Intervista a Philippe Caiazzo
Ciao Philippe parlaci dei tuoi inizi professionali…
Sono nato in Francia.Dopo la maturità scientifica mi sono inscritto a Kinesitherapie (Fisioterapia)… per la Riabilitazione da noi non esistono altre figure se non il Kinesitherapeute DE. Non ci sono MF,massaggiatori,MCB… per esempio , le SM insegnano nelle scuole e i licei perché sono formati per questo … così non ci sono polemiche..
Nel Giugno del 1977 ho finito il ciclo di 3 anni di formazione e dopo una breve esperienza in una Clinica ho aperto il mio primo studio
Breve perché?…non ti piaceva questo lavoro?
Il lavoro mi piaceva,amavo il contato con i pz ma c’era troppo business … poco tempo con i pz in generale. Mi ricordo che il responsabile mi aveva rimproverato perché ero andato a fare riabilitazione nella camera di un giovane di 20 anni con paraplegia ( post incidente di moto) … e questo dopo le mie ore di lavoro …
Ma perché?
Secondo lui davo il cattivo esempio agli altri pazienti che potevano lamentarsi di favoritismo…ma vedevo che il tempo passato con lui durante le ore previste de riabilitazione erano troppo poche. Dunque ho continuato ad andarci dopo il mio lavoro, ma alla fine ho dovuto litigarci (era anche il fratello del Direttore). Ho capito che non potevo coabitare con i raccomandati e che molte strutture avevano solo un obiettivo economico.
Nel Settembre 1977 ho rilevato uno studio di Fisioterapia e per 4 o 5 anni ho praticato la Riabilitazione privata. Dopo un anno avevo una assistente per aiutarmi. Era molto brava con un grande cuore … era la collaboratrice ideale e le pz l’adoravano.
Nel mentre, seguivo diversi corsi di perfezionamento
Che tipo di formazione?
Approfondimento nell’uso delle apparecchiature di Riabilitazione, terapie riflesse,sofrologia,ipnosi medica ,tecniche alfa e betta
Scusa se ti interrompo ma … sofrologia ,ipnosi ecc … puoi definire un po’ per i lettori Serviva per il tuo lavoro?
(risata) Molto … non erano formazioni convenzionali ma ti posso assicurare che i risultati erano strepitosi … sono tutte tecniche che hanno molti punti in comune ma per me era interessante perché potevo “by passare” il conscio,il razionale ,le paure del pz e accelerare i tempi di recupero … con il rispetto della Fisiologia ovvio
Stupendo … nel 1977?
Diciamo 1979… questo percorso mi ha insegnato che abbiamo delle capacità incredibili ma spesso siamo “bloccati” da emozioni,credenze etc… queste tecniche mi hanno aiutato molto per i pz ansiosi o timorosi … ho collaborato anche con dentisti per estrazioni di dente senza anestesia … con l’ ipnosi medica. Le risultati erano superiori alla media secondo i miei amici odontoiatri. Lo facevamo per pz allergici all’anestesia o che la rifiutavano … mi sono reso conto che conoscevamo veramente poco dell’Essere Umano.
Ho continuato la mia ricerca e ho praticato auricoloterapia ,simpatico- terapia end nasale,aromaterapia e tante altre formazioni poco conosciute. Ero lanciato.
Alla riabilitazione tradizionale aggiungevo queste altre terapie in funzione delle patologie e del tipo di pz. Avevo parallelamente fatto 2 anni di corsi di Terapie manuali e devo dire che i pz erano abbastanza soddisfatti. Mettevo subito in pratica ciò che avevo imparato …
Poi ho incontrato Bernard Bricot giovane chirurgo e mi sono appassionato alla Posturologia…Nel fra tempo ero già inscritto ad Osteopatia … era una formazione de sei anni a tempo parziale. Cosi’ potevo portare avanti i due studi dove visitavo e guadagnare abbastanza per la mia famiglia.
Bricot è conosciuto come l’inventore della Riprogrammazione Posturale Globale esatto?
Si, l’avevo contatto per la mia ex moglie che non avevo il tempo di curare. Durante la sua visita abbiamo parlato con lui solo di quello che facevo … alla fine della seduta mi ha detto “Ceniamo insieme… mi interessa ciò che fai…” . Due settimane dopo iniziavamo la nostra collaborazione.
Era negli anni 1981/82 . Abbiamo portato avanti la metodologia aiutati da un gruppo di fisioterapisti,Osteopati,Logopedisti Ortoptisti,Medici di medicina naturale etc… sembrava Lourdes. La gente veniva da lontano, anche fuori dalla Francia.
