Borsite trocanterica, un dolore al fianco
Borsite trocanterica cosa è?
Da qualche giorno hai un dolore al fianco, proprio sulla coscia lateralmente, che ti da dolore se cammini oppure se dormi sul fianco, bhe, potresti avere una Borsite trocanterica.
Cerchiamo di capire cosa è una borsite trocanterica.
Anatomia delle zone intorno l’anca che possono provocare una borsite trocanterica:
L’anca è una articolazione mediamente complessa, in quanto dal punto di vista strutturale è costituita da una cavità chiamata acetabolo, e una struttura sferica chiamata testa del femore. La testa del femore , è proprio l’estremità di questo osso lungo, e strutturalmente si proietta nell’acetabolo grazie ad una superficie cilindrica chiamata collo anatomico. La base di questo collo anatomico, presenta un apice superiore e uno inferiore. L’apice superiore è chiamato Grande Trocantere. Ha una discreta importanza in quanto è una superfice sporgente (negli atleti e nelle persone molto magre è possibile toccarlo, facendo una normale pressione lateralmente alla coscia), e su di esso prendono inserzione molti muscoli “motori” del femore, e sopratutto stabilizzatori del bacino. Proprio sopra tale grande trocantere, è posizionata una struttura morbida, chiamata borsa trocanterica, che ha lo scopo di proteggere il trocantere,e facilitare lo scorrimento dei tessuti soprastanti come muscoli e zone fibrose tendinee (tensore della fascia lata). Proprio la borsa del trocantere può andare incontro ad una infiammazione molto dolorosa chiamata Borsite Trocanterica .
Come si capisce che siamo affetti da una Borsite trocanterica?
Il dolore nella zona della coscia laterale, a circa un palmo dalla cresta iliaca, è segno e sintomo di una infiammazione alla borsa trocanterica.
Esistono comunque dei test che può eseguire il medico per determinare se siamo affetti da una borsite. Si posiziona il paziente supino, si flette l’anca, e si porta passivamente l’anca in adduzione. Tale condizione porta la borsa ad essere schiacciata ed evoca dolore..
Questo è il test:
Quali sono le cause di una borsite trocanterica?
Sono molte le cause di una borsite trocanterica,
- – traumi;
- – microtraumi ripetuti (spesso i ragazzi che eseguono sport come il calcio, portieri..)
- – sovraccarico funzionale sui tendini dell’anca;
- – squilibri muscolari ed anatomici ( arto più corto dell’altro, bacino ruotato, o disturbi della deambulazione);
- – Eccessiva sedentarietà
- – allenamento scorretto;
- – problematiche al ginocchio;
- – interventi chirurgici al ginocchio;
- – sedentarietà;
- – obesità;
- – artrite reumatoide;
- – frattura dell’anca con trattamento non chirurgico (conservativo)
Quali sono i sintomi di una Borsite trocanterica?
I sintomi possono essere molteplici, e l’esaminatore (fisioterapista, medico..) devono indagare correttamente i segni di una borsite:
- – Sicuramente il dolore nella zona laterale della coscia é il sintomo principale
- – Il paziente per non sentire troppo dolore alla deambulazione accusa una zoppia di fuga, ovvero una deambulazione in cui carica un tempo inferiore su una gamba rispetto all’arto sano.
- – dolore mentre si cammina
- – difficoltà meda e grave a salire/scendere le scale;
- – Edema e gonfiore nella zona anatomica in cui è presente la borsite trocanterica
- – fitte, e dolori imporvvisi
Quali sono gli esami per individuare una borsite trocanterica?
La diagnosi è pressochè clinica, ma talvolta risulta utile una normale lastra Rx, per mettere in evidenza la presenza di una calcificazione all’anca. Il medico puoò anche suggerire una ecografia dei tessuti molli e indagare la presenza di problematiche a carico del tessuto muscolare e tendineo, oltre a misurare l’ingrandimento della borsa trocanterica, e la presenza di edema nella zona.
SPesso le persone affette da questa patologia, hanno un gonfiore importante lateralmente alla coscia, e il medico puoò ritenere opportuno indagare meglio la natura del gonfiore.
Come si cura una Borsite Trocanterica?
Generalmente questa patologia, è molto ostica, e il trattamento orale mediante antinfiammatori come Fans, non basta ( Al primo dolore, si può assumere un antinfiammatorio, ma non è consigliato l’uso per oltre i 5 giorni, e sempre sotto controllo medico).
