Sublussazione lussazione spalla, un dolore acuto
Soffri di sublussazione/lussazione spalla?
Tra i tanti traumi alla spalla, sicuramente la sublussazione/lussazione spalla rappresenta uno tra i traumatismi più frequenti, a causa della fisiologica facile instabilità della spalla.
Cosa è una sublussazione/lussazione della Spalla?
Per definizione in campo ortopedico la lussazione è la perdita totale di continuità articolare tra due articolazioni attigue. Si parla di Sublussazione, quando la perdita di continuità è parziale. Tale condizione può colpire qualunque articolazione, ma certamente la spalla per sua natura risulta essere la più fragile.
Anatomia della spalla e dei legamenti:
La maggior parte delle articolazioni del nostro corpo, permettono 1 o più movimenti, ma la spalla a differenza di tutte le altre permette una libertà di movimento molto elevata su tutti i piani. Tale libertà è legata all’anatomia della spalla, e dalle strutture che la compongono.
La spalla è costituita dall’epifisi prossimale dell’omero (parte superiore) chiamata Testa Omerale che ricorda come forma una mezza sfera, che si articola direttamente su una superficie molto piccola chiamata Glena omerale che è l’angolo superiore della scapola. Abbiamo quindi una mezza sfera che muovendosi si “appoggia” ad una superficie quasi piana. Tale condizione ne determina la facilità di movimento, ma al contempo ne determina una grande fragilità. Per aumentare la superficie di appoggio esiste una struttura cartilaginea chiamata Cercine Glenoideo o labbro glenoideo che ha una sezione triangolare.
Per mantenere l’omero nella cavità glenoidea, troviamo una fitta rete di legamenti, che assieme ai muscoli creano una struttura chiamata capsula articolare della spalla. Anteriormente troviamo i legamenti Gleno omerali (superiore medio e inferiore), poi troviamo il legamento coraco omerale, mentre superiormente troviamo i legamenti acromion clavari (legamento conoide e trapezoide). Il buon funzionamento di tutto l’apparato di contenimento fa si che l’omero nei suoi movimenti rimanga a contatto con la scapola.
Parliamo quindi di una articolazione molto complessa, i cui motori sono molti muscoli che DEVONO lavorare in sinergia,per assicurare il movimento dell’omero e l’accompagnamento della scapola alla testa omerale. Inoltre alcuni tendini come il Capo lungo del bicipite, o i muscoli della cuffia dei rotatori (Sovraspinoso,sottospinoso, e piccolo rotondo), o il sottoscapolare, o il deltoide hanno una azione di contenimento. Per cui un buon tono di questi fornisce una ottima base per mantenere nella sua sede l’articolazione della spalla.
In questo video notiamo un soggetto con una instabilità di spalla molto evidente, e quindi un complesso capsulo-legamentoso carente:
Quali sono le cause di una sublussazione/lussazione di spalla?
Ogni trauma diretto o indiretto sulla spalla può determinare una sublussazione/lussazione di spalla, chiaramente maggiore è la violenza,e maggiori saranno i danni. Può comunque capitare che anche un evento lieve,possa generare una condizione tale da provocare un danno ingente, ma fortunatamente parliamo di rarità.
Comunque gli eventi più frequenti sono i seguenti:
- caduta con appoggio su braccio in extrarotazione (classica caduta, con un meccanismo fisiologico di protezione che cerca di proteggere il corpo, tale condizione determina spesso la sublussazione/lussazione di spalla anteriore)
- Caduta con baccio intraruotato e addotto (abbiamo quindi un trauma diretto con il braccio vicino al corpo, e mano sullo stomaco, che provoca la lussazione posteriore)
- trauma diretto laterale alla spalla
- Movimento improvviso di rotazione di spalla con braccio alto sopra la testa (Frequente in sport con moviemnti bruschi e improvvisi come nel lancio della palla da baseball)
- Trattenuta del braccio da dietro con movimento di extrarotazione (calssico negli sport come il calcio)
- Contatto diretto della spalla contro un ostacolo
- Lassità legamentosa: congenita, acquisita (durante una gravidanza), post-traumatica
Come si può fare una diagnosi di Sublussazione/lussazione di spalla?
