Kinesio taping – Terapia e Applicazione
Ciao! Oggi voglio parlarti del kinesio taping, uno strumento terapeutico di supporto in più contesti riabilitativi (ortopedico, traumatologico, sportivo, linfatico).
Il kinesio taping è un bendaggio funzionale che ha l’obiettivo di ridurre il dolore e l’infiammazione delle strutture muscolo-scheletriche, spesso utilizzato in associazione a trattamenti gestiti da un fisioterapista in base all’inquadramento del problema, come massaggi, manipolazioni, tecarterapia, magnetoterapia, ultrasuoni, laser, onde d’urto, ecc.
Il kinesio taping è una terapia sicura ed efficace, che permette al corpo di ricevere uno stimolo terapeutico per 24 ore al giorno, aiutando i processi di guarigione naturali del corpo.
Cos’è il kinesio taping?
Il termine “taping” si traduce in “bendaggio”, “fasciatura”. Più nello specifico, il kinesio taping viene eseguito tramite l’applicazione di fasce elastiche, i “tape”, le quali esercitano forze di trazione in allungamento o in accorciamento sulla cute e sul sottocute tramite uno strato adesivo che funge da ancoraggio.
Il kinesio taping è un cerotto in cotone e fibre elastiche (cosiddetto “tape”) che non rilascia principi attivi. Agisce mediante lo stimolo biomeccanico sul tessuto cutaneo e sottocutaneo.
L’effetto del kinesio taping infatti non è legato alla rigidità del materiale per ottenere la stabilità dei posizionamenti terapeutici, come nelle ortesi, bensì alla progettazione di un’applicazione mirata dei cerotti, che differisce in base all’obiettivo ricercato.
Caratteristiche del kinesio taping
- Applicazione di un nastro elastico
- Nastro ipoallergenico con base adesiva
- Non lascia residui
- Risultati veloci e continuativi
- Indicato per tutti i tipi di pelle
- Non contiene farmaci o ingredienti
Qui un Video del Collega Rosario Bellia, che ringrazio del contributo, per la scelta di un Taping Kinesiologico corretto
Effetto biomeccanico del taping
Il kinesio taping si basa su specifiche tecniche di applicazione, che sfruttano gli stimoli eccentrici/concentrici prodotti trasformandoli in un’azione biomeccanica sulla zona trattata.
I cerotti di tape, se correttamente applicati, formano grinze che sollevano la pelle, facilitando il flusso venoso ed il drenaggio linfatico, migliorando inoltre la circolazione sanguigna e riducendo il dolore. Sul tessuto connettivale e sulla fascia muscolare coinvolta esercita un continuo effetto rilassante.
Il tape, inoltre, interviene sull’allineamento delle articolazioni e dei muscoli, migliorando la stabilità e la postura, dando sostegno al movimento.
Quando si utilizza il taping Kinesiologico?
Il kinesio taping è una terapia molto versatile che riguarda numerose aree di specializzazione quali:
- Trattamento e riabilitazione degli arto superiore e inferiore
- Riabilitazione Linfatica e Vascolare
- Riabilitazione Neurologica
- Riabilitazione Ortopedica
- Riabilitazione Pediatrica
- Riabilitazione Medicina dello Sport
- Riabilitazione Amputazioni
- Riabilitazione Scienze Infermieristiche
- Riabilitazione Perineale e Post-parto
- Riabilitazione Logopedica
- Specializzazione Neuropsicomotricità
- Specializzazione Viscerale
- Programmi di Training e Performance sportiva
Obiettivi del kinesio taping
Il kinesio taping si esegue su molteplici distretti corporei, sia sugli arti che sul tronco. In base alla localizzazione dell’applicazione si ricercano obiettivi differenti.
