Ernia Iatale e Tachicardia notturna | Una Guida per uscire velocemente da questo problema
Sei affetto da Ernia Iatale e Tachicardia notturna e ogni sera è un incubo mettersi a letto, vediamo se questa guida può esserti di aiuto e aiutarti a migliorare una condizione che sta realmente distruggendoti.
L’ernia iatale e tachicardia notturna sono due patologie strettamente connesse, ma non per un problema organico al cuore. Infatti coloro che iniziano ad accusare questo fastidio, preoccupati da un sintomo a carico di un organo vitale come il Cuore, si rivolgono ad un cardiologo alla ricerca di qualche disfunzione propria del cuore. Fatti i dovuti accertamenti di tipo specialistico si trovano con la diagnosi, chiara, che il loro cuore sta benissimo, non c’è alcuna patologia cardiologica.
Perchè si è affetti da Ernia iatale e Tachicardia notturna?
In mancanza appunto di un problema diretto al cuore tale da indurre una tachicardia, è opportuno indagare la problematica da un altro punto di vista, e analizzare la presenza di problematiche all’apparato gastro-esofageo.
L’indizio madre che deve far “Accendere la lampadina” è certamente l’arrivo della sintomatologia durante la notte, e quasi mai durante il giorno. Saranno importanti a questo punto degli accertamenti specifici come la Gastroscopia per accertare un disturbo da reflusso,e la presenza di ernia iatale che inevitabilmente provoca un Reflusso gastroesofageo.
Vediamo cosa è un ernia Iatale
L’ernia iatale è un disturbo molto frequente che coinvolge l’ultimo tratto dell’esofago assieme alla porzione prossimale dello stomaco. Questi due organi sono sovrastati da un muscolo chiamato Diaframma, muscolo importantissimo per il normale funzionamento della respirazione. Generalmente parte dello stomaco tende a risalire e a rimanere strozzata all’interno di una apertura del diaframma chiamata appunto Iato esofageo.
Esistono due tipologie di ernia iatale:
- Ernia da Scivolamento: parliamo del m90% dei casi, che è appunto quella in cui parte dello stomaco risale per lo iato esofaceo, andando a rimanere strozzata dal diaframma e provocando di fatto una non completa chiusura del cardias, e favorendo la risalita dei succhi gastrici sopratutto la sera al letto
- Ernia da arrotolamento o paraesofagea: si determina una risalita di un altra porzione dello stomaco parallela all’esofago
- Ernie miste: sono abbastanza rare e sono la somma di tutte e due quelle precedenti
Ernia iatale e tachicardia notturna un mix Esplosivo
Perchè arriva la tachicardia subito dopo essersi messi a letto? magari nel bel mezzo del sonno? Succede che l’ernia iatale come illustrato tende a spingere l’ultimo tratto dell’esofago, determinando uno slargamento e una non completa chiusura del cardias, con conseguenza che il pasto appena ingerito, ha stimolato lo stomaco a produrre succhi gastrici, che essendo liquidi tendono a risalire andando ad invadere le pareti dell’esofago. La mucosa dell’esofago è fatta per ospitare il transito dei cibi, ma non quello dei succhi gastrici, e si avrà quindi un effetto altamente irritante vista la natura acida dei succhi gastrici.
Facendo una semplice Gastroscopia si noterà un tessuto arrossato, irritato quasi “Bruciato” che naturalmente sarà fonte di dolore.
Si innesca un processo mentale che in alcuni soggetti può essere considerato come un circolo vizioso espresso chiaramente da questo schema
Il paziente sente quindi un dolore al petto, retrosternale, associa quindi il dolore al principio di un infarto, e in soggetti ansiosi, può verificarsi un ottimo Mix in grado di scatenare una reazione che si autoalimenta tanto da costringere il paziente ad andare al pronto soccorso e a sottoporsi ad accertamenti spesso di urgenza, riscontrando invece una condizione di assoluta normalità a livello cardiaco.
