Farmaci Spina Calcaneare | Una guida completa
Quando si parla di Spina calcaneare uno tra quesiti più cercati è quello dei Farmaci per la spina calcaneare in quanto è uno dei rimedi più veloci, che possono alleggerire il sintomi ad un piede con un dolore situato sotto al calcagno.In questa guida quindi si parlerà chiaramente dei farmaci per la spina calcaneare, cchiarendo e sopratutto cercando di spiegare come vanno assunti e in che posologia. Voglio sottolineare che i farmaci debbono essere assunti con moderazione e SEMPRE sotto stretto controllo medico specialistico, per evitare danni ben più gravi che possono compromettere altri organi e sistemi.
In questa guida parleremo di:
Perchè dovresti assumere Farmaci per la Spina calcaneare
Quando in maniera improvvisa si avverte un dolore sotto al tallone, tale che in certe situazioni non permette neanche di deambulare e svolgere le normali attività di vita quotidiana è normale pensare di assumere una medicina, una pillola miracolosa che possa far diminuire o far scomparire completamente il dolore sotto al tallone in poco tempo, quasi per magia..È probabilmente la normale conseguenza della nostra società che vuole esaudire un proprio bisogno nel minor tempo possibile.
Invece una corretta anamnesi e studio dei sintomi e una cura adeguata già nella fase iniziale sarà importantissima per non accusare dolore,e propedeutico a una non cronicizzazione ma sopratutto può evitare concretamente danni permanenti a piedi alle articolazioni, ai muscoli e soprattutto ai tendini.
Analizziamo prima cosa è la Spina calcaneare:
La definizione di spina calcaneare, indica una condizione dolorosa che colpisce l’area attorno al tallone, nella zona centrale oppure leggermente di lato (spesso l’area più mediale, ma non è raro vedere aree proprio laterali). Nel linguaggio medico specifico è possibile individuare termini come tallodinia, o dolore Calcaneare ( erroneamente detto Tallonite),ma va intuito che il termine può avere diverse accezioni pur mantenendo le stesse caratteristiche patologiche. Dal punto di vista Radiologico si può apprezzare una esostosi, ovvero una neoformazione ossea che si posiziona anteriormente al margine inferiore del calcagno, proprio dove guardacaso si inserisce la fascia plantare struttura interessata da un altra patologia affine e spesso confusa con questa chiamata appunto Fascite Plantare. Per fare un esempio figurato e aiutare i miei lettori e pazienti faccio immaginare il meccanismo simile alla formazione delle Stalattiti delle caverne, in cui l’acqua che cade dal soffito, fa depositare calcio sulla punta, creando negli anni la protuberanza che prende il nome di Stalattite.
In questo video viene mostrato il funzionamento e la formazione di una stalattite in laboratorio per dimostrare quanto detto
Nella Spina Calcaneare avviene un meccanismo simile ma avremo la fascia plantare che traziona in maniera anomala la sua inserzione sull’osso e provoca delle microlesioni che fanno da stimolo al corpo per riparare il microdanno mediante il deposito di calcio, creando di fatto giorno per giorno, lesione dopo lesione un nuovo pezzettino di calcio che alla lunga apparirà radiologicamente come una spina nel piede.
Quando si legge un referto radiologico con scritto “Formazione di spina calcaneare” si pensa ad un corpo estraneo che sta spingendo creandoci il dolore, quando in realtà è il nostro stesso corpo che ha formato una protuberanza.
È chiaro a questo punto che il pensiero e il ragionamento clinico deve essere incentrato non proprio sulla esostosi o protuberanza che si vede alla lastra, piuttosto ad uno studio approfondito sulle condizioni generali che hanno determinato la comparsa, per poter guarire in modo corretto.
I farmaci a questo punto rappresentano chiaramente un palliativo, per contrastare eventualmente il sintomo, ma non sono affatto la Cura definitiva, perchè agiscono solo un aspetto e non sulla causa reale del problema.