Gli obiettivi dell’applicazione del kinesio taping sono:
- Stabilizzare apparato legamentoso delle articolazioni
- Correggere l’allineamento articolare
- Ripristinare la giusta tensione muscolare e tendinea migliorando le prestazioni
- Limitare i movimenti dei muscoli contratti o lesionati
- Migliorare la propriocezione
- Velocizzare l’assorbimento di ematomi e edema
- Ammorbidire il tessuto cicatriziale
- Riduzione del dolore e dell’infiammazione
Come agisce
In base alla modalità di applicazione può esercitare stimoli differenti sui tessuti, ciò lo rende una terapia utile in più patologie.
Solo i professionisti competenti nella riabilitazione possono applicare il kinesio taping correttamente per ottenere i massimi risultati. Spesso i risultati ottenuti con altre forme di taping sono scarse a causa di insufficiente motivazione e di una scorretta valutazione, che creano stimolazioni errate.
La corretta applicazione del kinesio taping si basa sulla conoscenza precisa delle linee di massima elasticità della pelle, dei muscoli e dell’anatomia scheletrica.
Il kinesio taping è una stimolazione extracutanea. La pelle è il nostro organo di senso più ampio, che ha molte proprietà, relative alla circolazione e alla disposizione sensoriale. Il nastro non è mai tirato e l’elasticità del nastro (quindi una leggera tensione) è usata con azione compressiva solo in casi specifici.
Modalità di azione
La terapia con il kinesio taping si basa su principi biomeccanici che, utilizzando stimoli decompressivi e compressivi, ottiene effetti positivi sugli apparati: muscolo-scheletrico, vascolare, linfatico e neurologico.
Dunque possiamo distinguere due azioni diverse legate alle diverse modalità di applicazione:
Azione con tecnica decompressiva
Provoca un’azione decompressiva all’interno delle articolazioni e nelle fibre muscolari intorno all’articolazione. Riduce la contrattura muscolare e tendinea, riduce il dolore, riduce l’infiammazione, migliora il ROM.
Si effettua tramite l’applicazione in allungamento aumenta l’elasticità della cute e ripristina una normale estensione del muscolo e del tendine. Tale azione, sommandosi all’azione delle pliche cutanee sulle articolazioni e sui percorsi muscolari e tendinei, accentua l’estensione del tessuto muscolare, della fascia connettivale e della cute, riducendone la congestione e normalizzando la loro risposta e il loro funzionamento.
Uno stimolo in decompressione aumenta gli spazi interstiziali e riduce la compressione cutanea e sottocutanea, normalizzando il flusso sanguigno e linfatico.
I principali ambiti di intervento sono i seguenti: 1. muscolare, 2. legamenti/tendini, 3. articolare, 5. linfatico, 6. funzionale.
Azione con tecnica compressiva
Utilizza la capacità di stretch del tape per favorire il posizionamento dell’articolazione tramite la pelle. La qualità di correzione dipende dal livello di tensione applicata al tape durante l’applicazione. Si effettua tramite l’applicazione in accorciamento, con tecnica concentrica, produce un’azione compressiva sia a livello cutaneo sia sottocutaneo. Tale stimolo aumenta la contrazione della cute, dei muscoli e dei tendine, ma riduce il flusso sanguigno e linfatico.
Non si utilizza mai una tensione del nastro superiore al 50%. Infatti una tensione eccessiva riduce la fluidità del sangue e la mobilità della linfa nella zona.
I principali ambiti di intervento riguardano la stabilizzazione e posizionamento articolare, grazie alla trazione e al grado di tensione applicato al nastro.
Ambiti di applicazione
Applicazione in ambito sportivo del kinesio taping
In ambito sportivo il kinesio taping risulta utile nel miglioramento delle performance muscolari, aumentandone la soglia anaerobica del muscolo, e dunque la resistenza. Si esegue inoltre per prevenire gli infortuni e per evitare le recidive.
Il bendaggio funzionale, infatti, aumenta la stabilità dell’apparato legamentoso delle articolazioni nelle situazioni di eccessiva mobilità, favorendo gradi di movimento fisiologici.