Tale dolore al petto notturno tende a ripetersi ogni sera, quasi come un orologio,e tale condizione se protratta per molto tempo può infiammare e danneggiare la parete dell’esofago
Questa è una immagine di una gastroscopia in cui si vede chiaramente un danno alla parete dell’esofago:
Cosa Fare e Per approcciarsi in maniera corretta
Per prima cosa, è importante escludere in maniera assoluta qualunque problematica organica al Cuore. Tale pratica è fondamentale per eliminare completamente il dubbio psicologico, che il problema dipenda da questo organo vitale.
Probabilmente la prima volta che si avvertirà questo fastidio dietro lo sterno, quasi tutte le persone si recheranno in ospedale impauriti dall’ipotesi di essere vittime di un infarto o di avere un problema più grave. Già in questa sede il medico di turno valutando la situazione globalmente potrà tranquillizzare il paziente. Eventualmente saranno opportuni altri accertamenti specialistici per escludere completamente il cuore da questa patologia.
Una volta Esclusa, sarà opportuno rivolgersi ad un gastroenterologo, per iniziare l’iter diagnostico completo per poter diagnosticare un ernia Iatale .
Generalmente il medico specialista in gastroenterologia visita il paziente analizzando la storia clinica, le abitudini alimentari, valutando lo stato di stress e studia i sintomi del paziente.
Verranno prescritti degli esami del sangue specifici, che possono fornire indicazioni interessanti e fornire una via terapeutica. Se vi sono le condizioni generalmente potrà essere prescritta anche una Gastroscopia e una Colonscopia per valutare lo stato del tratto digerente, oltre ad una ecografia dell’addome intero alla ricerca di problematiche specifiche.
La Fisioterapia per l’ernia Iatale e la tachicardia notturna
Fino ad oggi la cura per l’ernia iatale, è stata quella di modificare la dieta, assumere farmaci antiacidi, e fornire indicazioni specifiche per limitare il disturbo notturno e favorire una diminuzione dell’infiammazione.
Tale approccio che ha comunque dato dei buoni risultati su molti pazienti, ha però un grande limite:
È una cura sul sintomo, ovvero sull’acidità, ma non prende in considerazione la causa del problema e quindi tende a non guarire completamente il problema del paziente.
LA fisioterapia può venire in aiuto, diventando in breve tempo un valido supporto alla cura sintomatica e agendo sulle cause della risalita dello stomaco nello iato esofageo del diaframma, e di fatto diventando un validissimo aiuto alla Cura dell’ernia iatale.
Il programma proposto prevederà quindi un impegno da parte del paziente che DEVE essere inserito in un programma di almeno 6 settimane in cui sarà previsto un lavoro presso lo studio del fisioterapista, un lavoro autonomo a casa, una modificazione delle abitudini sbagliate, e un miglioramento della condizione psicologica.
Tenendo ben presenti le possibili Cause, sarà importante una valutazione fisioterapica specialistica che ha come scopo quello di studiare e analizzare nello specifico le criticità personali, e necessita quindi di un lavoro di anamnesi molto accurato.
Sono Previste delle manovre strutturali sul diaframma, delle manovre osteopatiche sui legamenti di esofago e stomaco, delle manovre di mobilizzazione vertebrale, e un riequilibrio posturale.
Proprio il diaframma sarà oggetto di studio e mediante una serie di esercizi specifici e personalizzati sarà possibile procedere ad elasticizzarlo e permettergli una convivenza corretta con esofago e stomaco.
IL programma prevede un analisi posturale completa ed un programma di follow up medio lungo.
Purtroppo la cura per l’ernia iatale e la tachicardia notturna è un percorso lungo che DEVE tenere conto di molti fattori e sopratutto accompagnare il paziente nella cura. La persona affetta da questo tipo di problematica deve però essere disponibile a guarire, a modificare il proprio stile di vita, cambiare abitudini alimentari, andando anche a stravolgere la propria quotidianità, visto che tale disturbo è davvero molto invalidante.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.