Nel 1985 abbiamo iniziato ad insegnare la Reprogramazione Posturale. Questo dopo Il” Convegno delle Embiez” dove abbiamo formato più di cento colleghi. E questo per tre giorni molto intensivi. Erano cotti… In seguito abbiamo creato il College Internazionale d’Etude de la Statique (CIES)… si lavorava in studio fine alle 22.00-23.00 …poi andavamo spesso a casa di Bernard per preparare le formazioni e questo fino alle 3.00-4.00 della mattina.
Si dormiva poco … quanti anni avevi?
Dormivamo spesso poco ( sorride) ma c’era un tale entusiasmo che non sentivo la stanchezza … sono del 1952,dunque avevo una trentina di anni … E’ così che ho iniziato ad insegnare la Posturologia… ero Responsabile dell’Insegnamento del CIES e vice Presidente della nostra Associazione.
Ogni anno facevamo un Convegno dove erano invitati i colleghi che proponevano delle cure emergenti diciamo … era molto interessante. Poi c’erano i corsi con diversi livelli di integrazione. Mi occupavo direttamente del Livello avanzato e aiutavo Bricot per gli altri livelli, poi in seguito quando abbiamo avuto molto successo insegnavo anche le base della sua metodologia
Con Bernard hai collaborato per quanto tempo?
Direi fine al 91/inizio 92…qualche anno prima avevo conosciuto un altro Bernard … Autet mi ha fatto capire una posturologia non lineare dove l’Osteopatia e le TM avevano un ruolo importante … ho imparato anche altri test che ho incluso dentro la mia pratica clinica. E’ cosi che poco a poco ho ideato, prima con la pratica, poi in teoria la metodologia che ho chiamato,all’inizio 2000, TOP : Terapia Osteopatico-Posturale.
Hai scritto un libro giusto?
Si nel 2007 è uscito il libro con la Marrapese Edizione … adesso lo distribuisce Demi Editore …
Dunque questo libro è il frutto de una lenta maturazione?
Possiamo dire di si … erano molti anni che il mio editore me lo chiedeva ma non mi sentivo pronto. Poi un giorno ho iniziato a scrivere in una camera di albergo … sono contento perché ricevo molti “feed back” positivi per il libro TOP . Ho ricevuto durante la scritura del libro molti aiuti. Soprattutto per correggere il mio Franco-Italiano.
Torniamo indietro se lo permetti. Come mai sei venuto in Italia?
Molti colleghi venivano dall’ estero per seguire i nostri corsi in Francia . Naturalmente ci chiedevano di venire nel loro paese per sviluppare la Posturologia … è cosi che ho iniziato a insegnare prima in Spagna a Barcellona dove ho creato un corso di Psturologia e di Osteopatia . In seguito in Italia . In Sicilia in primis poi a Urbino .
Un giorno è venuto a trovarmi un Professore cattedratico di Palermo e ha seguito i miei corsi. Era molto entusiasta e ha voluto portare questa metodologia all’Università di Palermo. Abbiamo fatto un Convegno Mondiale di Posturologia nel 1996 e mi ha chiesto di essere il Presidente. Ho invitato i migliori docenti della Posturologia e dell’Osteopatia mondiale ( Gagey,Bricot,Autet,Cardone,etc…) … c’erano 600 presenti. Un bel successo.
In seguito altre Università Italiane mi hanno invitato . Ho insegnato alla Tor Vergata di Roma,la Sapienza, a Torino e da 8 anni sono a contratto con l’Università di Pisa dove abbiamo creato un Master inter disciplinare di Posturologia Clinica … abbiamo già formato più di 500 colleghi..E’ una formazione che piace . Abbiamo un corpo docente di qualità e vedo che molte altre Università hanno iniziato a fare la stessa cosa. E’ un bene per tutti i professionisti della Sanità che desiderano aprirsi alla Posturologia. Agli inizi degli anni 90 era un sogno … adesso sembra routine visto lo svillupo della Posturologia. E questo grazie al Professore Caradona dell’Università di Palermo … aveva intuito l’importanza di una visione globale dell’essere umano e la necessità di lavorare in équipe inter disciplinare. Una squadra dove ogni professionista parla un linguaggio comune ma rimane nel suo campo di competenza . Io ero soddisfatto perché potevo parlare anche di Osteopatia e farla un po conoscere negli ambienti Universitari. Il Prof Caradona mi ha invitato 3 volte a parlare di Osteopatia e Posturologia al Colleggio delle Docenti Universitari.E questo alla fine delle anni 90.
Immagino le reazioni
Sinceramente mi aspettavo a molte critiche negative e sono rimasto veramente sorpreso dell’interesse dei presenti. Magari non osavano criticarmi davanti a Caradona (risata).