In letteratura scientifica sono presenti studi attendibili che dimostrano l’efficacia del kinesio taping nel favorire il precoce ritorno all’attività, grazie alla sua funzione di potenziamento della propriocezione. Migliorando la stabilità, l’elasticità e la consapevolezza del sistema muscolo-scheletrico, si prevengono le recidive legate alla riduzione della percezione della posizione dei propri segmenti corporei nello spazio a seguito di un infortunio, sia in statica che in dinamica.
Applicazione in ambito ortopedico
Il kinesio taping interviene in ambito traumatico promuovendo movimenti controllati grazie a un’applicazione mirata delle strisce di tape, e un maggiore apporto vascolare. Questo velocizza il riassorbimento dell’edema e la riduzione del dolore.
Non si ricerca l’immobilizzazione dei distretti, bensì un supporto meccanico con effetto biostimolante, evitando le complicazioni provocate da bendaggi classici compressivi o dalle fasciature in gesso.
Alcune applicazioni in ambito terapeutico sono:
- fratture ossee
- lesioni muscolari e legamentose
- contratture muscolari
- quadri di cervicalgia e lombalgia
- instabilità articolari croniche
- lussazioni
- danni da sovraccarico funzionale
- sindrome da impingement
- infiammazioni (es. fascite plantare)
- alterazioni posturali
Per garantire la massima efficacia dell’applicazione del kinesio taping è opportuno astenersi dall’attività del suddetto distretto per un tempo più o meno lungo.
Applicazione in ambito linfatico
Il sistema linfatico, in condizioni fisiologiche, consente una rimozione relativamente semplice del liquido interstiziale e della linfa. Per motivi patologici o per complicanze post-chirurgiche possono presentarsi deficit nel drenaggio linfatico, portando ad accumuli della linfa in diverse aree del corpo, soprattutto nel tessuto sottocutaneo.
Il kinesio taping si basa sulla formazione di pliche cutanee grazie allo strato adesivo, inducendo il sollevamento della cute dai tessuti sottostanti. La decompressione dei tessuti modifica la pressione locale favorendo il ripristino del normale flusso sanguigno e linfatico.
Per drenaggio linfatico si intende la mobilizzazione del liquido interstiziale dalle zone in cui si è accumulato verso uno sbocco, attraverso un sistema di conduzione. Può essere effettuato, in associazione con il taping, il linfodrenaggio manuale, in condizioni patologiche quali:
- in presenza di linfedema degli arti e del tronco come complicanza di interventi chirurgici (ad esempio in ambito della ginecologia oncologica), ove siano state interrotte le fisiologiche vie linfatiche e si debbano utilizzare percorsi linfatici secondari.
- in pazienti allettati, la cui immobilità prolungata provoca un rallentamento della pompa venosa, messa in funzione con la contrazione muscolare durante il movimento, favorendo la formazione di edemi.
- in fase post-operatoria negli interventi chirurgici estetici (ad esempio la liposuzione).
- in fase post-traumatica sugli edemi e sugli ematomi.
Applicazione estetica dermatofunzionale
Come precedentemente detto, il kinesio taping agisce sul drenaggio linfatico, potenziando l’attività vascolare dell’area di applicazione. Per questo può essere utilizzato anche in ambito estetico nel trattamento di cellulite e ritenzione idrica. In questo caso è importante, oltre ad una corretta applicazione del nastro, eseguire prima un drenaggio linfatico manuale.
La combinazione di terapie manuali (DLM) e linfo-taping garantisce una ulteriore sinergia per una ottimale azione specifica sul drenaggio della cellulite. I trattamenti di questi inestetismi possono essere potenziati tramite l’utilizzo di alcune tecniche strumentali, quali le onde d’urto, tecarterapia, ecc.
Cicli di trattamento del kinesio taping
Un trattamento con il kinesio taping si imposta in modo differente a seconda della zona e dei sintomi da trattare.
In media un ciclo prevede 8 trattamenti bi settimanali, tenendo in considerazione le condizioni del paziente, e della fase in cui si trova (acuta o post-acuta).