Questa è una patologia abbastanza frequente, che non è infrequente trovare bilateralmente in aree del tallone che possono essere diverse tra un piede e l’altro. La spina calcaneare compare sopratutto tra le persone che praticano sport, ma vista la frequernza di disturbi posturali e di appoggio possono esserne copite anche persone sedentarie, oppure in sovrappeso magari guadfagnato repentinamente negli ultimi 6-8 mesi.
Proprio il peso acquisito velocemente rappresenta un fattore scatenante molto diffuso sostanzialmente perchè il corpo umano si trova a gestire un peso nuovo e le strutture anatomiche non hanno fatto in tempo ad adattarsi in maniera graduale.
Le donne sono il sesso più colpito quando indossano spesso scarpe alte, oppure per un eccessivo uso di scarpe eccessivamente basse (le scarpe ballerine sono Bandite sopratutto!).
Il dolore al tallone si avverte molto forte al mattino, proprio quando si mettono i piedi giù dal letto, dopo qualche passo spesso tende a diminuire proprio perchè le strutture anatomiche si “allentano” e si elasticizzano, per poi rimanere stabile ad ogni passo durante la giornata.
Riepilogando quindi per fare chiarezza completa, è di fondamentale importanza analizzare la tipologia di dolore da parte del medico per poter strutturare un piano terapeutico a base di farmaci per poter curare al meglio la Tallonite, e non sottovalutare le cause che la hanno scatenata. Paradossalmente e la pratica quotidiana mi supporta, assumere medicine senza un trattamento fisioterapico risulta quasi sempre controproducente, e induce un meccanismo di cronicizzazione del problema, perchè si perdono settimane e mesi alla ricerca di un sollievo farmacologico innescando il processo di dolore cronico che rappresenta la causa invalidante più antipatica e fastidiosa.
Quali sono le cause che possono produrre la Spina Calcaneare
Sono davvero molte le cause organiche che possono produrre il dolore, e naturalmente uno studio adeguato a 360 gradi della problematica del paziente senza soffermarsi alla sola valutazione dell’immagine radiologica, rappresenta probabilmente la metà del risultato finale di cura completa.
Vanno assolutamente indagate condizioni patologiche come:
- Disturbi reumatici
- Gotta
- Artrite reumatoide
La competenza di queste patologie è di carattere reumatologico e quindi il Reumatologo dovrebbe esserne informato quando il medico di base riscontra i sintomi e gli esami sospetti.
Esistono delle condizioni patologiche che invece possono causare e provocare il dolore al calcagno proprio sotto al tallone e queste sono:
- Lesioni muscolari al polpaccio
- Frattura del V metatarso non trattata correttamente
- Problematiche di appoggio plantare provocate da squilibrio posturale
- Fascite plantare
- Tendiniti
- Trigger point al polpaccio
- Esiti di interventi chirurgici anche a distanza di tempo (esiti di ricostruzione Lca, protesi ginocchio, Protesi anca
Farmaci : analisi delle alternative in commercio
Ricordiamo che i farmaci vanno assunti SEMPRE su prescrizione medica, e mai per periodi prolungati salvo diversa indicazione del medico curante. Per essere chiari e precisi se il dolore sotto il piede non guarisce in 3-5 giorni dall’assunzione di un farmaco antinfiammatorio, probabilmente continuare risulta pressoché inutile e probabilmente dannoso per danni collaterali da intossicazioni di Antinfiammatori che possono provocare lesioni e danni ad organi come stomaco, fegato e reni.
L’esame principale che fa fare diagnosi è la Lastra Rx, esame che costa poco, che non necessita di lunghi tempi di attesa, oppure può essere messa in evidenza da una ecografia o addirittura da una risonanza magnetica Rmn. Lo specialista deciderà quali sono farmaci prescrivere per curare la spina calcaneare scegliendo tra le molteplici opportunità offerte dal mercato farmaceutico (principio attivo contenuto, ed eccipienti), la modalità di assunzione (posologia, ovvero quante volte al giorno va assunto e in questo caso generalmente quasi mai più di 1-2 volte al giorno), e sopratutto la durata della cura farmacologica.
