Dolore sotto il piede | Una guida completa
Avere dolore sotto il piede è purtroppo una eventualità molto frequente, e spesso comporta difficoltà e dolori non solo alle strutture che costituiscono il piede, ma anche a strutture strettamente connesse come caviglia, ginocchio,anca e anche alla colonna.
Trattare e curare in maniera efficace il dolore sotto il piede è certamente importante, e ancora più importante è la tempestività, ovvere il fattore tempo, in quanto le varie problematiche possono facilmente diventare croniche. Generalmente il Fastidio è maggiore la mattina quando si prova ad appoggiare il piede a terra per la prima volta dopo ore in cui è rimasto fuori carico. Importante sarà verificare se il fastidio è presente a entrambe le estremità, oppure se è monolaterale.
Principali patologie che possono causare il dolore
Dolore sotto il piede : Cause
Quando ci troviamo a percepire un fastidio al piede, dobbiamo in prima battuta identificare la zona dolente, in quanto sarà necessario individuare il distretto anatomico che può colpire il piede.
Generalmente le cause che possono provocare il dolore si possono distinguere in:
- Cause Anatomiche e Strutturali: disturbi legati ad un problema di posizionamento di un osso, alla distrazione di un legamento, o comunque di un area come l’arco plantare. Tra le cause anatomiche o strutturali inseriamo anche i disturbi posturali.
- Cause traumatiche: distorsioni, contusioni..fratture da stress possono provocare dolore
- Cause esterne: parliamo di calzature strette, troppo larghe, oppure semplicemente non adatte o fatte con materiali non particolarmente buoni.
Analizzare le cause del dolore sotto il piede può essere il primo passo per curare, cercando appunto una soluzione, o comunque allontanare il fattore che provoca e manifesta in maniera chiara il disturbo.
Come fare diagnosi
Nel caso di dolore al piede è necessario inizialmente fare chiarezza sulla natura del problema, e il primo passo è una visita medica con una corretta anamnesi e studio dei meccanismi che hanno portato il soggetto alla condizione dolorosa. In questa sede il medico, indagherà e si farà un idea del distretto anatomico oltre che alal causa che ah generato il dolore. Generalmente il primo esame che verrà prescritto sarà certamente una normale lastra Rx, che metterà in luce eventuali fratture (traumatiche, o frattura da stress), oltre ad analizzare la struttura anatomica del piede, e mettere in evidenza la comparsa di patologie a carico dell’ osso (tumori, tumori benigni, esostosi..ecc ecc) non va sottovalutato questo esame, che per la sua semplicità rappresenta il primo step, in quasi tutte le patologie ortopediche.
Eventualmente, ma sempre dopo la lastra rx, si potrà indagare mediante una Risonanza Magnetica (per studiare l’apparato capsulo legamentoso, oppure per individuare eventuali fratture da stress), oppure mediante una Tac (per approfondire aspetti legati all’osso).
Importante è certamente non fare da soli, autoprescrivendovi esami, e comprando in farmacia qualunque cosa vi viene proposta, in quanto una corretta diagnosi permette di inquadrare perfettamente il problema e di conseguenza offrire una cura completa.
Principali Patologie che possono Causare dolore sotto il piede
Analizzeremo ora le principali patologie che possono provocare dolore al piede suddividendo per facilità il distretto anatomico e riconoscere i sintomi che possono insorgere in maniera anche acuta
Retropiede:
Quando parliamo di retropiede, ci riferiamo alla zona situata nella parte posteriore del piede, quella del tallone per essere chiari che creano forze di tensione che agiscono su tutta la biomeccanica del piede e provocare disturbi anche gravi.
- Tallonite: l’Infiammazione proprio sotto il tallone, la cui origine potrebbe essere legata alla formazione di una spina calcaneare, o legata a probelmatiche come una frattura da stress
- Morbo di haglund: equivalente della spina calcaneare, è una esostosi, ovvero una neoformazione calcifica dietro il calcagno, in corrispondenza dell’inserzione del tendine d’achille
- Piede pronato
- Tendiniti: sono molti i tendini (tendine d’achille sopratutto) e le strutture che anatomicamente si trovano a livello del retropiede. Queste possono facilmente andare incontro a infiammazione e coinvolgere tutto il piede con dolore molto acuto
Mesopiede:
il mesopiede è la zona intermedia, quella compresa tra il calcagno e le ossa metatarsali.
- Fascite plantare: infiammazione tipica dei corridori, è caratterizzata da dolore sotto la fascia plantare, che si accentua la mattina, quando ci si alza in piedi,durante il carico, e può causare dolori anche ad altri distretti come le ginocchia le anche o la schiena.
- Problematiche all’arco come piede piatto e piede cavo
- Dolori da frattura: la frattura del quinto metatarso è l’eventualità più frequente con dolore sulla parte esterna del del piede
Avampiede:
L’avampiede è la zona che si trova anteriormente subito dopo il mesopiede.
- Neuroma di Morton: infiammazione a carico dell’estremità di un nervo interdigitale, caratterizzata da dolore tra il primo o secondo dito del piede
- Metatarsalgia: infiammazione a carico delle teste metatarsali, generalmente a causa di un sovraccarico
- Alluce valgo: deformazione del primo dito, in cui la testa del metatarso e laprima falange tendono a deviare verso l’esterno. Si crea quindi una zona di deformazione che viene irritata da calzature strette
Cura e riemedi per il dolore sotto il piede
Per curare questa tipologia di dolore è importante come primo aspetto, fare una corretta diagnosi per poter eseguire il trattamento più specifico e indicato e combattere i meccanismi che hanno innescato il dolore. Certamente ci sono una serie di pratiche che possono essere utilizzate come aiuto e sostegno per contrastare il fastidio.