Seriamente presentavo il mio corso con una lettura dell’Anatomia e della neurofisiologia . In chiave diciamo più funzionale,dinamica e più moderna. Credo che si ho ricevuto tanti inviti per fare dei corsi all’Università lo devo al fatto che parlavo il linguaggio dell’anatomia. Anche se molti l’avevano dimenticata era una lingua imparata alla facoltà di Medicina.
Si sono resi conto che non avevamo quattro gambe e cinque braccia. La ricetta aveva gli stessi ingredienti ma messi in modo diverso potremo dire
Che ruolo gioca il Fisioterapista all’interno della squadra?
Un ruolo importante secondo me. Il campo della Fisioterapia si sta apprendo a tante medicine nuove. Dal 1992 pratico esclusivamente l’Osteopatia e collaboro con molti Fisioterapisti . Vedo che la nostra sinergia da dei risultati migliori. Il lavoro sulle catene mio-fasciali, la fascio terapia,le diverse tecniche come Mézières, Souchard,Daraillans, Busquet,la Terapia Osteopatico-Posturale ,il Mc Kenzie etc… completano spesso il nostro approccio terapeutico.
L’unica cosa che rimprovero a qualcuno è di essere troppo accentratore, vogliono essere dei tuttologi. Al giorno d’oggi è indispensabile sapere delegare a chi è più competente. La Vita esiste grazie alla collaborazione. La Natura ci l’insegna. La sinergia tra Osteopatia e specialisti della Riabilitazione da dei risultati migliori.
Hai creato l’AITOP Accademia Italiana di Terapia Osteopatica Posturale. Per che motivo?
L’ha creata Giovanni Moccia responsabile del Centro di Terapia Riabilitativa di Reggio Emilia dove facciamo i nostri corsi … all’inizio ero scettico. C’erano tante associazioni in giro!…ma aveva ragione lui.
Era importante creare un Luogo culturale dove la Terapia Osteopatico-Posturale poteva essere non solo insegnata ma direi stimolata da professionisti con lo stesso obiettivo. Adesso siamo 9 docenti e tanti tutor e assistenti . Tutti formati all’Accademia dopo un percorso post graduate dal meno 4 anni. Abbiamo anche fatto delle corsi in diverse zone dell’Italia. Cerchiamo di insegnare una metodologia ma anche uno spirito di globalità,de visione sistemica dell’essere umano
.L’Accademia ha anche un ruolo attivo nel Master de Pisa con la Prof.ssa Raffaeta e il Prof Palattella e anche all’Università de Firenze con il Prof Palla . Sono molto fiero delle miei collaboratori. Li ho visto crescere con grande orgoglio … e questo grazie a loro qualità e potenzialità. Diciamo che ,adesso, il mio ruolo è più vicino a quello de un fratello maggiore …
Il nostro insegnamento è un approccio manuale alla Posturologia… l’ho chiamato Osteopatico-Posturale in omaggio all’Osteopatia ma non è assolutamente una formazione in Osteopatia. E’ un corso di Posturologia in chiave manuale. Per i Fisioterapist e Medici. Chi desidera fare Osteopatia deve fare una formazione ad hoc per ottenere il DO . Molti dei miei ex allievi l’hanno fatto. Ci sono scuole di qualità in Italia… e purtroppo, delle formazioni che non preferisco commentare .Bisogna essere attenti …
Ma l’Osteopatia non è riconosciuta da noi?…
Non ancora … c’è un ddl in corso con il Ministero della Sanità ma la strada è in salita. Spero che l’Italia non sarà l’ultimo paese Europeo a riconoscere l’Osteopatia.I l Portogallo l’ha fatto qulche mese fa. Speriamo bene…
Aggiungo che i fisioterapisti non devono temere gli Osteopati. Siamo professioni complementari. Nel campo della riabilitazione siamo due binari importanti … l’Osteopatia si interessa anche di altri settori della salute. Aggiungo che il non riconoscimento incoraggia l’abusivismo … perché non c’è una regolamentazione che la definisca.
Speriamo bene per i pz… Ma Philippe come si organizza la tua giornata lavorativa?
Ho lavorato come consulente in diversi studi in Spagna e Italia … ero fuori casa 25 giorni al mese tra corsi e visite .Dal 1997 avevo iniziato una collaborazione con Fabrizio Borra ex allievo mio. Fabrizio era il fisio di Marco Pantani e lo portava da me a Milano … dopo una trasmissione televisiva che abbiamo fatto insieme a Forli’ mi ha fatto vedere il suo centro di riabilitazione … megalitico come dicono i ragazzi. All’epoca era quasi futuristico … l’anno dopo ho iniziato una collaborazione come consulente. Era nel 1997 e andavo al Sport Medicine Center una settimana al mese …. Veniva da noi un giovane pilota spagnolo che Fabrizio segue ancora adesso … Fernando Alonso correva per la Minardi ch’era vicinissima … a Cesena. Ha fatto un po di strada dopo … curiamo ancora insieme tanti campioni nel nuovo centro di Riabilitazione :Il Fisiology Center .