La mia raccomandazione vuole essere volta a osservare l’andamento del dolore, in quanto se il dolore non migliora sensibilmente per alcuni giorni, risulterà inutile e dannoso proseguire ad oltranza.
Se il dolore è di tipo infiammatorio questi farmaci possono avere un effetto positivo nel ridurre il sintomo, e magari dare l’impressione momentanea si sia guariti dalla Tallonite, quando invece termina l’emivita del principio attivo si ritorna al dolore sotto al tallone come prima, o in alcuni casi anche peggio di prima perchè nel frattempo avendoci camminato sopra si è infiammato ancora di più. Questo è chiamato effetto Rebound e deve destare attenzione da parte del paziente, in quanto a questo punto chiaramente la cura con farmaci non ha sortito i risultati richiesti e probabilmente è il caso di cercare una strada terapeutica, una cura, che abbia una efficacia migliore sui sintomi.
Farmaci più utilizzati
Generalmente i farmaci per la spina calcaneare più frequentemente prescritti e usativengono suddivisi in 3 categorie principali:
- Farmaci Antinfiammatori non steroidei (chiamati Fans)
- Oppiacei (antidolorifici puri)
- Cortisonici
Questa classificazione è molto importante, in quanto in base alle necessità e alla causa che ha scatenato il sintomo del paziente sarà importante decidere cosa aspettarsi.
Fans – Farmaci antinfiammatori non Steroidei
Questi farmaci per la spina calcaneare sono i più utilizzati in medicina ortopedica in quanto hanno il vantaggio di ridurre e migliorare sia l’infiammazione che il dolore, oltre ad avere un effetto secondario molto utile sul controllo della temperatura corporea negli stati febbrili (antipiretici).
Il loro funzionamento è ormai chiaro e si attua mediante il blocco temporaneo di un enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX). Prendono questo nome per differenziarsi dai farmaci steroidei che appunto sono i farmaci cortisonici di vecchia generazione.
Tali farmaci hanno moltissime modalità di assunzione, che ricordiamo deve avvenire sempre dopo i pasti, e deve essere rispettata nelle tempistiche di assunzione e nella frequenza. Oggi in commercio ci sono moltissimi Farmaci con la formulazione RETARD: sono farmaci che permettono di assumere una sola compressa al giorno e offrono una copertura quasi completa nell’arco delle 24 ore. In certe situazioni mi sento di consigliare tale formula, ma spesso preferisco la formula classica con assunzione in 2-3 volte al giorno.
Classificheremo ora i principi attivi più frequenti e i nomi commerciali. Ricordiamo che tali farmaci e principi possono essere assunti per via orale, per via endovenosa, per via rettale o sottoforma di creme medicamentose.
- Ibuprofene: Forse il farmaco più usato utile anche nella cura di altre patologie infiammatorie come il mal di testa, o sindromi dell’articolazione temporo mandibolare. In farmacia si potrà così comprare il Brufen®, Moment ®, Nurofen ®, Actigrip febbre e dolore ®,Arfen ®, Vicks febbre e dolore ®) e tanti altri (basta porre attenzione al principio attivo scritto in neretto o tra parentesi sulla scatolina). Questo farmaco è forse quello più utilizzato per i suoi effetti positivi sulla Spina calcaneare. Può essere assunto per via orale mediante semplici compresse, oppure in crema per un azione più locale. Circa il dosaggio può variare molto ed essere compreso tra i 400 fino ai 1600 mg al giorno. Per chiarezza quando parliamo di dosaggio, intendiamo la somma completa delle assunzioni quotidiane, per cui se viene prescritto 4 volte da 300, avremo un dosaggio di 1200mg! Va ricordato che l’assioma “maggiore sarà il dosaggio e maggiore sarà il risultato” non è corretto e anzi può essere controproducente. Il dosaggio massimo quindi 1200 mg non deve essere superato, e generalmente si raggiungono tali limiti in pazienti molto in sovrappeso, che necessitano quindi di una cura farmacologica più forte.