- Applicazioni di ghiaccio: sono una delle possibilità che aiutano a contrastare il dolore e l’infiammazione. Importante sarà applicare il ghiaccio per 20 minuti almeno 3 volte al giorno
- Esercizi di rinforzo e mobilità: in presenza di un forte dolore spesso viene ad instaurarsi una condizione tale che si limita il movimento, e si riduce l’articolarità, con aumento ulteriore del fastidio. Importante sarà quindi interrompere il circolo vizioso con degli esercizi per la mobilità del piede
- Migliorare l’allungamento e la mobilità: sarà importante migliorare non solo la mobilità del piede, ma anche delle articolazioni a monte, mediante della Rieducazione Posturale, oppure iscriversi ad un gruppo di yoga. In particolare per chi si trova a Bolzano, consiglio il Corso Yoga di “Yoga Bolzano” che reputo molto valido
- Evitare lavori o situazioni che possono far rimanere in piedi troppo tempo
- Impacchi di arnica: consiglio sempre di applicare dell’arnica montana per poter curare una possibile fascite plantare sotto il piede, almeno 3 volte al giorno. La sera sarà possibile avvolgere il piede con della pellicola per cibi, e favorire così un maggiore assorbimento del principio contenuto nella crema.
- Plantare in materiare assorbente: Sul mercato sono presenti tante tipologie di plantari che possono ridurre il dolore e fastidio, grazie ad una tecnologia che riduce le vibrazioni e può sostenere tutto l’arco plantare . Tali plantari possono davvero aiutare a migliorare la sintomatologia
- Pediluvio: Effettuare un pediluvio che consiste nell’immergere i piedi in acqua calda più volte al giorno
- Utilizzo di scarpe corrette:Per alleviare la sintomatologia dolorosa è consigliato utilizzare delle scarpe e delle solette adatte a dare dei benefici al piede. L’uso sbagliato e prolungato di calzature non adatte, può essere davvero molto dannoso.
- Allungamento e stretching:prima di dedicarvi alla corsa vera e propria riscaldate e allungate i muscoli, per prepararli al meglio allo sforzo fisico. Generalmente il fisioterapista vi illustrerà una serie di esercizi di stretching per la fascia plantare e il tendine d’Achille e per rafforzare i muscoli della parte inferiore della gamba
- Farmaci: sebbene non sia un grande amante della farmacologia, in quanto preferisco sempre stimolare il corpo umano ad una reazione, trovo che talvolta l’uso dei farmaci antinfiammatorio può donare sollievo sopratutto nei casi acuti andando a ridurre la sensazione dolorosa e magari donando qualche ora di tregua.
- Perdere peso è certamente consigliato,sopratutto se magari nell’ultimo anno si è aumentati in maniera importante. Per questo sarà possibile richiedere una dieta per ridurre il carico sulle articolazioni e sulla fascia plantare.
- Infiltrazioni: la terapia infiltrativa a base di cortisone può essere di aiuto, ma ricordiamo che va valutato sempre il rapporto costo-beneficio, non dal punto di vista economico, ma dal punto di vista dcelle possibili complicazioni. Infatti non è consigliato effettuare troppe infiltrazioni, in quanto lo stesso cortisone usato per sfiammare, potrebbe indebolire le strutture tendinee e della fascia e provocare ulteriori danni a una struttura già “provata” dall’infiamazione
Fisioterapia
La fisioterapia rappresenta una tra le possibili soluzioni, e fornisce un valido aiuto nel combattere i fastidi al piede. Come sempre sarà fondamentale avere una diagnosi precisa, per cui, è bene rivolgersi a personale qualificato medico per avere un indicazione specifica.
Generalmente la Tecarterapia, il laser e sopratutto le onde d’urto sono tra le terapie fisiche più usate e sopratutto più incisive nel combattere l’infiammazione.
La terapia Manuale intesa come mobilizzazione della fascia, ripristino di una mobilità articolare, e miglioramento del tono trofismo muscolare sono le cure che devono essere inserite in un piano terapeutico corretto. Solo la terapia strumentale, è considerata una pratica sbagliata, e anzi controproducente, in quanto potrebbe verificarsi una riacutizzazione del problema.
In alcuni casi Sarà cura del fisioterapista applicare del Kinesio Taping per sostenere la fascia plantare, o favorire il drenaggio del gonfiore, o addirittura migliorare il corretto funzionamento della contrazione muscolare. Talvolta, sopratutto in campo sportivo si applicano dei taping che modifcano alcuni aspetti strutturali, che sono in disfunzione per permettere il gesto atletico, e non peggiorare l’infiammazione
Conclusioni
Chi è affetto da dolore sotto il piede subisce spesso un fastidio davvero importante che limita la deambulazione e la libertà di movimento. Fondamentale è non sottovalutare e rispettare il dolore ed i sintomi, per non provocare una Cronicizzazione del problema. Rivolgersi sempre ad un medico e fisioterapista esperto è la soluzione più corretta,e sopratutto che garantisce la soluzione più veloce.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.