Dolore al polpaccio | Cause e cura, guarire in fretta
Il dolore al polpaccio è una particolare condizione in cui uno sportivo, avverte un fastidio di entità variabile dietro la gamba, tale da interrompere momentaneamente la sua attività.
In questa guida analizzeremo:
Cause
Esami diagnostici
Cura medica e fisioterapica
Rimedi Naturali per il dolore in fase acuta
Ritorno all’attività sportiva
Quali sono le cause del dolore al polpaccio?
Generalmente il dolore al polpaccio (sia destro che sinistro è indifferente), possono essere molteplici ed esordire in maniera differente.
Va fatta una prima distinzione tra cause accidentali come lo strappo muscolare, o la contrattura, e le cause organiche come gli squilibri elettrolitici come la mancanza di potassio (frequente nelle persone anziane), o disturbi di natura circolatoria (stasi linfatica, o problemi trombotici come la flebite…).
Quando un paziente ci chiede informazioni circa un dolore dietro al polpaccio, sarà fondamentale l’anamnesi, conoscere l’età, e sopratutto l’insorgenza del fastidio. Generalmente vista la vastità di cause, e la differente tipologia di gravità, è buona norma non sottovalutare il problema, e rivolgersi immediatamente al medico di base, che tramite una accurata visita (è fondamentale non sottovalutare nulla), saprà indicare gli esami corretti per diagnosticare la problematica in maniera accurata.
Procediamo con ordine per fare chiarezza.
Esami Strumentali per diagnosticare una patologia a carico del polpaccio:
Quando un paziente avverte dolore, il primo esame che il medico deve eseguire è certamente una piccola anamnesi:
- Età
- modalità di insorgenza (improvvisa o graduale)
- zona colpita
- intensità del dolore
- Tipologia del dolore (dolore pulsato, o dolore acuto, urente..)
- Gonfiore della zona
- Aspetto della cute (tensione della pelle per imbibizione)
- Temperatura della zona (il calore è un aspetto molto importante)
Nel Caso si sospetti un problema a carico delle strutture muscolari (strappo o contrattura muscolare), il paziente dopo la palpazione, verrà sottoposto ad ecografia , in cui si cercherà di apprezzare l’integrità delle fibre muscolari, la presenza di edema, e l’eventuale presenza di distensioni. Questa è la condizione sicuramente più frequente, negli sportivi, o in chi ha magari fatto un movimento improvviso. Eventualmente sarà possibile migliorare la qualità dell’esame facendo una Risonanza magnetica, ma ricordo che non è necessaria in prima battuta.
Nel caso si sospetti un problema a carico del sistema vascolare come la Flebite, sarà importantissimo un intervento tempestivo, per evitare problematiche più serie. Il paziente affetto da questa condizione patologica ha probabilmente un impedimento vascolare (grumo di sangue generalmente detto trombo) a carico di una o più vene degli arti inferiori (solo raramente negli arti superiori). I sintomi di questa condizione sono 3 e sono caratteristiche:
- Dolore (dolore in un area a valle del trombo, con dolore dietro al ginocchio)
- Gonfiore (l’arto diviene gonfio,con la pelle tesa e sopratutto lucida)
- Rossore (l’arto diviene rosato e caldo)
Queste particolari condizioni sono molto frequenti, e possono colpire gli anziani, ma anche un giovane in questa condizione può improvvisamente accusare un dolore al polpaccio, in maniera improvvisa.
Questa condizione si diagnostica con un esame chiamato Ecodoppler, ovvero un macchinario in grado di studiare l’anatomia del sistema venoso e arterioso mediante ultrasuoni, e va ricordato che va eseguito da un medico Angiologo esperto.
La flebite è una condizione frequente, che va gestita bene, in quanto una sottovalutazione del problema potrebbe esporre il paziente a problematiche gravi se il trombo dovesse “Muoversi” e andare ad impegnare altri distretti come il polmone o il cervello (provocando un infarto, una embolia polmonare o un ictus).
Cura e fisioterapia per il dolore al polpaccio:
Come appena spiegato, va considerata inizialmente la causa del dolore, per poter poi trattare il disturbo in maniera diretta e sopratutto efficace:
Fisioterapia per una Contrattura muscolare:
Questa è la condizione più semplice da trattare, in quanto non ci sono dei danni organici, bensì un gruppo di fibre che rimane contratto e necessita della mano esperta di un Fisioterapista, per poter intervenire sul muscolo del polpaccio contratto.
Generalmente affrontiamo questa problematica con:
- massaggio
- terapia fasciale (analisi e trattamento delle fibre circostanti)
- Laserterapia ad alta potenza
- Tecarterapia o ipertermia
- Stretching
In questa condizione è particolarmente utile il Kinesio Taping, ovvero una tecnica moderna di Bendaggio elastico, che aiuta la vascolarizzazione del muscolo, e fornisce un continuo stimolo propriocettivo al cervello di rilascio delle fibre muscolari.