- Ketoprofene : È probabilmente il secondo principio attivo tra i più prescritti in ortopedia che in commercio viene venduto con diversi nomi commerciali come: Artrosilene ®, Fastum gel ®,Orudis ®, Oki ®, Flexen “Retard” ®, Ketodol ®. Assieme all’ibuprofene anche questo farmaco è molto efficace e giustamente le varie ditte farmaceutiche propongono svariate tipologie di somministrazione. Il ketoprofene viene somministrato con dosi nettamente più piccole 100-200 mg al giorno. È molto usato nelle creme medicamentose, che vanno applicate massaggiando la zona interessata dal dolore per 3 volte al giorno, ricordando al paziente di non esporre la zona trattata al sole, sia durante il trattamento che per almeno 1 settimana dopo aver smesso la cura.
Se invece somministrato per via orale, la dose di ketoprofene abitualmente impiegata è di 150-200 mg al giorno, da assumersi in due o tre dosi frazionate, preferibilmente dopo i pasti. Ricordiamo di non superare la dose giornaliera massima di 200 mg di principio attivo al dì. - Diclofenac: Anche questo principio attivo è molto usato e risulta essere efficace nel combattere il dolore da spina calcaneare: Spesso viene inserito in creme o cerotti medicamentosi e commercialmente troviamo il Dicloreum ® (crema e cerotti), Deflamat ®, Voltaren Emulgel ®, Flector ®) (ottimi i cerotti): La dose massima non deve sueprare i 75-150 mg al giorno.
Oppiacei
I farmaci oppiacei sono farmaci molto potenti, che vanno gestiti con molta cura e in casi particolari in grado di contrastare in maniera molto efficace il dolore da spina calcaneare, andando a “Mascherare” il sintomo allontanandolo completamente permettendo quindi di camminare senza dolore, per tutta la durata dell’effetto del farmaco. Naturalmente Se non si percepisce il dolore sotto il piede, non vuol dire essere guariti, piuttosto significa non rispettare un campanello di allarme che il dolore rappresenta. Utilizzare quindi questa classe di farmaci può quindi portare ad un dolore maggiore anche doppio quando finirà l’effetto benefico del farmaco, oppure può portare a danni nella zona interessata. Esistono tuttavia situazioni in cui può essere utile assumere oppiacei, per permettere alla persona di svolgere una attività lavorativa o sportiva a cui non può rinunciare. Controllare inoltre se in campo sportivo si rischia doping. Generalmente è scritto sulla scatola in maniera chiara. Tali Farmaci non sono vendibili in Farmacia senza ricetta medica, per i potenziali danni che possono provocare.
Il più utilizzato è il Tramadolo cloridrato di solito associato nella stessa paracetamolo, i farmaci commerciali sono il Patrol®, o il Contramal®. vengono prescritti per un massimo di 3 volte al giorno, ed è fondamentale non superare la dose consigliata.
Cortisonici
I cortisone è un ormone (cortisolo) che è considerato probabilmente il miglior antinfiammatorio naturale. I farmaci in questione sono in grado di stimolare la produzione di cortisolo da parte del corpo dando una mano a ridurre l’infiammazione. Come sempre non è tutto oro quello che luccica ed esistono controindicazioni come il diabete, l’ipertensione ed il glaucoma.. oltre ad altri effetti come la ritenzione idrica… Inoltre il cortisone per via orale ha poca efficacia nella spina calcaneare. Invece se somministrato mediante infiltrazione locale assume una valenza molto positiva. Si utilizza per contrastare le forme croniche, che non rispondono bene al trattamento fisioterapico, oppure come spesso avviene per coadiuvarlo unendo di fatto le forze per rafforzarne la cura.
Si usa fare 3 infiltrazioni, eseguite da un medico ortopedico, che ha esperienza e pratica nell’infiltrazione locale sotto il tallone. Tale pratica va comunque studiata e fatta non come prima cura, in quanto esistono delle tossicità conclamate a livello dei tendini e delle articolazioni per proprietà di cristallizzare. Sconsigliamo pertanto di sottoporsi a cicli di infiltrazioni al tallone, per più di 3 volte l’anno!!
