolazioni metatarso-falangee: collegano le 5 ossa metatarsali con le falangi prossimali.
articolazioni interfalangee: sono tre per ogni dito, tranne che per l’alluce che ne ha solo due.
Vediamo con questo video cosa è la Tallonite:
Quali sono le Cause della tallonite?
Le possibili cause che possono scatenare un dolore in sede calcaneare sono molteplici, e spesso si sommano 2 o più condizioni patologiche assieme.
Possiamo distinguere le cause in:
-Traumatiche: Un trauma ripetuto (Frattura da stress) o imporvviso, o movimenti ripetuti con sovraccarico delle strutture calcaneari
-Metaboliche: disturbi dismetabolici come la gotta determinano un aumento della produzione di acido urico è all’origine di un progressivo accumulo di cristalli di acido urico e di conseguenti dolorose infiammazioni a livello articolare
-Patologie tendinee:tendinopatie inserzionali creano una infiammazione che spesso è causata da alcuni sport, come la corsa o il calcio, nei quali è sollecitata la zona calcaneare e la zona della fascia plantare (fascite plantare).
-Patologie ossee: Spina calcaneare, artrosi e patologie reumatiche
-Neurologiche
-Fattori congeniti
-Obesità
-Condizioni posturali non corrette, con squilibrio della postura, e necessario riallineamento
-Fattori esterni come calzature non idonee, o scomode
Gli sport più a rischio sono la corsa, il calcio, la pallavolo, il basket, la marcia ed in generale tutte le discipline che comportano notevoli sollecitazioni alla regione calcaneare. Tale rischio aumenta con il soprappeso, con la mancanza di allenamento e con l’utilizzo di calzature non idonee.Molto spesso le scarpe da tennis che si trovano nei supermercati non sono adatte a sopportare le fortissime sollecitazioni funzionali subite dal piede durante l’attività motoria. Nei negozi specializzati in articoli sportivi si possono invece trovare calzature speciali dotate, per esempio, di shock adsorber, uno speciale materiale situato nel tacco in grado di attenuare le vibrazioni e lo shock da impatto ripetuto.Talvolta nelle donne si verifica l’inizio di dolore al tallone nel momento in cui si cambiano le calzature, sopratutto se tra le due c’è una differenza di tacco..in alcuni casi, se l’ultimo tacco è più alto, possono verificarsi fenomeni di sovraccarico nei confronti della zona anteriore del piede, mentre se si abbassa il tacco, capita che il retropiede subisce un sovraccarico posteriore. Per questa motivazione si usa suggerire una scarpa morbida per le persone obese.Ad aumentare il rischio di tallonite contribuisce anche il terreno in cui si pratica una attività sportiva (terra e prato sono l’ideale, mentre l’asfalto o un terreno duro possono trasmettere alle strutture ossee un shock, che determina una infiammazione del tessuto osseo).
Come si può diagnosticare una Tallonite?
Il primo esame che deve essere eseguito è certamente una radiografia standard, per escludere danni traumatici e fratture. Infatti talvolta la tallonite può nascondere una microfrattura o una frattura da stress che hanno un percorso riabilitativo completamente differente e tempistiche di recupero molto più lunghe.
Possono essere integrate anche altri esami come la risonanza magnetica per escludere un danno legamentoso, o addirittura la Tac per avvalorare l’eventuale dubbio diagnostico di frattura.
Ricordiamo che tali esami sono prescritti generalmente dal medico ortopedico che valuta la zona dolorosa del piede ed eventualmente prescrive tali approfondimenti diagnostici per capire la natura del dolore al tallone
In presenza di un dolore nel retropiede, risulta fondamentale rivolgersi ad un medico Ortopedico, che generalemente effettuerà una anamnesi, una visita clinica per individuare i fattori che hanno portato all’insorgenza del dolore.
Va inoltre fatto un esame della deambulazione e un esame posturale per studiare in maniera approfondita il disturbo.
Ricordo, che in medicina è fondamentale trattare il sintomo (Dolore), ma è altrettanto fondamentale studiare la causa che lo ha scatenato per poter curare la tallonite.
– Cura della tallonite:
La cura che maggiormente da un risultato molto valido è sicuramente il trattamento con Onde D’urto.
