Infiltrazioni per Epicondilite | Quando Farle e perchè
Molte persone affette da gomito del tennista chiedono spesso di poter effettuare Infiltrazioni per Epicondilite, in questa guida vedremo cosa sono e quando farle cercando di togliere qualunque dubbio al riguardo.
Esistono molte scuole di pensiero circa le infiltrazioni per Epicondilite, in quanto alcuni consigliano di eseguirle non appena il dolore compare, e alcuni invece consigliano di eseguirle come “Ultima spiaggia”, quando appunto i trattamenti incruenti non hanno sortito i risultati sperati.
Esegui il Test per capire se sei affetto da Epicondilite
In cosa consistono le Infiltrazioni per epicondilite
Quando si parla di infiltrazione, ci si riferisce ad una pratica medica (atto quindi eseguito da un medico) che mediante una siringa contenente un farmaco (a sua discrezione ed esperienza) inietta il contenuto all’interno di una articolazione (Infiltrazione Intrarticolare) oppure come appunto si usa per il gomito del tennista, direttamente in sede inserzionale, ovvero nel punto in cui i tendini si inseriscono sull’epicondilo (infiltrazione extrarticolare). Eventualmente qualcuno usa aghi molto sottili e inietta in maniera superficiale il farmaco facendo di fatto una Mesoterapia per epicondilite .
Infiltrazioni Gomito Epicondilite fanno male?
Questa domanda è molto frequente e la risposta è generalmente: DIPENDE. Molto dipende dal farmaco usato, dalla sua densità. Il paziente può avvertire un dolore leggero oppure un dolore forte associato a bruciore. Infatti ci sono alcuni medici che aggiungono al farmaco anche un anestetico, per limitare i dolori e dare una sensazione di benessere immediata, che ha l’effetto di rompere la spirale Dolore->immobilizzazione->nuovo dolore.
Comunque per essere chiari, le infiltrazioni al gomito sono ben tollerate dalla stragrande maggioranza dei pazienti, anche se giustamente la prima volta si è preoccupati. Consiglio sempre di rivolgersi a medici esperti che hanno alle spalle molti casi trattati con infiltrazioni.
Che farmaco si utilizza?
Il farmaco usato è sempre una scelta del medico che prende in carico il paziente. I farmaci più usati sono:
- Cortisonici: Il cortisone è il farmaco più usato e con maggiore efficacia. Commercialmente si usa il Depo medrol (Metilprednisolone) oppure il Kenacort (Triamcinolone)
- Antinfiammatori FANS: i Farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) sono una classe di farmaci usati sopratutto per via orale, ma all’occorrenza qualora non fosse possibile usare il cortisone (problemi di presisone alta, o diabete ad esempio), possono essere usati come farmaco per infiltrazione. I più usati sono: l’Orudis (Ketoprofene), Dicloreum o Voltaren (Diclofenac)
- Infiltrazione di Gel piastrinico: L’infiltrazione di gel piastrinico è un trattamento che prevede l’utilizzo di un gel ricavato dalle piastrine: si ricava da un normale prelievo di sangue e grazie ad una centrifugazione si ottiene la cosiddetta “Pappa piastrinica“. Il gel piastrinico ha il vantaggio di liberare fattori di crescita, e generare nuovi vasi sanguigni (neoangiogenesi), oltre ad avere un effetto antinfiammatorio e analgesico. I risultati sono altalenati: ci sono persone che migliorano tantissimo e persone che invece non hanno alcun risultato… Il costo elevato per la preparazione e l’infiltrazione ne hanno di fatto reso il trattamento di élite, e non disponibile a tutti.
- Infiltrazione con anestetico: L’effetto dell’anestetico è naturalmente temporaneo, ma nel caso di uno sportivo che deve giocare un match importante, potrebbe essere una soluzione temporanea da non sottovalutare. In certi casi l’anestetico può essere associato al cortisone per ottenere anche un vantaggio nella terapia manipolativa del fisioterapista post infiltrazione per epicondilite.
