Recensione Corso Fascial Distortion Model
Oggi con molto piacere abbiamo avuto la possibilità di frequentare e scrivere la recensione del corso Fascial Distortion Model, tenutosi a Roma presso la Casa di cura Villa Fulvia.
Questo metodo è famoso in tutto il mondo con corsi e terapisti formati in Austria, Germania, Polonia, Brasile, Messico, e sopratutto Giappone, e in Italia sta piano piano diffondendosi, grazie agli insegnanti.
Il docente è Riccardo Marchi che abbiamo intervistato e abbiamo già conosciuto apprezzando quindi alcuni spunti interessanti.
Questo corso ha come focus La Fascia, approcciata e inquadrata in una modalità completa e molto singolare, Direi in Maniera Originale.
Il docente si dimostra da subito una persona molto umile, ma davvero molto preparato, con una certa propensione alla discussione e soprattuto disponibile ad aiutare i suoi corsisti nei dubbi post corso, e magari per discutere insieme dei casi (lascia il suo cellulare e ci invita a contattarlo per dubbi, e magari discutere di casi). Il corso teorico-pratico prevede una parte teorica e naturalmente pratica, mettendo il corsista in grado di utilizzare la tecnica già dal giorno successivo al corso.
Il materiale del corso comprende:
Dispensa, cartella per trasporto, e sopratutto una penna usb (da ben 8 gb), con caricati alcuni studi, materiale di approfondimento, e immagini)
AL termine del corso lo studente sarà in grado di :
- Interpretare in chiave diagnostica il linguaggio del corpo
- Ragionare con il concetto del Fascial distortion model
- Trattare in maniera specifica le 6 tipologie di distorsioni fasciali
In questo corso la fascia ha finalmente una inquadratura più completa, e passa dall’essere un tessuto, ad essere un vero e proprio SISTEMA.
Il corso si suddivide in 2 week end formativi: nel primo vengono discusse le prime 4 tipologie di distorsioni, con il loro trattamento, mentre nel secondo si affineranno le tecniche viste precedentemente, e si affronteranno le 2 distorsioni mancanti.
Il Materiale del corso comprende: Dispense + una simpatica chiavetta Usb (Da 8 gb!!) con all’interno alcuni studi, e materiale scientifico di supporto al lavoro in aula.(foto)
Si inizia con una anatomia del sistema Fasciale, con una serie di video interessantissimi, in cui si mostra chiaramente la natura tridimensionale del tessuto, e aiutano lo studente a comprendere perfettamente la struttura oggetto del trattamento, fugando dubbi, e magari false concezioni legate a vecchie teorie.
Si approfondisce il concetto di Tensegrità, e si comprende quanto un disturbo della fascia anche lontano dalla zona di dolore, può essere trattato con successo.
Iniziamo col dire che il Fascial Distortion Model, è un modello di interpretazione di un problema al sistema fasciale, come tale va preso e studiato per poterne applicare il metodo,e sopratutto fornisce allo studente degli spunti per poter approfondire meglio anche altri modelli di studio dei meccanismi fisiologici.
Il fascial Distortion è una tecnica che in alcune manovre può essere dolorosa, e non è applicabile su tutti i pazienti, piuttosto va scelta a priori, ma una volta decisa la strada, sarà importante un trattamento completo, con tutte le caratteristiche, piuttosto che un trattamento intermedio, per cui vale la regola aurea del TUTTO o NIENTE.
Si utilizza come nella maggior parte delle terapie manuali, lo schema:
- Valutazione funzionale
- Trattamento diretto
- Valutazione Funzionale post trattamento
Sono sufficienti poche sedute, dalle 2 alle 3 per ottenere risultati a volte sbalorditivi.
Le tipologie di Distorsioni affrontate sono:(immagine distorsioni da copertina libro)
Triggerband (studio e trattamento di tutte le linee, degli arti e del tronco)
Continuum distorsion (vengono mostrate e trattate in maniera approfondita in ogni articolazione)
Herniated Triggerpoints tecniche per individuarle e trattarle
Folding distortion
Cylinder Distortions Uso di strumenti come le coppette, il Dama, il guasha
Tectonic distortion (tecniche manuali molto efficaci nel trattamento di problematiche articolari agli arti)
Durante il corso il docente fornisce esempi pratici di esercizi e manipolazioni fasciali, che fin da subito aiutano lo studente nella pratica quotidiana.
Nel corso avanzato ci si sofferma molto sui casi specifici di patologie comuni come cefalee, disturbi temporo-mandibolari, e disturbi craniali (disfunzioni suture craniali).
Queste sono le opinioni al corso, di alcuni ragazzi:
Conclusioni al corso di fascial distortion:
Riccardo Marchi è un docente giovane, ma molto preparato, si comprende chiaramente la sua passione per l’insegnamento, e durante il suo corso si apprezza moltissimo il suo modo di insegnare chiaro, diretto, e pieno di esempi..senza mai correre, e soffermandosi in maniera puntuale su tutti punti del programma.
Il metodo Fdm, ha una caratteristica davvero tanto interessante: O funziona subito con risultati impressionanti trattando direttamente la disfunzione fasciale, oppure non funziona e permette al fisioterapista di magari focalizzarsi su altri aspetti, per raggiungere il traguardo della guarigione del proprio paziente.
A parte la valutazione iniziale, assolutamente non “Cervellotica”, la tecnica è molto diretta , e la possiamo tranquillamente inserire all’interno delle tante terapie manuali.
È richiesta una buona dose di anatomia palpatoria, e conoscenza di base di patologie e sopratutto un minimo di esperienza pratica nel campo riabilitativo.In questo corso, si creano Terapisti in grado di comprendere e trattare le disfunzioni con una visione ampia e sicuramente dopo questo corso aumentano per lo studente le frecce al proprio arco per aiutare i propri pazienti.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.