Tale trattamento, è svolto nel nostro centro, mediante il protocolo EMS, mediante somministrazione di pacchetti di 2000 colpi, ad alta intensità. Ogni seduta dura pochi minuti, ma tale tempistica risulta molto efficace. Si effettua una seduta ogni settimana per 5 settimane. Al termine si valuta, il problema nuovamente dopo aver fatto trascorrere altre 2 settimane senza trattamento.
Tale protocollo si può ripetere, nuovamente, o si può aggiungere un trattamento manuale sulla fascia plantare, oppure del laser ad alta energia, o la tecarterapia.
Naturalmente risulta chiaro che il trattamento e la cura della Tallonite dipenda molto dalla causa scatenante per il dolore.
Se La Tallonite è legata ad una Spina Calcaneare evidenziata dalla Radiografia:
La cura è volta al trattamento della spina calcaneare, che ricordiamo è un processo causato dalla contrattura e infiammazione della fascia plantare, che trazionando la sua inserzione prossimale sul calcagno determina delle microlesioni che vengono riparate dal corpo con apposizione di Calcio, determinando un fenomeno simile a quello visto nelle caverne con le stalattiti, e la neoformazione ossea Benigna.
Il trattamento più indicato sono le Onde D’urto che aiutano ad interrompere questo processo, ed in alcuni casi addirittura rompono la neoformazione ossea.
Volendo si possono associare nel caso di Tallonite molto resistente o comunque cronica, delle sedute di Laserterapia ad alta potenza, oppure di Tecarterapia per aiutare il processo infiammatorio.
Può in questo caso essere utile un supporto per scaricare la spina calcaneare come questo:
- DONANO SOLLIEVO: I plantari sollievo dolore riducono lo shock su legamenti e tendini per...
- ASSORBIMENTO DEGLI URTI: Aiutano ad assorbire gli urti che provocano tensioni alla parte...
Se la Tallonite è legata ad una Fascite Plantare che si evidenzia grazie alla negatività della lastra, ma alla positività nell’esame ecografico con tessuto ispessito e infiammato:
Si procede con un trattamento volto a cercare di “Ammorbidire” la fascia plantare contratta, mediante massaggio manuale o con strumenti di miofibrolisi , Laserterapia, e tecarterapia. Tale condizione si avvantaggia molto di supporti come il Kinesio Taping e sopratutto i plantari come questi, che aiutano a detendere la fascia plantare contratta sotto al piede:
- NOENE sono suole high-tech, realizzate in gomma sintetica antiurto, che sono in grado di...
- Le suole NOENE sono sottili e leggere, praticamente impercettibili, si adattano...
Consigliamo inoltre spesso degli esercizi di Stretching che possono essere effettuati a casa, magari consigliandosi con il fisioterapista che segue la problematica (nei tempi e nelle ripetizioni):
Subito dopo la prima fase volta alla riduzione del dolore, può essere di fondamentale importanza coinvolgere tutte le strutture anatomiche adiacenti, per prevenire una recidiva, e migliorare la condizione.
si eseguono degli esercizi di stretching della fascia plantare, dei muscoli del polpaccio (gemelli e soleo), e dei flessori della gamba.
si pratica attività di rinforzo e soprattutto esercizi propriocettivi. Tale pratica non va assolutamente sottovalutata, ed anzi va considerata parte integrante di un trattamento olistico che prende in considerazione tutti i fattori predisponenti la comparsa di una tallonite.
Talvola assume un ruolo marginale, ma per niente rivo di importanza,una serie di trattamenti posturali, volti alla ricerca di un equilibrio nuovo e migliore.
Se la Tallonite è legata ad una Frattura Da stress evidenziata da una risonanza magnetica o da una Tac:
In questo caso il trattamento consta di due fasi:
La prima prevederà un riposo assoluto, con divieto di carico per almeno 30 giorni (anche di più), ed in questa fase risulta di aiuto anche la Magnetoterapia Cemp, noleggiata con sedute di 6-7 ore notturne per tutto il periodo di riposo.
