Effetti collaterali Tecarterapia | Ti puoi fidare?
Hai Eseguito delle sedute di Fisioterapia e ora sei alla ricerca sul web di quelli che sono gli Effetti Collaterali Tecarterapia, in questa guida analizzeremo appunto le controindicazioni e se questa terapia può produrre delle reazioni avverse.
Può essere interessante approfondire cosa è la Tecarterapia nella nostra guida.
Nell’ambito della fisioterapia, negli ultimi anni sono arrivati moltissimi macchinari che aiutano il fisioterapista nel raggiungere l’obiettivo di guarire il proprio paziente. Certamente ogni terapia a cui viene sottoposto un paziente avrà degli effetti benefici, ma è importante in questo caso analizzare gli Effetti collaterali Tecarterapia, per evitare quindi spiacevoli conseguenze.
Effetti collaterali Tecarterapia : una rara evenienza
Quando cerchiamo effetti collaterali oppure le controindicazioni, cerchiamo quindi delle conseguenze negative che possono causare al paziente dei problemi.
- Ustioni: essendo una terapia che sfrutta una radiofrequenza, abbiamo quindi il corpo del paziente all’interno di un circuito costituito dal generatore (macchinario), l’elettrodo attivo, e una piastra passiva.Può capitare quindi che a causa di un elevata potenza il corpo umano sia sottoposto a un eccessiva energia e possa rimanere vittima di una ustione. Questa evenienza è abbastanza rara, ma quando ci si sottopone ad una seduta di Tecar, è una evenienza che va messa in conto. Sarà importante Comunicare costantemente tra paziente e fisioterapista per tenere sotto controllo la temperatura cutanea. Spesso le persone pensano che devono sopportare per ottenere un migliore risultato, ma questo non è vero, con la Tecarterapia. Se si verifica un effetto collaterale come una ustione, si presenterà una cute molto arrossata, e nelle ore successive potrebbe presentarsi una classica Bolla d’acqua. Sarà molto importante non bucarla, e anzi proteggerla, in quanto è una reazione normale nelle ustioni, e lentamente dovrebbe migliorare e riassorbirsi
- Gonfiore: La tecar può essere usata a bassa frequenza per drenare i liquidi, e fare quindi un drenaggio linfatico meccanico. Se la diagonale di utilizzo del macchinario non è perfetta, potrebbe verificarsi che nelle ore successive si possano verificare dei gonfiori a monte o a valle della problematica. Tale gonfiore potrebbe non avere conseguenze dolorose, come potrebbe anche provocare tensione e problemi articolari.
- Aumento del dolore: Paradossalmente, nonostante la terapia serva per contrastare il dolore, potrebbe verificarsi sopratutto nelle prime sedute un effetto negativo con aumento del dolore. spesso avviene sopratutto a livello delle grandi articolazioni quando in quanto può aumentare la pressione interna e gonfiare la capsula articolare con conseguente dolore. In questi casi fare qualche seduta in modalità Atermica potrebbe essere la soluzione migliore per sgonfiare e limitare questo effetto collaterale.
Controindicazioni Tecarterapia
Generalmente esistono alcuni accorgimenti che un fisioterapista deve tenere in considerazione, prima di effettuare un trattamento di Tecar.
E’ buona norma perdere sempre qualche minuto nell’intervistare il nostro paziente e porre alcune domande per escludere appunto le possibili Controindicazioni alla tecarterapia.
- Portatori di Pacemaker: Tale controindicazione è scritta normalmente nel libretto delle istruzioni del macchinario, in quanto i vecchi pacemaker erano molto sensibili e non schermati, il che potrebbe esporre il paziente a problematiche di malfunzionamento durante il trattamento. Fortunatamente i nuovi dispositivi di pacemaker hanno molte protezioni, e quindi non è più pericoloso effettuare la terapia. Per un problema di natura Medico legale è ancora in vigore la regola di non eseguire il trattamento a questi pazienti, in quanto se successivamente per casualità dovesse accadere un problema cardiaco al paziente, il fisioterapista potrebbe essere incolpato di tale negligenza. Oggi basta avere una autorizzazione dal medico Cardiologo, circa la possibilità di essere sottoposti a questa terapia, e generalmente il fisioterapista può eseguire la prestazione. Non Arrabiatevi però se doveste trovare un collega che si rifiuta di sottoporvi a questo trattamento, è nelle sue possibilità.
- Donne in stato interessante: Questa condizione assolutamente fisiologica, pone spesso il Fisioterapista nella condizione di non trattare donne incinta a causa del rischio per il feto. Non esistono studi scientifici che attestano danni al feto, ma per evenienza non si trattano donne in gravidanza
- Tumori in atto: Questa evenienza è tra le più dibattute nel mondo fisioterapico. Partendo dal principio che la diatermia non è cancerogena, potenzialmente qualunque paziente che si sdraia sul nostro lettino potrebbe avere un tumore in un qualunque distretto e non saperlo ancora. Nel caso di Paziente che ha da poco saputo di avere un tumore, oppure subito dopo essere operato, è probaile che potrebbe avere in giro per il proprio corpo cellule cancerose, e a quel punto la terapia potrebbe essere un Aiuto alla diffusione del tumore per via linfatica o per via ematica. Nel caso in cui il paziente si trovi in un periodo compreso tra 1 anno e 5 anni, bisogna magari valutare l’eventuale controllo di routine e valutare il costo-beneficio, e se magari è possibile sostituire la terapia con un altra che non ha questi effetti collaterali. Nel caso in cui ci troviamo con un paziente che ha superato i 5 anni senza recidive, abbiamo quindi una condizione assolutamente simile a quella di qualunque persona, e quindi si può sottoporre al trattamento. E’ buona norma comunque chiedere l’autorizzazione al proprio medico curante se si hanno dei dubbi.
- Presenza di corpi metallici: I vecchi materiali avevano la caratteristica di reagire con la radiofrequenza della tecar surriscaldandosi. Ormai non succede più, e quasi tutti i mezzi di sintesi o le protesi ginocchio o protesi anca sono compatibili con trattamenti di tecar come sempre chiedere al medico se si hanno dubbi
- Portatori di dispenser elettronici di farmaci: In questi casi potrebbe verificarsi un malfunzionamento dell’apparecchiatura
Conclusioni agli effetti collaterali
Dopo tanti anni sul mercato, questa terapia ha raggiunto un altissimo grado di sicurezza e gli effetti collaterali sono sempre di meno. E’ bene tenerne conto sempre, e dialogare col fisioterapista per non incorrere in queste problematiche e ottenere il massimo beneficio dalla fisioterapia, tenendo bene a mente che la sola Tecar, non è sufficiente a dare un risultato, piuttosto sarà importantissima l’esperienza del Fisioterapista, e le terapie utilizzate assieme alla diatermia per raggiungere l’effetto terapeutico desiderato
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.