Intervista a Stefano Serrecchia
Abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio Stefano Serrecchia, docente certificato Mulligan per l’Italia, da cui è scaturrita una piacevole conversazione, ricca di esperienze.
–Ciao Stefano, ben trovato, parlaci un po’ di te
Io lavoro in zona San Giovanni, dove ho lo studio e abito ormai da molti anni. Professionalmente mi sono diplomato/ laureato nel 1982. Quindi andiamo verso i 35 anni di lavoro. Professionalmente ho lavorato presso la clinica Villa Bianca con il Prof Perugia e Caruso. Durante quegli anni ho conosciuto tutti gli ortopedici che lavoravano nell’abito sportivo in particolare quelli della Roma calcio. Col gruppo fisioterapico dell’epoca abbiamo recuperato molti giocatori professionisti. All’epoca si conosceva poco e c’erano poche informazioni al riguardo. Andai io per primo nel 1984 in America ad Atlanta dal Prof Hugston e Andrews ha capire cosa c’era da fare e di nuovo nel capo riabilitativo.
Formarsi all’epoca in italia non c’era gran che, dovei cercare esclusivamente all’estero.
Non mi ricordo perché acquistai nel 1986 il libro di Cyriax in inglese, mi piacque e vidi che faceva dei corsi di terapia manuale e massaggio trasverso profondo. Gli scrissi e andai al ST Thomas Hospital a seguire il suo corso. L’ospedale si trova proprio difronte Westmister al di la del ponte.
Per me all’epoca era veramente stupefacente trovarsi in Inghilterra a studiare nella scuola di Cyriax.
Lui mi diede le basi della terapia manuale.
Feci tutto il corso e cominciai a lavorare con quel progetto.
In fondo alla pagina del libro trovai che esistevano dei corsi di terapia manuale in svizzera a proposito di un certo Maitland, Australiano…..e chi lo conosceva. In Italia.
Scrissi a Bad Ragaz dove si trovava il centro di terapia manuale e iscrissi al corso di primo di Maitland.
Quando arrivai in Svizzera il primo giorno, mi guardarono con meraviglia in quanto era la prima volta che un italiano andava in svizzera e particolarmente a seguire il corso Maitland. Incredibile parliamo di una nazione che con un’ora di treno da Milano si raggiunge, ma nessuno c’era mai andato.
Segui il corso per i suoi tre livelli e fui il primo italiano diplomato Maitland.
L’insegnate dell’epoca è anche insegnate Mulligan, vide la mia passione e capacità e mi invitò a seguire il corso Mulligan, un altro sconosciuto in Italia, a York in Scozia. Andai conobbi Brian e fu una rivelazione.
Da lì iniziò il mio percorso per diventare insegnate internazionale Mulligan che completai nel 1999.
Da lì fu un crescendo, introdussi per primo la terapia manuale moderna in Italia fondando un’associazione.
Che come per tutte le cose in Italia, invidia gelosia e forse cattiveria la fanno da padrona, lasciai dopo pochi
anni.
-Non conosciamo la tua età ma ad occhio e croce, sei passato tra due generazioni di
Fisioterapisti: Quelli che nascono come massaggiatori, e quelli moderni che invece
hanno tante frecce al loro arco per affrontare e risolvere molte patologie. Potresti
raccontarci questo passaggio.
Nel 1982 quando mi diplomai era il secondo anno che in Italia si faceva il corso di tre anni per fisioterapisti.
Eravamo considerati poco, ma stava nascendo un nuovo modo di valutare e trattare il paziente.
Forse ne ho viste quattro di generazioni. Massaggiatori, terapisti, DU, e fisioterapisti. Diversi nomi senza
mai trovare una vera identità e ruolo ben preciso. Sicuramente adesso il fisioterapista ha enormi
potenzialità di conoscenza e apprendimento, internet con tutte le sue modalità aiuta. Però, a mio parere,
genera un’enorme confusione, tante notizie ma poche capacità di integrare queste a livello pratico.
Conoscenza di Brian Mulligan
Ti ripeto l’ho conosciuto a York al suo corso, ne sono rimasto impressionato dal suo carisma e sicurezza nel
valutare e trattare le disfunzioni. Immagina noi venivamo dalla scuola del rinforzo muscolare e del
massaggio; e Lui comincia a parlare di mobilizzazione mentre il paziente si muove!!!!!