Nella fase acuta il tape viene cambiato più frequentemente. In una fase di mantenimento, la frequenza delle sedute è più diradata.
Nella fase funzionale il tape viene applicato e lasciato per periodi più lunghi.
Come precedentemente detto, un’ applicazione dura 4 giorni in media. Le variabili per la durata sono: la tecnica utilizzata per il taglio, la sudorazione in relazione all’attività corporea, il numero di lavaggi ed eventuali attività natatorie.
Esempi di applicazione
Kinesio taping per le patologie infiammatorie del gomito: epicondilite e epitrocleite
L’epicondilite, chiamata anche “gomito del tennista” poiché gli sportivi che praticano queste attività a livello intensivo spesso vanno incontro a questo tipo di infiammazione dell’epicondilo, è una conseguenza di un sovraccarico funzionale del gomito legato a movimenti ripetuti, microtraumi o forzature meccaniche che provocano un sovraccarico funzionale delle strutture muscolo-tendinee locali. Il trattamento dell’epicondilite con il kinesio taping ci ha portato ottimi risultati nella prevenzione delle recidive e nella correzione funzionale del movimento, evitando un ampia casistica di movimenti scorretti.
L’epitrocleite, detta anche “gomito del golfista” in quanto il golf è uno di quegli sport che spesso genera infiammazioni all’epitroclea, allo stesso modo viene trattata con il kinesiotaping per ottenere un movimento funzionale efficace, riducendo la casistica dei movimenti scorretti e di conseguenza le recidive dell’infiammazione.
Il kinesio-taping risulta risolutivo in queste patologie, in particolare se abbinato alla sospensione dell’attività sportiva durante il ciclo di trattamento, alla rieducazione funzionale del movimento (andando ad agire sulla causa del problema), e all’ausilio di terapie strumentali quali: onde d’urto, tecarterapia, campi magnetici complessi (CMF – Complex Magnetic Fields), laserterapia specifica.
Kinesio taping per le patologie del piede: fascite plantare, spina calcaneare, alluce valgo, dito a martello, fratture delle ossa del tarso e del metatarso
Le applicazioni del kinesiotaping sul piede sono interessanti nei trattamenti della fascite plantare e della spina calcaneare, tramite il controllo dell’infiammazione e del dolore. Per queste patologie infiammatorie le terapie d’eccellenza sono di tipo strumentale, quali le onde d’urto, o specifiche tipologie di laser, chiaramente di maggiore impatto. Nonostante questo, il kinesio-taping è una terapia ausiliaria che, se eseguita con criterio, consente di velocizzare i risultati dei trattamenti effettuati con le terapie strumentali.
Il trattamento dell’alluce valgo, nei casi più gravi, prevede l’intervento chirurgico; in quelli più lievi invece, il kinesio taping può essere un ottimo alleato, sicuramente meno invasivo. Infatti, il kinesio taping consente di recuperare gradualmente una posizione dell’alluce quanto più vicina a quella fisiologica, contribuendo così a ridurre il dolore e l’infiammazione.
Le deformazioni delle dita dei piedi coinvolgono soprattutto la 2° o 3° falange, in particolare nei giunti centrali o distali interfalangei. La causa è quasi sempre di natura posturale. Il kinesio taping supporta l’estensione delle articolazioni distali delle dita dei piedi, e promuove il corretto assetto posturale di quest’ultime.
Le applicazioni del kinesio taping nelle fratture del v metatarso (in particolare delle dita dei piedi e delle ossa metatarsali) sono finalizzate alla stabilizzazione della frattura in fase post-acuta, al ripristino di una propriocezione corretta e alla graduale ripresa della funzionalità articolare e muscolare in una fase riabilitativa più avanzata.
In ambito sportivo, il kinesio taping viene utilizzato per prevenire recidive e per aumentare la prestazione atletica anche in seguito a pregressi traumi delle strutture ossee.
I cicli di trattamento possono essere ripetuti nel tempo, con frequenti follow up, per controllare l’infiammazione e per monitorare i cambiamenti dell’assetto posturale del piede.