Da 7 anni mi sono trasferito vicino a Forli’ con la mia famiglia. Viviamo al mare …
Lavoro a tempo – quasi – pieno da Fabrizio . Abbiamo creato insiemi con Fabrizio un “modello” di lavoro in squadra. Vedo che abbiamo fatto scuola e che molti centri lavorano con delle sinergie interne. Non utilizzo elettromedicali come tecarterapia.
Più di 25 persone al servizio del pz… posso testimoniare, con tanti esempi, della bontà della collaborazione tra ortopedici,fisiatri,medici dello sport,medici del dolore, fisio ,LSM, e osteopati …. Tutti con una visione globale e posturale del pz.
Il Venerdì Pomeriggio due volte al mese sono alla Fondazione di Osteopatia Pediatrica dove ho iniziato 6 anni fa una formazione di 3 anni (siamo collegati all’Osteopatic Center for Children di Londra) e da 3 anni sono rimasto come consulente e tutor. Faccio anche un insegnamento alle nuovi colleghi … posturologia dell’età evolutiva.
Nel 2000 hai creato il Progetto Piccolo Principe (PPP). Puoi essere più esaustivo?
Ho iniziato a curare bambini cerebrolesi e autistici. Questo grazie alle richieste di una pz insegnante di sostegno … prima in piscina riabilitativa poi in ambulatorio … questo sempre a Forli’ e grazie a Fabrizio Borra che mi prestava un ambulatorio per fare delle cure gratuitamente.Questo quando venivo da lui una volta al mese … adesso che vivo da 7 anni nella zona, ho potuto aumentare il numero dei ragazzi in cura all’interno del PPP . Un pz mi ha regalato un sito e grazie a Marco Riggio che segue le richieste via email abbiamo 23 colleghi in Italia che hanno aderito al PPP … se volete saper un po’ di più andate su www.progettopiccoloprincipe.it ci sono tutte le indicazione. Il PPP è semplice dare un po’ del tuo tempo ai bambini e ragazzi delle famiglie che non possono,per motivi economici, fare curare i loro figli da noi… penso che molti lo fanno già da soli .
Come vedi l’evoluzione della fisioterapia in futuro e che corsi deve seguire un neo laureato?
Direi che per la prima domanda ho già dato una inizio di risposta … basta vedere ciò che facciamo al Fisiology e che molti centri propongono adesso. Un lavoro più personalizzato ,senza schede rigide ma adattativo al pz. In sinergia con un team dove non ci sono capi ma coordinatori. Un équipe dove tutti si sentono valorizzati e senza prime donne … una squadra che non perde l’obiettivo:la Salute delle persone.
Penso che la ricerca aumenterà e ci darà delle direzioni interessante … ma predominerà sempre la manualità e l’esperienza.
Per le formazioni direi che sapere valutare globalmente un pz è fondamentale. Non possiamo curare una parte dimenticando il tutto. Siamo un insieme di sistemi che comunicano …il nostro corpo è programmato per la Salute. Se un sistema ha un problema, scaricarà verso altri sistemi … spesso il pz consulta dopo lo scompenso. Dobbiamo sapere valutare la conseguenza (per esempio una spalla) ma soprattutto l’insieme della persona alla ricerca dei sistemi causativi. E’ lo che insegniamo con il TOP :cercare l’eziologia.
Aggiungo che dobbiamo studiare tutta la nostra vita e questo è un vero privilegio. Ma il vero esaminatore è il nostro pz.
Attraverso i diversi gruppi fb vedo tante metodologie interessante per i fisioterapisti… mi piace quello che fanno TIchi,Bellia, Rochira,Stecco,Russo… mi perdonano chi non ho citato ma siete tanti.
Ma prima di tutto bisogna sentire dentro quello che ci piace . Lo ripeto sempre lo che ciò che piace a me non piace a un altro. Non è per caso … segui ciò che ti piace veramente,informati sul docente in primis e sulla metodologia. Parla con chi ha già fatto la formazione .Poi se sbagli formazione non è un dramma … io ho fatto basket perché avevo capito pallamano. E mi sono divertito per 7 anni prima di scoprire una vera passione per gli Arti Marziali. Una cosa porta sempre verso altre esperienze.
Quando l’allievo è pronto arriva il Maestro. Non seguire le mode se non ti piacciono … mai.
Un Maestro Indiano Osho diceva “Essere un originale e non una fotocopia”
Grazie Philippe
Sono io che ti ringrazio e attraverso la tua intervista chi l’ha letta
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.