Chinesiterapia cervicale

Ciao, oggi voglio parlarti della chinesiterapia cervicale per far fronte ai dolori localizzati sul collo. La cervicalgia è caratterizzata da un dolore molto fastidioso, che spesso diventa invalidante, andando ad intaccare la nostra qualità della vita.

Sebbene la maggior parte degli episodi di dolore acuto al collo si risolva spontaneamente, quasi il 50% degli individui continua a provare un certo grado di dolore o riscontra frequenti recidive, con il rischio di arrivare al dolore cronico, ed è per questo che è importante sottoporsi a sedute di chinesiterapia cervicale.

In questo articolo ti mostrerò come la kinesiterapia cervicale, potrà essere un tuo alleato nella prevenzione delle recidive del dolore al collo.

Quali sono le cause del dolore al collo?

Distinguiamo varie tipologie di cause

Cause Degenerative

Come la spondilolisi cervicale. I dischi diventano più sottili con il passare degli anni, per questo le faccette articolari si usurano e gli spazi tra le ossa diventano più stretti. Gli speroni ossei, noti come osteofiti, si formano ai bordi del vertebre e delle faccette articolari.  Per alleviare il dolore puoi prendere antidolorifici in abbinamento all’esercizio fisico, il quale ti aiuterà ad allungare e rafforzare i muscoli.

Cause traumatiche

Rappresentate ad esempio dal colpo di frusta. Le lesioni da colpo di frusta sono spesso causate da incidenti stradali. Con l’impatto il corpo si ferma, ma la testa è proiettata in avanti. C’è spesso un ritardo prima di avvertire dolore o rigidità. Si pensa che il dolore sia causato dallo stiramento dei legamenti e della capsula
intorno alle faccette articolari, insieme ai muscoli spasmo mentre il corpo cerca di steccare la lesione.
Nella maggior parte dei casi il dolore migliora in poche settimane o mesi.Gli esercizi mantengono mobile il collo, aiutano a prevenire problemi a lungo termine e rendono possibile un ritorno alla normalità più veloce.

Cause posturali

I muscoli nella parte posteriore sono spesso sottoposti a stress meccanici di natura posturale, che portano all’infiammazione della muscolatura e delle strutture legamentose. Il rilassamento e l’esercizio fisico possono aiutare ad allentare la tensione.

Cos’è la chinesiterapia Cervicale

Il termine “chinesiterapia” raggruppa tutte le terapie eseguite attraverso il movimento, utili in più contesti riabilitativi. Si possono distinguere mobilizzazioni attive, passive (con il supporto di un fisioterapista) o parzialmente attive delle articolazioni. L’obiettivo della della chinesiterapia molto spesso non è soltanto mantenere l’articolarità, ma anche quello di recuperare progressivamente l’ampiezza del movimento, ove deficitaria, attraverso un percorso graduale di mobilizzazioni e/o di esercizi terapeutici. 

La chinesiterapia ci darà ottimi risultati al fine di:

• alleviare rigidità e dolore
• aumentare la forza muscolare e la resistenza
• migliorare la flessibilità e forma fisica generale

Perché la chinesiterapia cervicale è così importante

Se il dolore al collo dura settimane, o addirittura mesi, si crea una situazione di irrigidimento del rachide e delle strutture muscolari locali. La mancanza di movimento causa un progressivo indebolimento di alcuni muscoli e il conseguente sovraccarico di altri, con l’instaurazione di un sistema di compensazioni errate. 

Dunque è importante preservare la mobilità del rachide cervicale.

Tra i trattamenti complementari e alternativi, l’evidenza più forte è per l’esercizio terapeutico, eseguito con costanza. Fondamentale sottolineare che la chinesiterapia ha impatto sui muscoli, i veri responsabili del disturbo, andandoli a distendere e rilassare riducendo i sintomi.

Quindi rimani attivo! Il riposo a letto per più di un paio di giorni rende più difficile la tua ripresa. Aumenta gradualmente la tua normale attività e fai esercizio fisico regolare.
Se il dolore è invalidante, puoi aiutarti con farmaci antidolorifici.

Differenza tra Chinesiterapia Passiva e chinesiterapia Attiva

Spesso nella prescrizione del medico potresti trovare indicato non solo il termine Chinesiterapia cervicale, ma anche i termini Chinesiterapia Attiva o chinesiterapia passiva.

La differenza tra queste tipologie di terapie è legata alla partecipazione del paziente, oppure ad un approccio passivo.

Nel primo caso è una condizione in cui il paziente esegue degli esercizi, mentre nel secondo caso, parliamo di una terapia in cui il paziente è disteso sul lettino, e il Fisioterapista esegue delle manovre di terapia manuale, delle manipolazioni vertebrali, oppure del semplice pompage.

I due approcci possono assolutamente convivere in una seduta, e anzi è altamente consigliata, per un risultato sul dolore cervicale.

Quali sono i migliori esercizi di chinesiterapia cervicale

Gli esercizi di chinesiterapia cervicale possono essere praticati ovunque. Con questa routine di semplici esercizi potrai ripristinare gradualmente il corretto stress fisiologico evitando il sovraccarico di alcune strutture muscolari rispetto ad altre.

Eseguire questi esercizi di chinesiterapia cervicale quotidianamente per almeno 6-8 settimane, aiuta a prevenire la ricomparsa dei sintomi.
Se ha forti dolori al collo o debolezza nelle braccia/mani, contattare il medico.

Se il dolore al collo persiste, un fisioterapista può aiutarti a gestire il dolore e migliorare la tua forza e flessibilità. Un fisioterapista può fornire una varietà di trattamenti, comprendendo il problema, indagando lo stile di vita del proprio paziente, andando a modificare la postura durante il lavoro, o durante la giornata, ed eventualmente modificare la postura generale con della rieducazione posturale .

Basta solo la Kinesiterapia, oppure bisogna eseguire anche altri tipi di terapie?

La chinesiterapia cervicale è generalmente una delle terapie che vengono prescritte per la cervicale, troverai spesso anche terapie fisiche nella prescrizione come la Tecarterapia il laser ad alta potenza o la Tens.

Sarà il Fisioterapista a decidere però quali esercizi sono utili nel tuo caso, e quali invece è meglio evitare, in base ad una valutazione attenta, che prende in considerazione la condizione patologica (si valutano generalmente le lastre Rx, la risonanza), e si uniscono i dati dell’anamnesi, dell’età e della diagnosi che ha fatto il medico durante la visita specialistica.

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