Se persiste la sintomatologia dolorosa, va presa in esame il trattamento di fisioterapia per la borsite trocanterica, il prima possibile, per evitare fenomeni di cronicità, che possono allungare di molto la guarigione.
Rimedi Naturali contro la Borsite trocanterica:
Per nostra filosofia, non ci piace aggredire immediatamente una infiammazione, per cui consigliamo sempre di provare a risolvere il dolore laterale alla coscia, in maniera naturale, sfruttando dei rimedi di facile reperimento.
–Ghiaccio per la borsite: Il ghiaccio rappresenta di grande aiuto per sconfiggere l’infiammazione, per cui, consigliamo di applicarlo per almeno 5 giorni per massimo 15 minuti, direttamente sulla zona. NON APPLICARLO PER TEMPI SUPERIORI, in quanto l’azione vasocostrittiva, diventa controproducente per tempi maggiori. Ricordiamo inoltre di non applicarlo a diretto contatto con la pelle, bensì frapporre un fazzoletto per evitare ustioni da ghiaccio.
-Antinfiammatorio locale: Benchè non siamo molto convinti che possa penetrare nei tessuti profondi una quantità sufficiente di pomata a causa della barriera offerta dalla cute.. possiamo comunque provare a fare dei veri e propri impacchi con arnica di montagna (pianta medicamentosa), che può almeno temporaneamente limitare il dolore, e favorire la diminuzione dell’edema. Per auemntare l’efficacia è possibile applicare il gel, senza massaggiarlo completamente e appoggiare sulla cute una pellicola trasparente (quella per i cibi), per favorire l’apertura dei pori della pelle e permettere al farmaco o al principio attivo della pianta di fare maggiore effetto.
-Non Applicare Calore!!!!
Fisioterapia per combattere la Borsite trocanterica:
Molti ci chiedono quale possa essere la fisioterapia per la borsite trocanterica, e fortunatamente possiamo dire che esistono davvero molti rimedi che possono alleviare questo dolore all’anca.
Nel caso di una borsite trocanterica sopraggiunta da non molto, può certamente essere di aiuto il trattamento manuale dell’edema mediante linfodrenaggio, il massaggio decontratturante per la coscia, e sopratutto la tecarterapia, che se usata senza calore favorisce l’eliminazione del gonfiore, mentre in modalità termica aiuta a ridurre l’infiammazione.
Abbiamo proprio questo mese una promozione per te:
Se non dovesse bastare, è possibile intervenire in maniera ancora più incisiva mediante l’uso di laser ad alta potenza che può essere direzionato proprio sulla borsa trocanterica.
Nel caso di una borsite trocanterica ormai divenuta cronica, è importante cercare di ridurre e disorganizzare l’edema, per cui si può intervenire con gli ultrasuoni oppure con le onde d’urto, con risultati davvero sorprendenti.
Vi invitiamo a contattarci per una cura della borsite trocanterica
0668808629
Esistono degli esercizi per la Borsite trocanterica?
Gli esercizi, sono parte integrante del trattamento, e devono essere eseguiti, solo in una fase sub acuta, o proprio quando il dolore é passato, in quanto potrebbero risvegliarlo.
È innegabile però che il recupero da una borsite, passa anche per un recupero del tono muscolare, della mobilità dell’anca, e sopratutto favorendo lo scorrimento dei tessuti muscolari sopra la borsa trocanterica.
Ecco un breve video con alcuni esercizi di stretching per la borsite:
Si può fare una infiltrazione alla borsite trocanterica?
Molti medici, eseguono questo tipo di infiltrazione, facendo penetrare un ago lateralmente alla coscia, e aspirando il liquido in eccesso, e iniettando cortisone per sfiammare direttamente la borsa trocanterica. Sebbene esistano molti casi di successo, ci sentiamo di non supportare tale pratica se non per casi particolari, in quanto il rischio di infezioni è alto, oltre al possibile effetto lipolitico del cortisone, che può intaccare proprio il grasso locale, lasciando un buco inestetico sulla coscia, sopratutto nelle donne che proprio nei fianchi ne hanno parecchio.
Ricordiamo che in ortopedia, è citata anche l’asportazione chirurgica della borsa,qualora non si riuscisse a sfiammare la zona con metodi meno invasivi. Va considerata comunque come una eventualità remota, piuttosto che una delle prime soluzioni.
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.