In caso di evento traumatico il primo passo è quello di rivolgersi al pronto soccorso, per capire l’entità del danno. È importante rivolgersi ad un medico ortopedico che deve fare diagnosi per comprendere se si tratta di una lussazione o sublussazione di spalla.
L’esame principe per fare diagnosi è certamente la lastra Rx, che fornisce importanti indicazioni circa l’eventualità di una frattura delle strutture che compongono la spalla.
Segue la valutazione clinica, mediante dei test (generalmente in fase acuta, si evita di mobilizzare la spalla).
Solo dopo alcuni giorni sarà possibile effettuare un esame più approfondito per mettere in evidenza la rottura o lesione di uno o più legamenti della spalla. Si esegue a discrezione del medico una Risonanza magnetica, un ecografia, ed eventualmente una tac. Nei casi di sublussazione, è possibile effettuare un esame più specifico chiamato Artro-Rmn, che è una risonanza magnetica, con un mezzo di contrasto iniettato in articolazione mediante una infiltrazione.
Come si cura una sublussazione/ lussazione di spalla?
Se parliamo di lussazione, il primo passo è quello di ridurre il danno. Il medico del pronto soccorso, o il medico sportivo che assiste uno sportivo sul campo, può effettuare delle manovre specifiche esterne per riposizionare l’omero nella sua sede naturale. Tali manovre possono essere effettuate precocemente, ma se passa troppo tempo, si rischia di non riuscire più a ridurre la lussazione a causa della contrattura muscolare.
Ricordiamo che queste manovre DEVONO ESSERE ESEGUITE ESCLUSIVAMENTE DA MEDICI E PERSONALE ALTAMENTE SPECIALIZZATO, in quanto si rischia veramente di subire dei danni alle strutture nervose del plesso brachiale (strutture nervose che innervano i muscoli della spalla e del braccio).
Sono molte le manovre possibili, ecco alcune delle più frequenti:
Oppure
Appena Ridotta la lussazione, si deve applicare un bendaggio (fasciatura desault) in adduzione e flessione di gomito, per mettere a riposo le strutture danneggiate, e limitare il dolore alla spalla che è sempre presente in questa condizione.
Certamente questo tipo di bendaggio non è molto comodo, ma risulta essere molto efficace per poi guarire dalla patologia e limitare le recidive.
In alternativa, alcuni medici bloccano l’articolazione con dei tutori, che simulano la posizione in desault, ma permettono una migliore gestione dell’igiene personale, e sopratutto danno una minore sensazione di costrizione, che per soggetti claustrofobici, potrebbe essere davvero molto difficile.
Nel caso in cui non si riesca a ridurre la lussazione, si dovrà procedere con l’intervento chirurgico in narcosi per annullare la contrattura muscolare. Qualche volta sarà necessario purtroppo procedere con l’apertura a cielo aperto.
Tale contenimento si dovrà mantenere per circa 30 giorni, a discrezione del medico.
Nel caso di Sublussazione invece, non si dovrà ridurre la lussazione, ma sarà comunque applicato un bendaggio desault, anche se quasi sicuramente basterà utilizzare un tutore, per la guarigione.
Riabilitazione di una Sublussazione/lussazione spalla:
Passato il tempo necessario indicato dal medico, si deve iniziare la fisioterapia per la spalla. Questa è una condizione molto particolare in quanto dopo un mese di immobilizzazione è molto probabile che si sia instaurata una capsulite adesiva Post traumatica, ovvero una condizione patologica con un blocco doloroso della spalla. Tale condizione, pur essendo una patologia, è una di quelle situazioni positive, in quanto la mancanza di elasticità della capsula, potrebbe aiutare ad evitare delle recidive di lussazione o sublussazione.
Si dovrà procedere con una Riabilitazione volta al recupero dell’articolarità mediante attenta kinesiterapia passiva. Infatti ci raccomandiamo di rivolgervi ad un Fisioterapista accreditato, con esperienza in questo tipo di riabilitazione in quanto il rischio di nuova lussazione è concreto.
