4 veleni bianchi alimentari , se li conosci li eviti
4 veleni bianchi…se li conosci li eviti!!!
Questa affermazione un po’ forte, rende bene l’idea di quali sono i problemi relativi all’uso smodato di 4 alimenti, che da sempre fanno parte della nostra alimentazione, ma giorno per giorno provocano una serie di disturbi, e difficoltà al nostro corpo, provocando molte malattie e intolleranze alimentari. Alcuni nutrizionisti sono arrivati alla conclusione che tali alimenti sono da considerarsi i 4 “Cavalieri dell’apocalisse” della nostra dieta.
Quando decidiamo di introdurre cibo nella nostra bocca, stiamo compiendo un atto molto importante per il nostro sostentamento, e forse non andrebbe banalizzato. Infatti il cibo non rappresenta esclusivamente un qualcosa che serve a placare quel senso sgradevole di “Fame”, ma rappresenta fondamentalmente l’energia vitale, un mezzo con cui fornire al nostro corpo quei nutrienti che daranno energia immediata, vitamine, minerali, riserve di energia, e tanto altro..Per cui alimentarsi bene, rappresenta una buona “abitudine”, e conoscere le macrocategorie, e conoscere cosa si sta mettendo in bocca, rappresenta una grande risorsa, sopratutto, se vogliamo tutelarci da tutta una serie di disturbi e segni che indicano che il nostro organismo non sta sopportando bene quello che stiamo mangiando.
Ma quali sono questi 4 veleni bianchi?
1) Lo zucchero raffinato:
Nella nostra cultura moderna fin dall’infanzia, si associava il buon esito di una attività, o semplicemente la felicità, ad una caramella! La dolcezza di questo semplice alimento innesca nelle nostre menti ricordi più disparati e piacevoli, passando in rassegna dolci, lecca lecca, o semplicemente quella caramella zuccherosa che ci dava il pediatra se ci facevamo visitare senza piangere..
Da adulti invece, si associa spesso un premio alla nostra vita stressante, o al lavoro intenso, con uno “Sgarro” alla dieta premiandoci con un dolce o un qualcosa di zuccheroso.
La famosa bibita scura, che tanto ci piace, contiene in una lattina la bellezza del 10% di zucchero (un litro che corrisponde a circa 3 lattine contiene circa il 100 grammi di zucchero). Gran parte del suo successo è dovuto probabilmente a questo, e oggi nonostante l’intorduzione di varianti light o zero, il gusto dell’originale rimane quasi imbattibile.
Cosa succede quando introduciamo lo zucchero nel nostro organismo?
Semplicemente si attivano dei processi metabolici per cui il pancreas inizia a secernere insulina, un ormone che contrasta l’innalzamento della quantità di glucosio in circolo nel sangue al fine di “annullare” o ridurre la quota di zucchero libero. Tale funzionamento fisiologico, è da considerarsi un vero e proprio momento di allarme per il nostro organismo che fatica eccessivamente ad attivare e spegnere questo “interruttore”. Alcuni soggetti fanno un uso smodato di zucchero durante il giorno, anche solo prendendo molti caffè e zuccherandoli oltremisura per più volte al giorno. Non è la sola causa di insorgenza, del diabete, ma si è dimostrato che concorre enormemente all’insorgenza del Diabete: basti pensare alle statistiche odierne che parlano di 1 persona su 20 che è affetta da diabete, e in passato, nei primi anni 50, avevamo 1 persona su 50000!
2) il latte:
Il secondo dei 4 veleni bianchi è considerato fondamentale nell’infanzia, che viene usato spesso in maniera smodata anche in età adulta. Se ci soffermiamo un attimo ad analizzare la natura, e guardiamo con occhio critico gli animali mammiferi intorno a noi, notiamo che il latte viene utilizzato esclusivamente da cuccioli, e passata questa fase, gli altri animali non ne fanno più uso. Inoltre nel mondo, viene utilizzato da sempre latte di vacca, un altro mammifero, che nonostante le proprietà benefiche e nutrizionali che possiede, non è il nostro animale capostipite, per cui forse è concettualmente sbagliato. Inoltre il latte odierno, nonostante processi di pastorizzazione vari, per abbattere la componente batterica, (proprio perchè è di un altro animale), non risulta quasi mai privo di ormoni della crescita (checchè se ne dica, l’uso in pastorizia è tutt’altro che privo di fondamenti), antibiotici (gli animali vengono continuamente “Protetti” da possibili malattie), e da sostanze provenienti dall’erba mangiata dalla mucca come pesticidi e altre sostanze (ricordiamo che durante il disastro di Chernobyl fu vietato il consumo di latte, per la componente radioattiva che si trovava in esso proveniente dall’erba mangiata dalle vacche).
Il latte viene digerito da un enzima chiamato Lattasi, che in età pediatrica risulta essere maggiormente presente del sistema gastrointestinale rispetto all’età adulta, quando in alcuni soggetti (a dire la verità sempre più persone ) viene a mancare, determinando una vera e propria intolleranza al latte con sintomi che vanno dal gonfiore, ai dolori, dalla diarrea, alle coliche e a reazioni allergiche cutanee. In alcuni casi influenza anche lo stato umorale.
Con questo non vogliamo dire che il latte sia assolutamente un alimento da evitare, ma un uso sensato, magari 2 volte a settimana con i formaggi, o con gli yogurt va benissimo, ma continuare ad usarlo ogni mattina a colazione, è magari controindicato.
3)La farina bianca :
Altro veleno molto temibile è proprio il componente principale di pane, pizza, grissini, e dolci… Purtroppo è un dato di fatto che la farina bianca, detta anche OO,sia un invenzione degli anni 50, e come spesso affermato da molti nutrizionisti, il corpo umano non è ancora in grado di scomporre al meglio questo tipo di farina. Riesce molto meglio a farlo con la farina integrale utilizzata da migliaia di anni ormai. Quando uno degli alimenti sopraelencati viene da noi mangiato, si ottiene come effetto che la poltiglia diventi una massa glutinosa che con molta fatica viene mossa dai movimenti peristaltici del tubo digerente, con effetto finale, quindi una difficoltà enorme per il sistema digerente, e enorme spreco di energie, con conseguente sonnolenza e torpore da parte dell’individuo. Inoltre la farina bianca proprio per la sua lavorazione eccessiva risulta un componente quasi privo di tutte quelle sostanze nutritive caratteristiche della farina integrale ricca di vitamine e minerali, così importanti per il nostro organismo. Un pasto ricco di alimenti integrali dona un senso di sazietà enorme e soddisfazione.
4) il Sale:
Il sale è un componente essenziale nella nostra vita quotidiana, e ultimo fra i 4 veleni bianchi, non certo il meno temibile. Si calcola che il fabbisogno medio annuo di un individuo sia all’incirca di 1 kg!! In realtà se ne fa un uso spropositato, sopratutto per l’uso di cibi come snack o alimenti da Forno, che ne sfruttano la capacità di guarnizione oltre che esaltazione del gusto. Il sale introdotto in eccesso rispetto al fabbisogno comporta un super lavoro per i reni che devono trattenere i liquidi e modificare il loro abituale comportamento, oltre che innumerevoli danni estetici, soprattutto nel sesso femminile con inestetismi quali la cellulite.
Il danno del sale in eccesso è spesso causa di una serie di patologie croniche, caratteristiche come:
– aumento della pressione arteriosa
-stanchezza
-tic nervosi
-cattiva digestione
-perdita di calcio nelle ossa (può essere considerato una concausa)
-insonnia notturna
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.