Rimedi e cure alternative alla Spina Calcaneare
Non sono un grande amante delle medicine e quindi dei farmaci per la spina calcaneare, e da Fisioterapista quale sono, tendo ad interpretare il dolore come espressione di un malfunzionamento di un area, o di un arto. Per questo motivo i farmaci li considero come coadiuvanti ad un percorso riabilitativo e mai come una cura definitiva. Consiglio sempre di affrontare la cura in maniera incisiva, per evitare fenomeni di cronicizzazione.
Esistono dei rimedi naturali che possono essere consigliati per donare sollievo ad una persona affetta da dolore sotto al tallone come:
- Ghiaccio:applicare 3 -5 volte al giorno
- Non camminare su superfici dure ed evita attività che possono sollecitare il tallone in maniera esagerata
- Impacchi di arnica: mettere e massaggiare arnica montana in gel sulla zona almeno 3 volte al giorno e la sera avvolgere il piede dopo vare messo una quantità superiore con della pellicola trasparente per cibi, per favorire la penetrazione del farmaco naturale
- Eseguire alcuni esercizi attivi che possono aiutare a migliorare la funzionalità del piede, ripristinare il corretto movimento, e rinforzare i muscoli
- Utilizzo di solette antishock: per alleviare il dolore e limitare l’assunzione di farmaci, sarà possibile acquistare delle solette che riducono le vibrazioni e hanno il copito di migliorare il confort delle scarpe sostenere la volta plantare e aiutare a scaricare il tallone e la Fascia plantare. Oltretutto hanno il compito di mettere a riposo tendini e muscoli
OffertaNoene Orthotic Insoles, Solette AC + ERGOPRO, Giallo, 42- NOENE sono suole high-tech, realizzate in gomma sintetica antiurto, che sono in grado di...
- Le suole NOENE sono sottili e leggere, praticamente impercettibili, si adattano...
- Utilizzare scarpe idonee: Le scarpe sono davvero un aspetto importante, e utilizzare buone calzature rappresenta il primo passo alla cura definitiva. Consigliamo sempre di cambiare le scarpe che hanno innescato il dolore e usare scarpe con un minimo di tacco, anche per Uomini, e porre attenzione a non usare scarpe troppo usurate, che sostengono troppo poco il piede.
- Terapia Fisioterapica: La fisioterapia rappresenta una delle cure migliori per risolvere il problema legato al tallone. La cura immediata è rappresentata dalle Onde d’urto, coadiuvate dalla Laserterapia, e Tecarterapia. Tali terapie vanno inserite in un contesto di terapia manuale posturale, per poter inquadrare meglio il problema e favorire l’eliminazione della causa che ha scatenato il dolore, limitando l’uso dei farmaci
Conclusioni
Non sono un amante dei Farmaci, e invito sempre i miei pazienti a limitarne l’uso. Va detto che tali medicine non sono il male, ma un abuso può provocare gravi danni al corpo umano. Comprendo che assumere una pillola è più facile e veloce, rispetto a sottoporsi a sedute di Fisioterapia, o altri rimedi naturali. Ma invito a riflettere sempre i miei lettori, circa un analisi del proprio problema e dolore, alla ricerca della causa che ha scatenato il dolore, piuttosto che limitarsi a guardare la punta dell’iceberg che è rappresentato esclusivamente dal dolore. Mi auguro quindi che sia utile la mia guida
Ricordiamo che questo mese puoi usufruire della promozione
Hai qualche dubbio?
Non esitare e contattarci telefonicamente allo
Chiama ora: 06 688 086 29La nostra sede è in Piazza Costaguti, 13 a Roma Zona Ghetto Ebraico
Oppure compila il modulo sottostante, sarai ricontattato immediatamente.
"*" indica i campi obbligatori
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.