Questi sono movimenti passivi:
Infatti non bisogna mai scordarsi che nel punto della capsula da cui la spalla è fuoriuscita, si sarà formata probabilmente una piccola “Asola” che potrebbe non contenere nuovamente l’omero.
Recuperata quindi l’articolarità, sarà cura del fisioterapista riuscire a recuperare e sopratutto bilanciare i muscoli della spalla su tutti i piani di movimento. Parliamo di un gran lavoro che spesso richiede molte sedute, in quanto il rischio di insorgenza di altre patologie a carico della spalla è concreto.
Possono essere usati a discrezione del fisioterapista elastici, palle, tralasciando pesetti nella prima fase.
Quali sono gli esercizi per la lussazione/sublussazione di spalla?
Ecco alcuni video esplicativi per la riabilitazione della lussazione/sublussazione della spalla:
Questi sono esercizi con la palla al muro:
Infine questi sono esercizi per migliorare la stabilizzazione:
Quali sono le terapie per la lussazione/sublussazione di spalla?
Questa riabilitazione sopra descritta, è molto importante, ma è altresì importante contenere l’aspetto legato al dolore alla spalla. Infatti, queste attività possono essere comunque dolorose, e gli esercizi stessi possono provocare dolore al paziente durante e dopo una seduta.
Per questo motivo nel nostro centro di Fisioterapia, dove trattiamo davvero tante problematiche alla spalla, ci avvaliamo di terapie per combattere il dolore, come la Crioterapia oltre alla tecarterapia , la laserterapia, o l’ipertermia.
La nostra seduta generalmente, prevede una parte focalizzata al recupero dell’articolarità e rinforzo muscolare, mentre durante la seconda parte ci occupiamo del contenimento del dolore.
Proprio questa associazione, ha da sempre portato grandi vantaggi per il paziente, sopratutto, perchè si ripresenterà alla seduta successiva senza particolari dolori, e contenendo l’infiammazione dei tessuti.
Volendo è possibile avvalersi della promozione Tecarterapia valida questo mese:
Quali sono i tempi di recupero per una sublussazione/lussazione di spalla?
I tempi di recupero per una lesione dipendono in primis dal grado di lesione subita. Tolto il periodo di immobilità che può variare tra i 25-35 giorni, non bisogna avere fretta nel recupero con la fisioterapia. Generalmente per una sublussazione possono volerci circa 10 sedute, per una lussazione possono volerci anche il doppio delle sedute. Molto del recupero dipende da alcuni fattori:
- Presenza di dolore
- Se e quanto si è instaurata la capsulite adesiva
- Capacità del fisioterapista nel riconoscere il momento terapeutico e proporre esercizi e manovre corrette
- Partecipazione del paziente con costanza nelle sedute, e dedizione nell’esecuzione dei vari esercizi
Possono verificarsi delle recidive di sublussazione/lussazione di spalla?
Purtroppo la risposta a questa domanda è positiva. Infatti come già detto in precedenza una persona che ha subito questo tipo di infortunio, rischia di avere almeno una volta nella vita altri episodi. Importante è quindi capire il nuovo meccanismo di lussazione. Se si verifica frequentemente, magari di notte, può essere opportuno valutare un intervento chirurgico di stabilizzazione della spalla eseguito da un ortopedico specializzato. Anche la fisioterapia, ben fatta, con un eccellente tono muscolare, può non bastare a contenere l’omero ed esporre il paziente a nuovi episodi di sublussazione/lussazione di spalla.
Inoltre troppi eventi lussativi, possono rovinare il cercine glenoideo ed esporre la spalla ad un artrosi precoce ed innescare altre problematiche per il paziente.
Conclusioni:
Questo evento traumatico, è purtroppo molto frequente, ed è opportuno un intervento multidisciplinare precoce. Se vengono però eseguiti gli opportuni passaggi, nella maggior parte dei casi, il recupero e il ritorno alla normale attività sportiva è completo.
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.