Dolore alla Tempia | Quando fa male il muscolo Temporale
Giusto qualche giorno fa ho avuto il piacere di incontrare una paziente che da alcuni mesi era in preda ad una forte crisi, in quanto non riusciva a curare il Dolore alla Tempia, un dolore molto particolare che colpisce sopratutto le donne e rappresenta davvero una condizione molto difficile da inquadrare anche per la presenza di Fitte alla Tempia e fitte alla Testa le cui cause possono essere davvero moltissime.
Generalmente questo dolore è associato quasi sempre ad un mal di testa e talvolta un dolore alla mandibola. Le persone affette da questo quadro clinico sono spesso alla deriva in quanto tale sintomatologia tende a non guarire spontaneamente, e i farmaci spesso non hanno effetti positivi, tanto da far presupporre che ci sia alla base una patologia molto grave (spesso si va alla ricerca di tumori..).
Dolore alla tempia quali sono le cause
Come sempre è bene sottoporsi ad accertamenti diagnostici per escludere condizioni patologiche gravi che necessitano di un inquadramento diverso e specialistico.
Qualora non si sia arrivati ad un miglioramento della sintomatologia sarà necessario un inquadramento Fisioterapico Osteopatico.
Le possibili cause di un dolore alla mandibola possono essere:
- Sindrome Temporo Mandibolare: è forse la causa più comune e riguarda appunto un malfunzionamento dei meccanismi muscolari e articolari che governano l’articolazione Temporo Mandibolare. Nello specifico, un dolore alla Tempia, può essere legato a un disturbo a carico del muscolo Temporale, uno dei muscoli Bilanciatori dell’articolazione Temporo mandibolare. In particolare è possibile l’attivazione di Trigger point che generano un dolore come questo (notare l’area Rossa come appunto l’area del dolore riferito dal paziente)
- Contrattura del muscolo Massetere: Il massetere è il principale muscolo della masticazione. Puoi percepire la sua contrazione mettendo due dita sulla guancia e provare a stringere i denti. Questo muscolo agisce come una fionda e la sua contrazione con la comparsa di Trigger point può determinare una sintomatologia di Dolore alla Tempia
- Infiammazione del Nervo Trigemino: il Nervo Trigemino, è il quinto Nervo Cranico, ovvero uno dei nervi che nascono direttamente dal cervello, e ha una componente motoria e una sensitiva. Proprio la componente sensitiva può essere vittima di infiammazione e provocare dolore alla tempia.
- Trigger point Sternocleidomastoideo: anche il muscolo Sternocleidomastoideo può essere la causa di un dolore alla Tempia ed essere la causa anche di mal di testa. Purtroppo è molto frequente la presenza di Trigger Point in questa area.
- Disfunzioni Cervicali: il tratto cervicale è spesso associato a questo genere di disturbo, in quanto base sia per le connessioni muscolari, sia per le connessioni neurologiche. Ogni trattamento deve partire quindi da una attenta analisi del distretto cervicale e cercare quindi di correggere le disfunzioni mediante tecniche manipolative attive, o passive o muscolari (ne tratteremo meglio nei paragrafi successivi
- Cefalea a Grappolo: è una tra le cefalee più dolorose e complesse da trattare. Esistono vari gradi e il trattamento è molto complesso e molto lungo
- Emicrania
- Cefalea Tensiva
- Arterite temporale : Si tratta di un’infiammazione dell’arteria temporale
- Rottura di un aneurisma cerebrale: condizione molto grave che necessita di ricovero immediato in pronto soccorso
- Interventi ortodontici: Purtroppo capita spesso che interventi con inserimento di perni per interventi di endodonzia possano provocare dolori alla tempia. Rimosso il perno però generalmente passa quasi immediatamente il dolore.
- Dolore legato ad aria condizionata: Persone che lavorano in uffici, in cui magari l’impianto di aria condizionata non è stato studiato in maniera corretta possono andare incontro a infiammazioni e attivazione di trigger point.
Dolore alla Tempia : Si parte dalla Valutazione
Generalmente si parte quindi da una valutazione del disturbo e sarà necessaria molta attenzione per trovare possibili cause che stanno costituendo la catena lesionale. Non sarà quasi mai possibile individuare una sola causa del dolore, ma sarà necessario indagare a fondo anche a distanza dalla zona che è dolente.
Si parte da una valutazione anamnestica, cercando di capire modalità di insorgenza del fastidio, quando si presenta e se c’è qualcosa in grado di ridurlo
Sarà opportuno integrare la valutazione con esami strumentali quali Lastra Rx, Risonanza magnetica, ed eventualmente ecografia.
Si procederà con una serie di Test muscolari, Test funzionali e test osteopatici che dovranno aiutare il Fisioterapista/osteopata a creare la propria catena lesionale e guidarlo nel trattamento pratico.
Sarà molto importante valutare comunque tutto il complesso andando a inserire il disturbo in un contesto molto ampio, quindi analizzando il problema anche da un punto di vista Posturale, inquadrando la disfunzione anche in un contesto Fasciale. Può sembrare molto complesso questo argomento, ma in questi casi è bene non lasciare nulla al caso, e anzi cercare di valutare ogni possibile causa.
Terapia per il Dolore alla Tempia
Quando visito e tratto un paziente affetto da questo genere di problematica scopro sempre un pattern comune, che sotto certi aspetti è quasi inevitabile. Vista la comparsa della sintomatologia abbastanza improvvisa, si passa per una serie di indagini costose e che richiedono tempi di esecuzione abbastanza lunghi. Successivamente si iniziano farmaci antinfiammatori, antidepressivi, ecc ecc che spesso non hanno alcun effetto.
Solo successivamente ci si rivolge ad un Fisioterapista o un osteopata per trattare il disturbo miofasciale. a proposito voglio mostrare un video che riguarda il dolore cervicale che non passa spiegando appunto le motivazioni miofasciali. Chiaramente in questo caso specifico il disturbo riguarda la tempia e i distretti correlati come appunto la cervicale
Da un punto terapeutico sarà molto importante usare una modalità partecipativa del trattamento che prevede di fatto un Test – Trattamento continuo per monitorare il disturbo e capire immediatamente se il nostro intervento sta avendo un risultato positivo oppure no.
Assicuro che quando il problema è di tipo miofasciale con Trigger point attivi basta davvero poco per ottenere dei risultati molto interessanti. Il problema terapeutico in questo caso però non è capire chi provoca il dolore, ma sopratutto le cause che portano all’attivazione del dolore alla tempia. Proprio questa è la sfida maggiore, e posso assicurare che spesso si trovano distretti in disfunzione anche molto lontani dalla zona dolente!
Utilizzeremo manipolazioni vertebrali, e terapia manuale e sopratutto terapie fisiche come il Laser ad alta potenza, la Tecarterapia o i campi magnetici Cmf, per aiutarci a migliorare lo stato infiammatorio e ristabilire un nuovo stato di equilibrio.
Il trattamento potrebbe durare qualche seduta, proprio perchè non esiste una strada ben definita e ogni persona ha delle caratteristiche diverse, e necessita di un trattamento specifico.
Conclusioni
Mi preme sottolineare che il dolore in zona temporale è abbastanza frequente, ma è chiaramente un sintomo abbastanza aspecifico, che necessita di un approfondimento. nel nostro studio a Roma, spesso trattiamo questo genere di infiammazione e di dolore.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.