Intervista ad Angela Amodio
Abbiamo avuto il piacere di frequentare un minicorso sulla terapia Laser polimodale, e apprezzato la competenza della collega Angela Amodio. Con molta semplicità, ma grande esperienza ha esposto concetti, complessi, riuscendo a stimolare molte domande. Per questo abbiamo deciso di intervistarla e conoscerla meglio.
Ciao Angela, piacere di conoscerti, parlaci di te, quale è il tuo percorso professionale:
Nel 2005 mi sono laureata in Fisioterapia. Ma avevo fame di conoscenza. Ho subito frequentato tutti i corsi di Fisioterapia dello Sport che allora in Italia esistevano (Coverciano il più importante), fino a specializzarmi in Neuroriabilitazione dal 2007 al 2010. Ho proseguito poi i miei studi con 3 anni di osteopatia, non ho finito perché non sentivo questo percorso del tutto mio. Poi ancora, ho conseguito un master di Olismologia a Milano.
–Come sei diventata Specialist Della Mectronic?
Durante i miei tanti approcci alla conoscenza, nel 2006 ho cominciato ad imparare l’uso delle terapie fisiche strumentali. Allora si parlava di scuole di abilitazione a certe metodiche. Io le ho frequentate tutte e più volte. Allora il responsabile scientifico dell’azienda, il dott. Castelluzzo, notò il mio interesse accanito quasi, a tutti i corsi. E mi chiese di approfondire gli studi.. fino ad oggi.
Perchè il laser è per te, la soluzione migliore per risolvere molte problematiche?
Semplicemente, nella sua complessità, ne ho capito la filosofia, l’essenza quasi. Ed ho unito l’approccio manuale che sento piuttosto mio, alla conoscenza della tecnologia ad alta potenza. Trattare ragazzi di serie A con le sole mani, nel tempo può diventare deleterio. Ringrazio il giorno in cui ho scoperto che fascia, trigger point e molto altro, sono trattabili con gran successo anche con la metodica del laser.
-Hai avuto esperienze positive o negative, con altri marchi?
Non si può parlare di negativo o positivo. Si parla di esperienza. L’esperienza incrementa il sapere ed il sapere rende liberi di scegliere. Ho scelto chi mi ha dato la possibilità di un percorso che è anche in continua evoluzione e crescita.
–Nella tua pratica quotidiana, utilizzi altri tipi di elettromedicali? (se si, quali e come li integri nella tua pratica ?)
Tutti i giorni, utilizzo oltre al Laser HEL, la nostra Doctor Tecar. Sempre con l’idea di unire la mano alla tecnologia. Una ferrari, non si guida da sola!
-Lavorare nello sport è spesso faticoso, spiegaci a cosa va incontro un giovane che vuole seguire il tuo stesso percorso
In Italia purtroppo non è facile perseguire questo sogno. Io ho dovuto lasciare perché la passione sola, non ripaga…soprattutto per una donna. Non me ne vogliate ma ancora oggi, la gente si chiede come mai hanno scelto me … Sono parole dure che sento di dover spendere. Sono stata fortunata, ho preso al balzo molti treni: serie A femminile in Azerbaijan, nazionale di volley Londra 2012, serie A maschile dal 2007 al 2016 e svariatissime altre competizioni ad alto livello.
A cosa va incontro un giovane? A sacrificio. A studi lunghissimi… ma molto gratificanti personalmente. Il consiglio è l’esperienza all’estero. Poi, con un pò di fortuna.. si ritorna a casa.
-Sei giovane, pensi che rimarrai in questo mondo ancora per molto, oppure tra qualche anno, smetterai di girare e ti dedicherai anche alla povera vecchietta con dolore al ginocchio da artrosi?
Il fatto di andare in giro per l’Europa, è un qualcosa che non lascerei per nulla al mondo. Non è la vecchietta da curare che mi spaventa, ma la mancanza di confronto con tutte le meravigliose persone che in questi anni ho conosciuto. Odori, paesaggi, sorrisi, cibo, nuove culture…
Intanto ho già il mio piccolo studio giù a Castellana Grotte, con sogni legati a quel posto. Creare un centro polifunzionale dedicato alle neuroscienze…. Chissà…
-Non conosciamo la tua età, ma sei giovane, per cui ti trovi in una condizione molto favorevole per i nuovi approcci riabilitativi, rispetto a quelli “Vecchi” dei colleghi che hanno dalla loro tanta esperienza, ma approcci non nuovissimi…
Raccontaci questo passaggio, in cosa si differenzia il tuo approccio riabilitativo:
Giovane.. una via di mezzo. Ho quasi 35 anni! Mi sembra di non essere mai in tempo per nulla. Ci sono così tante cose da fare, da vedere… quella fame di conoscenza di cui ti parlavo non l’ho mai persa. La differenza se c’è, tra il mio approccio ed il classico, è che riesco a non avere i paraocchi. Ad accettare le nuove scoperte, ad avere occhi nuovi e molte prospettive, tutto per un unico obiettivo: il paziente. Mi piace sperimentare, osservare, guardare… e capire. Ed a volte, grazie proprio ai colleghi più anziani che non smetterò mai di ringraziare, mi illumino e creo!
-Molti in Fisioterapia tendono a tenere per se, le proprie conoscenze e competenze..Tu invece no..ci spieghi il motivo?
Semplice: adoro condividere. Adoro trasferire le mie conoscenze. Adoro insegnare. Ma non avendo possibilità di ingresso alle università italiane come tutor, ci provo in questo modo. Inoltre, ho giocato 25 anni a pallavolo. Non vince il singolo, ma la squadra, l’allenamento ed il lavoro. Strategia e tecnica sono il completamento.
-Se tu potessi indicare, una strada, quali corsi professionali non dovrebbero mai mancare nel curriculum di un fisioterapista moderno?
Neuroriabilitazione: corsi Bobarh; corsi di terapia manuale e sicuramente l’arte delle terapie fisiche strumentali.
-Secondo te, come evolverà la figura del fisioterapista, nel breve e nel lungo periodo? Considerando che già oggi la nostra figura si è molto evoluta, e raggiunge livelli fino a qualche anno fa impensabili
Come si evolverà… spero intanto che verremo riconosciuti come una vera figura professionale e rispettati per quello che siamo. Dipende questo, non solo dalla politica e dai vertici, ma da ognuno di noi. Ti rispondo con un desiderio per il lungo periodo: autonomia vera e collaborazione intelligente con le atre figure professionali. Condivisione. Vero team.
Grazie per la disponibilità
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.