Cervicale e Vertigini
Cervicale e Vertigini, un binomio micidiale!
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Alzi la mano, chi almeno una volta non ha sofferto di dolori al rachide cervicale, sperimentando un dolore invalidante e altamente fastidioso, che diventa insopportabile quando parliamo di Cervicale e Vertigini associate.
Quando un paziente è affetto da cervicale e vertigini, è fondamentale individuare e diagnosticare le cause che possono determinare questo disturbo cervicale.
Quali sono gli esami da eseguire per diagnosticare questo tipo di disturbo cervicale?
E’ bene rivolgersi ad un medico ortopedico per diagnosticare la causa di una cervicale a cui è associata una vertigine. Si eseguono generalmente delle Lastre Rx del tratto cervicale, che possono essere associate a una Risonanza magnetica per osservare la condizione dei dischi intervertebrali e la presenza di ernie o protrusioni
Quali sono i sintomi di Cervicale e Vertigini associate?
Le cause che possono portare all’insorgenza di una sintomatologia cervicale con associate vertigini, sono molteplici ma vanno inizialmente suddivise in 2 fascie:
- Cause Traumatiche:come ad esempio il colpo di frusta
- Cause Posturali: Mal posizionamento ripetuto del soggetto, che porta ad una infiammazione della muscolatura e delle strutture legamentose
- Cause Degenerative: Artrosi cervicale ecc ecc
La spondilosi cervicale è una di quelle evenienze che viene inizialmente diagnosticata con una normale lastra, e colpisce generalmente le persone anziane (attenzione però che non è raro trovare lastre di soggetti relativamente giovani che già mostrano segni di problematiche artrosiche). Si possono formare delle apposizioni di calcio soprattutto a livello delle faccette articolari (struttura di contatto tra le vertebre) che limitano il movimento e possono influenzare il flusso ematico che porta il sangue al cervello mediante le arterie vertebrali che scorrono all’interno di un piccolo canale che si trova lateralmente al corpo vertebrale in stretto contatto con le faccette articolari che possono andare incontro a fenomeni artrosici.
La figura qui sotto spiega meglio il concetto:
Quando è presente la spondilosi Cervicale, è spesso associata una cervicale e vertigini, oltre a un diffuso dolore al collo, il possibile intorpidimento delle braccia (cervicobrachialgia), e sopratutto una Rigidità Muscolare Accentuata nei movimenti di rotazione e di inclinazione del collo.
Il paziente affetto da Cervicale e Vertigini, avverte la sensazione di avere la testa “Ovattata”, sopratutto nei cambi di postura (passaggi tra il letto e la posizione eretta), oltre a un senso di sbandamento con giramento di testa che può essere anche importante.
IN questa sindrome, assume un connotato importante e l’associazione di ansia generalizzata, che può innestare una serie di sintomi correlati davvero molto frequenti come:
- Stanchezza
- Sonnolenza
- Dolore al petto
- Battito cardiaco accellerato (tachicardia)
- Intorpidimento degli arti
- Crampi e dolori addominali
- Crisi di panico generalizzate
- Secchezza nella bocca
- Impossibilità di guidare per i capogiri (vertigini)
Il tempo, influisce negativamente sui sintomi, che possono insorgere anche due giorni prima del cambiamento climatico.
Cenno a parte è la possibilità nei casi gravi di episodi di nausea e vomito, che sopratutto nelle donne incinte sono molto frequenti.
Diagnosi differenziale va fatta con Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) che è una patologia a carico delle ossicine dell’orecchio che a causa di un malposizionamento determinano una sintomatologia di vertigine molto violenta che necessita di una serie di manovre che vanno fatte eseguire da un Otorino.
questo video mostra le manovre per riconoscere questo tipo di vertigini:
Quale è la cura per risolvere una Cervicale che ha associate delle Vertigini?
Come dico sempre, la prima cura è sicuramente la corretta diagnosi. Conoscendo per bene quale è la causa delle vertigini, si può attuare un piano terapeutico riabilitativo ad hoc.
In linea di massima, la fisioterapia deve lavorare su più fronti, e cercare di fornire un trattamento a 360 gradi nei confornti della sintomatologia e tentare di correggere le abitudini scorrette, che portano alla comparsa dei sintomi e dell’infiammazione.
Nelle fasi molto acute con vertigini e capogiri importanti, va per prima cosa combattuta l’infiammazione, mediante farmaci appropriati come cortisonici e farmaci anticolinergici per combattere nausea e sbandamenti. IN FASE ACUTA NON SI DEVONO EFFETTUARE TRATTAMENTI DI FISIOTERAPIA.
Appena la situazione è stabilizzata (già qualche giorno di riposo e con farmaci adeguati), si può iniziare il trattamento riabilitativo.
SI utilizza un protocollo che prevede Infrarosso, Massoterapia, pompage, Tecarterapia, e Laser ad alta potenza.
Vengono di aiuto le manovre chiropratiche di mobilizzazione del rachide cervicale, per “Sbloccare” eventuali blocchi cervicali (soprattto le prime 2 vertebre), ma sempre dopo aver trattato preventivamente la muscolatura, in modo così da trattare in maniera meno diretta la disfunzione ed evitare eventuali recidive.
Può essere di aiuto modificare il cuscino su cui si dorme. Se consideriamo che durante la notte si poggia la testa per 8 ore su una struttura inerte, si comprende facilmente come un cuscino per cervicale corretto può essere un valido aiuto.
Questo modello lo abbiamo testato su molti Pazienti e vista il rapporto Qualità prezzo molto elencato ci sentiamo di consigliarlo vivamente per alleviare la cervicale e vertigini:
- Coppia di cuscini in schiuma a memoria Baldiflex
- Modello saponetta: consigliato per ogni posizione del sonno
Questi trattamenti sopraelencati sono molto utili per combattere una Cervicale e vertigini, ma va considerato che agiscono soprattutto sulla sintomatologia, lavorando poco sulla causa del problema.Come abbiamo visto poco sopra infatti, il problema è ampio e compito del fisioterapista è certamente indagare le abitudini posturali del suo paziente, a lavoro, a casa, e scoprire se ci sono problematiche posturali generali che necessitano di una Rieducazione Posturale mirata.in questo video, si mostrano i frequenti errori e le possibili soluzioni:
Compito del fisioterapista è indagare lo stile di vita del proprio paziente, andando a modificare la postura durante il lavoro, o durante la giornata, ed eventualmente modificare la postura generale con della rieducazione posturale .
Il video che segue fornisce una idea generale sugli errori comuni e quindi aiuta non poco a comprendere quanto possono influire sulla comparsa di sintomi, e fornisce degli esempi interessanti per eseguire degli esercizi corretti
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.