Perchè dovresti essere gentile con i tuoi Pazienti
Ogni giorno, ci alziamo la mattina, e sappiamo che dovremo affrontare una nuova giornata lavorativa.. per molti, una vera e propria giungla in cui destricarsi è davvero complicato e faticoso.
Ti aspetta La vecchietta incontentabile, che qualunque cosa tu le faccia, avrà sempre quel dolorino malefico, o il signor Luigi a cui proverai a cambiare orario di trattamento e puntualmente avrà impegni inderogabili..e tu li ad inventarti i “Draghi” per far coincidere tutti i tuoi impegni.
E’ la dura vita del fisioterapista moderno (Libero professionista, generalmente) a cui mi rivolgo e chiedo:
Perchè dovresti essere gentile con i tuoi Pazienti???
La mia risposta immediata sta proprio nel “Perchè non dovresti esserlo?”
I nostri pazienti non sono il mezzo per raggiungere lo scopo finale che è quello di guadagnare soldi, ma sono la nostra risorsa.. il nostro scopo finale deve inderogabilmente essere quello di offrire un trattamento che dia un reale Valore (che si traduce in un miglioramento della sintomatologia del paziente).
Capiamoci, non possiamo essere in empatia con tutti i nostri pazienti, e non dobbiamo scambiare il malessere per una gironata no, con una continua frustrazione nei confronti del nostro prossimo.
Spesso mi sento frustrato, i miei pazienti non capiscono il mio lavoro, la mia preparazione, e continuano a chiamarmi “Massaggiatore”!
Ti rendi conto analizzando meglio questo pensiero, che ne io, ne tu, ne nessun altro fisioterapista… che stai mancando di umiltà? Tutti abbiamo esperienza, corsi svolti, tecniche che ogniuno ha personalizzato, ma dobbiamo capire che non siamo dei santoni, e chi abbiamo davanti, spesso, non conosce le nostre qualifiche. Inoltre la nostra professione è relativamente giovane come nascita, e la fisioterapia è una branca medica, che solo negli ultimi anni, ha iniziato ad espandersi e guadagnare autonomia. Sta a te, riuscire a guadagnare fiducia, e “rispetto” da parte dei tuoi pazienti, che grazie al tuo intervento riusciranno a risolvere il loro problema.
Essere disponibili è un Vantaggio?
Quello che sto per dirti, forse ti suonerà strano, o forse no:
Devi amare i tuoi pazienti, e devi amare anche il paziente che ti chiede delle informazioni, perchè forse non è chiaro, è lui che fa un favore a te chiedentoti un cosniglio o una terapia sapendo che tu sei un Fisioterapista, e implicitamente sta chiedendoti una mano, e sta affermando la tua autorità. Proprio grazie al primo “approccio fisioterapico”, riuscirai a conquistare il tuo paziente, oppure a perderlo definitivamente, e ti assicuro che non sempre è una questione di prezzo. Molte volte, il paziente, che vuole bene a se stesso, sceglie il professionista per la sua professionalità, e quando non lo fa, è per mancanza di alternative nella scelta in quanto tutti i fisioterapisti con cui ha interaggito fino ad ora gli sono sembrati uguali.
Offrire disponibilità, rappresenta un quid molto importante, in grado di dare valore alle tue terapie.
So bene che molti luoghi di lavoro non offrono questo spazio per il fisioterapista, che risulta essere il mero esecutore, di una terapia imposta da qualcuno sopra, o dalla segretaria che ha fatto l’accettazione e il preventivo al paziente.
Proprio questo atteggiamento credo che andrebbe cambiato, in quanto, chi meglio di un professionista può spiegare ad un paziente, la terapia che magari il medico ha prescritto?
Essere disponibili, crea inoltre un grande effetto domino, in cui, il paziente si sente a casa propria , e inizia a parlare bene di te in giro, attirando come per magia nuovi pazienti.
Il passaparola è lento, lo sappiamo tutti, ma forse da qualche parte bisogna iniziare, e rivolgendomi ai colleghi più giovani, credo sia la base della nostra professione.
La tua terapia è migliore delle altre?
Forse si, o forse no.
Purtroppo, non abbiamo mai la controprova, e chissà forse quel collega, meno figo di noi, risolverebbe prima, e meglio quella patologia.
Ma il punto non è questo.
Credo che il successo, non deve diventare il pretesto per diventare schiavi del proprio “Ego”, disprezzando ogni possibile alternativa che il paziente magari propone (mi riferisco all’osteopatia ad esempio..che tanto viene criticata da molti colleghi timorosi che possa essere una grave minaccia alla nostra professione)
Ricorda che essere disponibili, non vuol dire essere a disposizione!
Questa affermazione non vuol dire che il fisioterapista moderno debba solo dare e rimanere a disposizione del paziente che magari chiama di domenica, nel bel mezzo del pranzo domenicale.
Io fin dai primi anni di lavoro, ho sempre lasciato acceso il mio cellulare, e come tutti ho ricevuto telefonate in momenti critici della mia vita privata: il fatto è che dare la mia disponibilità al paziente, per delle urgenze offre un servizio migliore, e aiuta il prossimo a risolvere un problema, o un dubbio, che da solo non riesce.
Qualche volta il vostro paziente vi farà probabilmete arrabiare, ma Amatelo, e rispettatelo…
Senza di lui, le nostre conoscenze non varrebero nulla!!
Buon Lavoro
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.