In condizioni patologiche del piede, risulta efficace l’integrazione del kinesio taping, sia nell’ambito di un programma terapeutico di recupero della propriocezione, sia in ambito posturale, al fine di prevenire recidive infiammatorie, dovute a un cattivo posizionamento dei segmenti corporei nello spazio, che portano all’infiammazione muscolo-tendinea.
Kinesio taping per la sindrome da impingement della spalla (sindrome da conflitto subacromiale)
La spalla, viene sostenuta dalla presenza di muscoli e tendini:
- il sovraspinoso;
- il sottospinato;
- il piccolo rotondo;
- il sottoscapolare.
L’insieme di muscoli, tendini e struttura articolare è chiamata cuffia dei rotatori. La causa principale della sindrome da impingement è lo squilibrio dei muscoli della cuffia, i quali gestiscono i movimenti della spalla. Nel caso della sindrome da impingement, nel momento del restringimento dello spazio tra queste due ossa, viene compresso il tendine del muscolo sovraspinato: questa condizione se non trattata può portare alla lesione del tendine in questione, con una conseguente impossibilità di utilizzo del braccio.
Il trattamento della sindrome da conflitto prevede il riposo atletico, la terapia farmacologica e un percorso di fisioterapia e kinesiterapia.
Le infiltrazioni di prodotti cortisonici e il trattamento chirurgico va effettuato esclusivamente per intervenire forme resistenti al trattamento fisioterapico.
La terapia conservativa è particolarmente importante perché permette, attraverso esercizi specifici con elastici, di riequilibrale il rapporto tra deltoide e cuffia di rotatori, evitando, ove possibile, l’intervento chirurgico. In quest’ambito è molto frequente l’utilizzo il kinesio taping, tramite un’applicazione mirata ai muscoli della cuffia dei rotatori. Questo consente la correzione funzionale specifica e favorisce la decompressione articolare e tendinea. In questo modo si otterrà un graduale aumento dello spazio sub-acromiale, una diminuzione della compressione del tendine sovraspinato e una progressiva diminuzione dell’infiammazione e del dolore.
Tramite applicazioni di kinesio-taping specifiche, è possibile agire anche sul miglioramento della propriocezione, che risulta deficitario in questa condizione patologica.
Il trattamento dell’impingement della spalla con kinesio taping favorisce quindi un ritorno all’attività sportiva più rapido e sicuro.
Kinesio taping per la cervicalgia e cervicobrachialgia
I dolori e la rigidità localizzati nella zona del collo sono sintomi comuni nei quadri di cervicalgia e cervicobrachialgia.
La fisioterapia ha diversi strumenti per controllare e risolvere i sintomi legati a quadri di cervicalgia e cervicobrachialgia. La terapia manuale e le terapie strumentali come la tecarterapia e la laserterapia sono di prima scelta, e spesso vengono supportate da specifiche applicazioni di kinesio taping. L’applicazione del kinesio taping nella zona cervicale offre sostegno funzionale ed effettua un continuo micromassaggio sulle strutture cutanee, sottocutanee e muscolari, le quali risultano scarsamente mobili e deficitarie a livello funzionale, favorendo così il rilassamento muscolare, la decompressione della zona con la conseguente riduzione delle contratture muscolari e dello stato di infiammazione che, nella cervicobrachialgia, può provocare l’insorgenza di dolori neuropatici irradiati agli arti superiori.
Poichè i muscoli legati alla colonna cervicale influenzano la postura, l’applicazione viene sempre effettuata in modo bilaterale e simmetrico.
Le applicazioni della zona cervicale possono essere utili anche in caso di:
- cefalea
- esiti di colpo di frusta
- riabilitazione oncologica e post-operatoria del collo
- torcicollo
Gestione del kinesio taping
Prima dell’applicazione
Per non pregiudicare l’adesione del kinesio taping è opportuno rispettare alcuni semplici accorgimenti:
- Prima dell’applicazione è opportuno assicurarsi che la cute sia asciutta e integra e libera da sudore, creme e lozioni;
- Si consiglia di rimuovere i peli per un’ottimale applicazione e una rimozione del tape senza dolore.
