Intervista Davide Mambrin
Nel panorama riabilitativo e Osteopatico mi è capitato di visitare e conoscere il collega Davide
Mambrin, e oggi abbiamo deciso di intervistarlo per capire meglio di cosa si occupa e quali sono
i suoi progetti.
-Ciao Davide, benvenuto e grazie per la tua disponibilità a rispondere alle nostre domande.
-Sei un Fisioterapista e un osteopata, quale dei due titoli senti più tuo? Quando ti presenti li
utilizzi entrambi, oppure uno lo hai abbandonato e Perché?
Spesso il mio lavoro è orientato alla cura della sintomatologia locale essenzialmente a
seguito di un intervento chirurgico o di un trauma importante (per esempio: protesi
dell’anca o distorsione alla caviglia). Come fisioterapista focalizzo maggiormente i miei
trattamenti sulle zone interessate dal dolore con l’obiettivo di ripristinare l’area che
presenta la sintomatologia.
Durante il trattamento, mi avvalgo di terapie fisiche (es. tecar terapia, laser, ultrasuoni,
onde d’urto), oltre naturalmente a quelle manuali e occupazionali.
L’osteopatia ricopre un importante ruolo in ambito preventivo, inoltre si inserisce
particolarmente bene in contesti specifici quali quello sportivo, posturale, muscolo
scheletrico (trattamento dell’epicondilite), pediatrico, odontoiatrico e nella donna in gravidanza.
Spesso come osteopata e come fisioterapista collaboro con medici specialisti per
gestire al meglio percorsi di cura integrati o con preparatori atletici o esperti del
movimento per migliorare le performance sportive e ridurre il rischio d’infortunio.
Come osteopata non utilizzo macchinari per i trattamenti e mi si servo esclusivamente
dell’approccio manuale, sia per la valutazione che per il trattamento. In fase di
valutazione iniziale, ricerco l’origine del problema mediante palpazioni e un’analisi
posturale. Tramite manipolazioni manuali osteopatiche (sinteticamente in strutturali,
fasciali, cranio sacrali e viscerali) intervengo sulla funzione dei vari sistemi del corpo,
riducendo la “spesa energetica” e i compensi che il corpo del paziente è costretto ad
utilizzare per non percepire il dolore.
Quindi per rispondere alla tua domanda non ho abbandonato ne uno ne l’altro ma
integro sia uno che l’altro a seconda del paziente che ho davanti.
-Sei un collega non più giovanissimo (non me ne volere..ehhe), ma ormai sei nell’età della
maturità…Mi piacerebbe conoscere qualcosa di te, della tua formazione, e cosa ti ha portato a
intraprendere il percorso di studi in osteopatia, podologia e Fisioterapia.
Il mio percorso di studi è piuttosto articolato: Massofisioterapista, Infermiere
Professionale, Chiropratico, Podologo, Osteopata, Specialista in Posturologia
Clinica….perchè tutto questo? Diciamo che se ami il tuo lavoro ti senti in dovere di
avere “più frecce al tuo arco che puoi” per risolvere il problema del paziente che hai
davanti e più conoscenze hai più hai la possibilità di fare “centro”.
–Diciamo che ti trovi a metà tra i “Vecchi terapisti” con le mani sempre piene di olio, e quelli
moderni, che grazie a poche manovre, fatte al momento giusto, nella sede giusta, riescono a
dare reale valore al paziente. Ci puoi parlare di questo aspetto, e di come ti poni nei confronti
della vecchia “Fisioterapia” fatta di ionoforesi, ultrasuoni, e massaggi?
Direi che la risposta a questa domanda è molto banale: non c’è un paziente uguale
all’altro e quindi oggi serve il massaggio, domani il trattamento chiropratico preciso e
immediato, come magari un trattamento osteopatico dolce, viscerale o miofasciale o
perché no un trattamento laser o di tecar terapia..dipende..
–Noto che sei un appassionato di Posturologia, un pò come me.. Ci puoi spiegare meglio perchè
reputi così importante questa branca?