Ecco un esempio di manipolazione e terapia manuale del fisioterapista:
Infiltrazioni cortisone gomito effetti collaterali :
Gli effetti collaterali delle infiltrazioni sono legati allo stato di salute del paziente sopratutto. Il cortisone non si può assumere in pazienti affetti da:
- Diabete
- Osteoporosi e osteopenia
- perdita di massa muscolare per degradazione proteica
- Possibili infezioni
- Necrosi della cute o perdita di pigmentazione (la pelle intorno l’accesso diventa molto più chiara, effetto questo irreversibile)
Il cortisone ha anche il possibile effetto collaterale più grave che è quello di indebolire i tendini, e quindi potenzialmente creare un possibile danno ulteriore alla situazione preeesistente.
Proprio per questo sconsigliamo le infiltrazioni come primo approccio terapeutico per l’epicondilite, piuttosto riservarle come aiuto in un programma riabilitativo più completo.
Epicondilite tempi di guarigione dopo infiltrazione :
Come spigato anche nella guida al gomito del tennista, esistono molte varianti e gravità di una condizione patologica per cui i tempi di guarigione possono variare molto tra caso e caso.
Importante sarà quindi percorrere tutte le tappe terapeutiche senza sottovalutare i sintomi e quindi non portare l’infiammazione ad una condizione cronica.
Epicondilite cronica intervento chirurgico
La chirurgia dovrebbe essere considerata proprio come ultima occasione, per risolvere il problema del dolore al gomito. Va considerata quando i trattamenti fisioterapici, le infiltrazioni, gli esercizi terapeutici non hanno sortito alcun risultato per almeno 6 mesi.
Per comprendere meglio le dinamiche della chirurgia per epicondilite puoi leggere la mia guida
Rimedi della nonna e rimedi naturali
Circa i possibili rimedi della nonna e naturali puoi leggere la guida ai rimedi naturali per magari integrare la cura con le infiltrazioni. Io comunque consiglio smepre l’uso di un Tutore per massimizzare l’efficacia del trattamento.
- Livello di protezione 2
- Fascia da tennis regolabile in neoprene con cuscinetti a pressione integrati
Epicondilite addio
Ciò che mi preme discutere in questa guida, è che il dolore al gomito è una cosa molto delicata, e le infiltrazioni vanno considerate assieme ad un trattamento fisioterapico completo che prevede l’uso di Terapia Manuale, Esercizi di stretching e rinforzo (puoi dare una occhiata alla mia Guida agli esercizi per epicondilite), oltre alla fisioterapia strumentale come la Tecarterapia oppure le onde d’urto che possono davvero risolvere il problema senza ricorrere a Farmaci. Inoltre mi preme sempre ricordare che il problema va curato non solo come sintomo ma sopratutto alla base andando a cercare la causa. Certamente una infiltrazione può eliminare il dolore, ma se la causa permane, nel giro di qualche mese potrebbe tornare il problema.
Esegui il test per capire se sei affetto da una epicondilite
Hai dolore quando pieghi il gomito?
Hai dolore quando Stringi la mano a qualcuno?
Hai dolore quando apri una porta?
Il dolore è localizzato Qui?
Avverti una scossa quando provi a stringere una mano?
Se provi a Spingere col pollice in corrispondenza dell'epicondilo avverti come un livido?
Hai Mai sofferto di dolori Cervicali?
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Probabilmente hai una Epicondilite!
Se hai un problema di dolore al gomito, specialmente nella parte anteriore, probabilmente hai una Epicondilite, e necessiti di un intervento chiaro, e tempestivo per evitare che il problema degeneri diventando cronico.
Consigliamo sempre di affrontare la cura in maniera incisiva, Applicando Ghiaccio, e pomata, per almeno una settimana. Se la sintomatologia non migliora è probabilmente necessario un intervento mirato.
Cosa puoi fare?
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Probabilmente non hai una Epicondilite!
Probabilmente non hai una epicondilite, Necessiti però di essere inquadrato meglio per capire l'origine del tuo problema e capire meglio come possiamo aiutarti
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.