Fisioterapia e Cpk alto: un caso clinico
Quando un valore del sangue fa pensare al peggio
Nella pratica riabilitativa, capita spesso, di imbattersi in molte situazioni, strane, o apparentemente inspiegabili, in cui, conviene mettersi a studiare per comprendere un problema poco conosciuto:il cpk alto.
Cosa è il cpk?
Il Cpk (creatinfosfochinasi) è un enzima endocellulare che, si trova in diversi tessuti dell’organismo, in particolare nei muscoli scheletrici, nel cuore, nel cervello, nei polmoni e nel siero.
La CPK contribuisce in modo fondamentale allo scambio di fosfati tra la creatina e l’ATP, svolgendo così un ruolo fondamentale nelle funzioni energetiche a livello cellulare.
Come si misura il cpk?
Bhe semplicemente con un prelievo del sangue
Quali sono i valori in cui va considerato normale?
I valori di riferimento della CPK variano normalmente fra 10 e 200 UI/l. Va considerata però una certa tolleranza riguardo le differenze di valore tra vari laboratori clinici.
Innalzamento del cpk, cosa può indicare?
Tale valore è preso in considerazione per aiutare nella diagnosi di alcune patologie come:
miopatie congenite, traumi muscolari,distrofia muscolare
Cpk e fisioterapia..perchè può interesare nella pratica quotidiana?
Giusto poco tempo fa, durante il percorso intrapreso da un mio paziente medico, per riabilitare una frattura di tibia, ci siamo imbattuti in uno di quei casi di falso positivo.
Come ben si sa, il percorso di recupero, prevede sedute di fisioterapia frequenti, con carichi di lavoro costanti, per riportare il tono muscolare perso durante l’immobilità ad un livello accettabile.
Bhe il paziente in questione accusava da alcune settimane uno strano senso di stanchezza, e affaticabilità molto elevata, tale da consigliargli di sottoporsi ad analisi del sangue per controllare i corretti valori.
Queste analisi si sono concluse con valori nella norma, tranne appunto il Cpk. Non volendo tralasciare nulla, ho preferito far visitare nuovamente il mio paziente, e dopo un consulto con alcuni medici ospedalieri, si è giunta la conclusione, che il valore di cpk, era elevato a causa dell’intensa attività riabilitativa, fatta dal paziente durante le settimane precedenti l’esame, e che non era assolutamente pensabile un altra patologia concomitante.
Un valore del CPK alto non deve per forza far pensare a malattie gravi e incurabili, basta un pò di buon senso, e una anamnesi completa
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.