Prima di riprendere la normale attività sportiva sarà necessario che la contrattura muscolare sia completamente risolta, in quanto la presenza potrebbe facilitare una Lesione muscolare.
Fisioterapia per Strappo Muscolare:
Nel caso di uno strappo, va considerata l’entità della lesione (1-2-3 grado), in quanto in base al grado di lesione si avrà un approccio differente.
Nel caso di 1° e 2° grado, si procederà per il primo mese ad una terapia antinfiammatoria, riposo da ogni attività, per poi riprocedere a valutazione ecografica, per capire se la lesione si è risolta o necessita di nuovo trattamento.
Il Trattamento fisioterapico va quindi considerato in 2 fasi:
- Fase iniziale (lesione e riparazione):In questa fase si farà della Tecarterapia, Laser, Ultrasuoni e Possono essere di aiuto le Onde d’urto, per facilitare la cicatrizzazione della lesione. Può anche in questo caso essere di aiuto il Taping Kinesiologico, per drenare l’eventuale edema, e aiutare la contrazione muscolare, oltre a migliorare la circolazione di tutta l’area.
- Fase secondaria (Trattamento della cicatrice): in questa fase, lo scopo sarà quello di trattare la lesione, e la sua cicatrice interna, per renderla elastica ed evitare fibrotizzazione. Tale evenienza è purtroppo sempre presente, ma un trattamento corretto, dal punto di vista fisioterapico è assolutamente vantaggioso. Si procede con una terapia mediante DAma tools (mobilizzazione fasciale profonda), e allungamento manuale e stretching.
Queste due fasi vanno assolutamente rispettate, in quanto un’allungamento troppo precoce, potrebbe portare ad una nuova lesione, o un allargamento della lesione.
Ci tengo a precisare che i tempi di guarigione di una lesione muscolare che crea dolore al polpaccio, potrebbero essere variabili, da un minimo di 1 mese, fino a 3-4 mesi per le lesioni più grandi.
Cura per la Flebite:
La Flebite come si è visto è una condizione molto delicata. Va assolutamente sollevato l’arto, e messo a riposo. Vengono generalmente prescritti farmaci antinfiammatori e viene prescritta dall’angiologo dell’eparina per fluidificare il sangue, e aiutare lo sciogliemento del trombo.
Vanno assolutamente evitate, manipolazioni, massaggi, e ogni tipo di terapia fisica, fino alla completa risoluzione della flebite, che ricordo dovrà essere documentata con un esame Ecodoppler finale, prima di sciogliere la prognosi.
Può essere di aiuto mettere un cuscino sotto i piedi durante la notte, per favorire il deflusso linfatico, e limitare il gonfiore. Potrebbe essere di aiuto anche una calza elastica, a compressione graduata, e un Bendaggio fisso all’ossido di zinco con bende sulla zona colpita nella fase acuta.
Nel caso dopo la guarigione dovesse perdurare il gonfiore, si potrebbe prevedere un intervento di Linfodrenaggio manuale secondo vodder , ma tale terapia dovrà essere prescritta dal medico.
Rimedi Naturali per il dolore in fase acuta:
I rimedi naturali,sono molto utili, sopratutto in fase acuta, ma va ricordato di chiedere sempre al medico curante se è il caso di aiutare la guarigione. Ci piace pensare in fisioterapia che la cura della patologia dipenda inizialmente dagli alimenti in tavola, per cui in questa fase possono essere di aiuto sostenere la cura con alimenti contenenti curcuma e zenzero.
Nel caso di uno strappo o una contrattura muscolare può essere di aiuto eseguire degli impacchi di Arnica Montana, generalmente venduta in gel, che assieme ai fanghi termali , va applicata sulla zona, e lasciata assorbire mediante un impacco di un film di plastica per facilitare l’assorbimento, sopratutto durante la notte.
In fase acuta, si aiuta la lesione con del ghiaccio che limita lo stravaso ematico e il gonfiore, oltre a dare un effetto antinfiammatorio e soprattutto antiedemigeno.
Ritorno All’attività sportiva
Il ritorno all’attività sportiva dopo aver accusato un dolore al polpaccio è molto delicato, e invitiamo sempre i nostri pazienti a chiedere informazioni al proprio fisioterapista e Medico, prima di ogni allenamento. È molto più frequente di quanto si pensi, il riacutizzarsi di patologie non definitivamente guarite, o addirittura un peggioramento dei sintomi, se il problema non è stato inquadrato per bene.
Invitiamo sempre i pazienti a non fare di testa propria, e sopratutto a non sottovalutare un problema, in quanto spesso, il rispetto dei tempi fisiologici è la prima cura per il dolore.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.