Il tape prima di essere applicato viene misurato e tagliato proporzionalmente alle dimensioni del corpo. Vengono arrotondati gli angoli per favorire una maggiore resistenza sulla pelle.
Cura dell’applicazione
Il fisioterapista eseguirà un follow-up delle applicazioni al fine di osservare i miglioramenti a breve termine e gestire eventuali effetti collaterali (es. irritazione cutanea).
Per preservare le caratteristiche terapeutiche del kinesio taping ti consiglio di non bagnare il bendaggio e di non fare attività fisica entro i primi 30-60 dall’applicazione. Il tape è resistente all’acqua, ma è opportuno asciugarlo tamponandolo delicatamente con un asciugamano. Evita di utilizzare il calore per asciugare il tape, per non alterarne l’adesività sulla cute.
Rimozione dell’applicazione
Un’applicazione di kinesio taping dura un minimo di 2-3 giorni, la rimozione deve avvenire dopo 4-7 giorni; è sconsigliabile l’utilizzo di periodi prolungati (superiori ai 10 gg) in quanto comportano rischi di irritazioni cutanee. La sostituzione frequente del bendaggio funzionale nell’ordine di queste tempistiche ci consente di preservare l’efficacia delle caratteristiche terapeutiche.
La rimozione delle strisce di tape deve essere lenta e in direzione della crescita dei peli, avendo cura di non provocare lesioni cutanee. Per rimuovere il bendaggio più facilmente è possibile servirsi solventi oleosi o alcol.
Attivazione del taping
Dopo l’applicazione si attiva il tape con le mani, con una leggera pressione del terapista, in modo da aumentare le pliche cutanee.
Successivamente si effettuano esercizi aerobici specifici leggeri ma da ripetere continuativamente per 30 secondi insieme alla contrazione muscolare e al movimento articolare, anche questi favoriscono le ondulazioni cutanee, la vascolarizzazione e il drenaggio locale.
Infatti, per ottimizzare le prestazioni di questo strumento terapeutico è fondamentale associarlo all’esecuzione di movimenti lenti e ritmati, e applicarlo formando grinze.
Gli esercizi aerobici specifici di attivazione variano in base alla localizzazione a cui è mirato il trattamento con il kinesio taping possono essere effettuati anche quotidianamente in modo autonomo dal paziente, per aumentare l’efficacia terapeutica fra una seduta e l’altra.
Controindicazioni
Nonostante il kinesio taping sia una terapia a bassissimo rischio per la salute, adatta ad ogni tipo di pelle, è opportuno illustrare condizioni patologiche in cui si raccomanda di evitarne l’utilizzo:
- Emorragia interna
- Infezioni
- Cancro e metastasi
- Trombosi e flebiti
- Melanoma nei particolari e verruche cutanee
- Abrasioni cutanee
- Cute sensibile – rimuovere il tape con cautela in caso di diabete grave
- Precauzione: Gravidanza (vietata l’applicazione addominale e spinale)
- Precauzione: insufficienza venosa
- Colite ulcerosa
Complicazioni
La composizione in puro cotone dei tape riduce al minimo ma non esclude il rischio di allergia o di irritazioni cutanee. Quest’ultime possono dipendere dallo strato adesivo del tape, a base di ossido di zinco, gomma o resina, dai frequenti cambi dei tape o dallo stress meccanico. Se queste si presentano è opportuno rimuovere le bende di tape quanto prima.
Altri effetti indesiderati del kinesio taping sono la sindrome compartimentale e la perdita prematura dell’effetto stabilizzante. In questo caso è opportuno sostituire le bende di tape.
Ti ricordo che il kinesio taping deve essere applicato da terapisti esperti, i quali hanno gli strumenti per effettuare una corretta diagnosi su cui impostare un’applicazione realmente efficace.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.