Come dice sempre Brian bisogna essere preparati per apprezzare e comprendere in pieno le novità della
scienza. Se non avessi fatto tutto quel percorso da Cyriax in poi, probabilmente non lo avrei capito e
apprezzato. Brian è una persona simpaticissima piena di battute, ma con una capacità di valutare e
risolvere situazioni complicate in maniera diretta e semplice. Estremamente efficace. Troppo a volte. Noi
siamo abituati a fare una serie di sedute, 10 è il numero magico, con Mulligan tutto questo perde la sua
importanza, valuta la disfunzione trova la soluzione tratta, guarisci. Se non funziona non è quello il
problema. Non è un dramma.
-Quando hai deciso di diventare un docente per il tuo metodo e cosa ti ha
spinto a farlo?
Diventare docente per me è stata un’evoluzione naturale, senza una scelta ragionata.
Cosa mi ha spinto a farlo, per primo la voglia di conoscenza. Nel campo fisioterapico all’epoca era come
vedere i film di Star Trek in fantascienza.
E poi ne ho visto i risultati con i pazienti. Da questo ho pensato di farlo conoscere ai fisioterapisti. Dopo
aver conseguito l’abilitazione alla docenza ho cominciato a svolgere i corsi in Italia.
Come si fa a tenere la conoscenza per se, puro egoismo.
Cosa è una mobilizzazione con movimento di Mulligan
Per me una MWM è uno stato di coinvolgimento sensoriale con il paziente e la sua disfunzione.
Con una MWM devi vedere ascoltare, percepire con tutti i sensi la disfunzione e come si modifica durante
la sua esecuzione. È come portare un ferito in spalla, lo guidi costantemente verso la guarigione.
Forse sono troppo sensoriale, ma questo è. Per eseguire una corretta mwm devi sentire con le mani la
modificazione della disfunzione, e questo mentre il paziente riesegue il movimento dolente. Richiede un
atto continuo di valutazione e rivalutazione mentre lo tratti.
È un piacere vedere l’espressione dei pazienti quando riescono a rieseguire un movimento che da anni era
dolente, senza dolore.
–Cosa è per te una mobilizazione Mulligan? Quale è il campo di applicazione
e soprattutto a chi si rivolge il tuo corso?
Si applica in tutte le disfunzioni neuro muscolo scheletriche. Sia acute e sia croniche.
Acute tipo sportive o quotidiane. Croniche in quelle degenerative, quante anche e ginocchia potrebbero
evitare l’intervento di protesi.
A chi si Rivolge il tuo corso?
A tutti gli operatori del campo riabilitativo
Cosa offre di differente il Mulligan rispetto ad altri approcci riabilitativi?
Posso risponderti con PILL.
P pain free tutto senza dolore
I istantaneo
LL i risultati si mantengono a lungo nel tempo
-Raccontaci una tipica giornata Lavorativa:
Sveglia alle 6. Colazione telegiornale, doccia. Passeggiata con i cani, ne ho due da 16 anni trovati per strada.
Inizio studio alle 8 per finire alle 8 di sera. Cena, letto.
Noiosa.
-Quale è la tua Integrazione terapeutica assieme ad altre metodiche e strumentazioni fisiche?
Non sono un feticista della terapia manuale. Se è necessario e se ne pongono le condizioni nello studio
usiamo anche gli elettromedicali.
Ovviamente il pensiero di fare uno studio dove si applica solo il Mulligan è un’idea, che forse fra poco si
attua.
–Se tu avessi un figlio che si è appena laureato, come lo consiglieresti, per
diventare un ottimo terapista?
Il consiglio dei vecchi impara, fai i corsi. Ruba con gli occhi. E prova costantemente che quello che stai facendo sia utile al raggiungimento della risoluzione della patologia.
–Secondo te come evolverà la fisioterapia nei prossimi anni e quali saranno le nuove
frontiere?
C’è molto dibattito nel mondo sull’utilità della terapia manuale. Chi dice che è utile e chi invece ne discute
la sua funzionalità. Certamente le biotecnologie cambieranno profondamente il modo di operare del
medico e del fisioterapista.
Ci sarà bisogno da parte del fisioterapista la necessità di provare che quello che lui fa è utile.
Qui il Mulligan è fondamentale, in quanto una sua immediatezza nel valutare se stessa nel recupero della capacità di muoversi del paziente è una prerogativa essenziale
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.