Quando ho frequentato l’istiuto di Chiropratica a Parigi ho avuto la fortuna di conoscere
alcuni dei più autorevoli studiosi di Posturologia Clinica: Bourdiol, Villeneuve, Gagey ed
infine anche Bricot e li mi sono appassionato a questa branca della medicina un po'
“derisa e invidiata” e poi negli anni diciamo che l’ho affinata fino ad arrivare ad usarla
come metodo principale per la mia valutazione tanto da insegnarla all’università di
Milano e di Genova.
–Ci puoi spiegare in cosa consiste il tuo metodo, e come è utile nel trattamento quotidiano?
Come ho già detto in precedenza il mio approccio è prevalentemente posturale o meglio
… diciamo globale cioè una visione olistica dell’organismo umano che lo considera nella
sua globalità come l’interdipendenza di tre sistemi: il sistema muscolo-scheletrico che
costituisce la struttura, la materia; il sistema viscerale che è il motore della macchina-
uomo, il movimento, e che attraverso il diaframma è in rapporto alle emozioni; il sistema
nervoso che rappresenta lo spirito, il mentale. La persona è dunque considerata una
unità di corpo, mente e spirito. Questo ovviamente si sviluppa in una serie di compensi
posturali che a loro volta danno un risultato di equilibrio e non dove poi nasce lo
scompenso e di conseguenza la causa del loro male. Io nel mio “piccolo” vedo di
analizzare il tutto e di risolvere il problema.
–Il tuo modo di lavorare è di facile approccio, oppure necessita di una particolare attitudine?
Difficile giudicare il mio modo di lavorare, diciamo che più che una necessità di attitudini
è una somma di conoscenze e di modi di approcciarsi, come ho detto precedentemente
a seconda del paziente ci sarà un metodo di lavoro diverso fatto a doc. Direi che
l’attitudine principale è quella di non fermarsi ai semplici sintomi ma andare oltre…la
causa il più delle volte è dove meno te lo aspetti: il sistema uomo è una macchina
meravigliosa quanto complessa.
–Immaginiamo una giornata tipica di Davide, presso il tuo studio, hai imparato ad usare anche
elettromedicali, oppure hai sempre l’orticaria, quando ti avvicini a questi strumenti?
Certo che uso elettromedicali, come uso varie strumentazioni per l’analisi del cammino,
del movimento, del rachide e del corpo nello spazio. Sono sempre orientato e portato
ad evolvere e a cercare di ridurre i tempi di trattamento e di guarigione e se questo
viene attraverso l’uso di macchinari ben venga.
–Se tu avessi un figlio che ha deciso di intraprendere la carriera del proprio padre, come lo
consiglieresti, per diventare un ottimo terapista? Che tipo di percorso gli consiglieresti di
intraprendere?
Oggi si ha la possibilità di poter percorrere molte strade per diventare un ottimo
terapista direi che una cosa importante e secondo me fondamentale e cercare prima di
tutto di conoscere se stessi e di seguire il proprio istinto e di conseguenza fare ciò che
ci rende più sicuri e indipendenti, direi che una delle peculiarità di ogni terapista è il
saper personalizzare ogni metodica appresa e trovare il metodo migliore per svilupparla
e usarla.
–Secondo te come evolverà la fisioterapia nei prossimi anni e quali saranno le nuove frontiere, e
le innovazioni?
Direi che la nostra professione si sta evolvendo e dobbiamo avere sempre più
competenze per gestire le problematiche dei pazienti. Spesso siamo noi le prime figure
sanitarie a cui si rivolgono e dobbiamo riuscire a distinguere quali problemi possiamo
affrontare attraverso la fisioterapia e quali non sono di nostra pertinenza questo è
importante per non incorrere in errori irreparabili che invece di evolvere ci porterebbero
ad un risultato contrario. La professionalità è soprattutto questo ed è quello che fa la
differenza tra un professionista e non.
– Hai dei progetti futuri di cui hai magari voglia di parlarci?
Il mio progetto è quello che ho intrapreso già da qualche anno e cioè quello di insegnare ai miei
studenti quello che ho imparato in questi anni ma soprattutto quello che secondo me può fare la
differenza in ogni terapia: conoscenza, competenza, costanza, pratica e soprattutto che non si
ha mai finito d’imparare!
-Ti ringrazio Davide per la tua disponibilità, e soprattutto per le risposte che hai deciso di darci
per farti conoscere meglio
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.