Quando la frattura risulta saldata, si può riprendere gradualmente il carico, e passare ad un recupero alla deambulazione con massoterapia al piede, ed eventualmente Tecarterapia per contrastare l’infiammazione
Farmaci per la tallonite
Quando parliamo di cura farmacologica ci riferiamo a una cura di supporto alla fisioterapia. L’idea di assumere dei farmaci è generalmente legata al pensiero sbagliato di curare l’infiammazione. Come abbiamo visto però le cause scatenanti un dolore al tallone possono essere davvero tante, ed è davvero difficile pensare ad una pillola come unico rimedio per il dolore. Se sei interessato ai Farmaci puoi seguire la guida completa
Pomata per tallonite
Spesso ci viene richiesto se esiste una pomata per aiutare a combattere il dolore sotto il tallone, e la risposta a questa domanda è abbastanza chiara: Dipende!
Se si pensa di guarire dal fastidio, solo con una pomata, magari a base antinfiammatoria, probabilmente non si riuscirà in tale pratica, ma se invece si pensa di intendere la pomata come un aiuto, un coadiuvante alla terapia e cura, allora probabilmente troveremo nelle pomate un valido aiuto, che in certi casi può fare la differenza.
Quali sono le pomate migliori?
Esistono 2 tipologie di pomate:
- Pomate a base naturale: sono pomate in formato gel che hanno come principio attivo un componente naturale come l’arnica, l’artiglio del diavolo, oppure l’aloe vera. Ne esistono davvero tante, e a fare la differenza è certamente la concentrazione del principio naturale.
Gel Artiglio del diavolo Gel Arnica Gel aloe vera - Pomate medicamentose a base di principio farmacologico:Sono pomate in formato Gel o in formato schiuma che presentano varie concentrazioni di principio attivo. Nel mercato ne sono presenti Tantissime Come il Voltaren®, il Lasonil@, il Dicloreum®, Fastum Gel®, Flector®.. e tante altre
Come applicare la pomata sotto il tallone
In linea teorica non dovrebbe essere un problema applicare la pomata, ma esiste un trucco, che spero possa essere di aiuto per molte persone.
Consiglio sempre di applicare la crema 3-4 volte al giorno alternando la distribuzione alla mattina e al pomeriggio, massaggiando la crema, per poi alla sera distribuire il farmaco senza farlo asciugare, e applicando uno strato di pellicola trasparente attorno al piede. Tale metodo aiuta a far penetrare meglio il farmaco favorendo una maggiore penetrazione in profondità.
Attenzione però a non sottovalutare eventuali reazioni cutanee come calore arrossamento, che debbono indurre il paziente a sospendere l’uso della pomata e cambiare magari principio attivo, sempre sotto controllo del medico
Tallonite e sport:
benchè sia chiaro che nella pratica sportiva ci siano parecchie pressioni volte al recupero immediato o comunque accelerato, va considerato molto bene evitare, di “stringere i denti” e proseguire nell’atttività sportiva nonostante la presenza di dolore.
tale condizione è altamente sconsigliata, per il forte rischio di aumentare i sintomi dolorosi , ma soprattutto il rischio di portare o’infiammazione verso una condizione di cronicità e aumentare in maniera indefinita il trattamento che diverrà molto più lungo e non privo di insidie.
Pensi di avere una tallonite? Scoprilo con questo test:
Hai preso peso negli ultimi mesi?
Hai dolore al mattino ?
Hai cambiato scarpe almeno una settimana prima della comparsa dei sintomi?
Hai anche mal di schiena?
Test terminato
Probabilmente hai una tallonite!
Se hai un problema di dolore al piede, specialmente sotto il tallone, probabilmente hai una Tallonite, e necessiti di un intervento chiaro, e tempestivo per evitare che il problema degeneri diventando cronico.
Consigliamo sempre di affrontare la cura in maniera incisiva, Applicando Ghiaccio, e pomata, per almeno una settimana. Se la sintomatologia non migliora è probabilmente necessario un intervento mirato.
Cosa puoi fare?
Test terminato
Probabilmente non hai una tallonite!
Probabilmente non hai una Tallonite, Necessiti però di essere inquadrato meglio per capire l'origine del tuo problema e capire meglio come possiamo aiutarti
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.