Cervicobrachialgia terapia e cause
Ciao! Oggi voglio parlarti della terapia per la cervicobrachialgia.
La cervicobrachialgia è caratterizzata da un quadro sintomatico che comprende dolore (spesso pulsante o bruciante) nel tratto cervicale della colonna vertebrale che tipicamente si estende al cingolo scapolare e a uno o entrambi gli arti superiori.
Questi possono essere presenti costantemente, in forma acuta, oppure essere ricorrenti in alcuni momenti della giornata o nel corso di determinate attività.
Nell’ambito di una cervicobrachialgia si può instaurare una vera e propria sindrome cervico-brachiale, con sintomi tipici quali:
- Alterazione della sensibilità e della temperatura delle zone colpite, con sensazione di pesantezza e rigidità.
- Parestesie quali formicolio lungo l’arto, la sensazione di scosse elettriche e il senso di blocco muscolare.
- Riduzione di forza della componente muscolare dell’arto colpito.
- Vertigini e mal di testa di origine cervicale.
- Sonno disturbato: è molto agitato a causa del dolore che, quando si è in posizione supina, diventa più evidente
Certamente la convivenza con questi sintomi non è semplice. Nonostante questo con una terapia corretta si può certamente spegnere la fase acuta, e intervenire sui sintomi. Quindi andiamo a vedere la migliore terapia per la cervicobrachialgia.
Cervicalgia Fisioterapia ed Osteopatia
Cervicobrachialgia come dormire
Le cause
Le possibili cause che portano alla comparsa di un dolore lungo il braccio possono essere molteplici. La principale è generalmente quella legata alla presenza di un Ernia oppure una Protrusione, ovvero due problematiche legate al disco intervertebrale che subisce una lesione per cui il suo contenuto va a comprimere una radice nervosa.
Immagina che il disco è un piccolo cuscinetto che ha un anello fibroso e resistente nella parete esterna dei bordi, e un gel nella zona centrale. A causa di un trauma, o di un usura può verificarsi che l’anello si rovini, e si avrà un ernia quando l’anello si rompe e il contenuto fuoriesce completamente (ernia espulsa), oppure una condizione per cui l’anello non si rompe del tutto, ma si fissura e il contenuto di gel spinge creando una estroflessione con conseguente spinta verso una delle radici nervose.
In questa immagine abbiamo una immagine di una vertebra lombare, ma il concetto è identico e spiega meglio il concetto di ernia.
Tuttavia il Dolore al braccio seppur molto frequente, può non essere causato da un ernia, ma a volte anche dalla presenza di altre sindromi.
La più frequente è la sindrome Miofasciale, una condizione in cui si attivano dei Trigger Point, ovvero delle strutture dentro alcuni muscoli che possono simulare un dolore lungo il braccio e far pensare quindi ad una Cervicobrachialgia.
I muscoli più Colpiti da questa sindrome possono essere il muscolo Elevatore della scapola, oppure i muscoli Scaleni. Come puoi vedere da questa immagine, la presenza di trigger point può determinare un dolore lungo il braccio (zona rossa) che può far pensare ad una cervicobrachialgia.
Esiste infine un altra possibile condizione chiamata Sindrome delle stretto Toracico (Thoracic outlet syndrome) causata da una strozzatura del plesso brachiale (i nervi che portano sensibilità e forza ai muscoli) legata a un problema agli scaleni e alla prima costa.
Va comunque citata anche la possibile causa legata ad una spondilolistesi, oppure la presenza di Tumori
Quali sono gli esami per Studiare i Sintomi e comprendere le cause?
Chiaramente avere un dolore che coinvolge tutto il braccio è il sintomo principale, ma come abbiamo visto nel paragrafo precedente le possibili cause possono essere davvero molte.
In genere si esegue una Risonanza magnetica (rmn) per mostrare il rapporto tra i dischi e le radici nervose e comprendere se appunto i dischi stanno creando irritazione ad uno dei nervi del plesso brachiale.
In seconda istanza è opportuno associare però una attenta valutazione clinica perché non è detto che le immagini rappresentino la causa, e bisogna così valutare la presenza di trigger e la presenza di una sindrome dello stretto toracico mediante dei test clinici che vanno messi in rapporto con appunto le immagini radiologiche.
Cervicalgia Terapia e Cura – Diagnosi e studio dei sintomi
In questo articolo affronteremo il problema della cervicobrachialgia da tutti i punti di vista:
- ti spiegherò di cosa si tratta e perchè potresti soffrirne
- vedremo come si manifesta (ovvero i sintomi tipici)
- ti illustrerò esercizi e rimedi efficaci, per migliorare il problema da subito
Alla fine di questo articolo avrai tutte le informazioni che ti servono per affrontare con successo questo problema, che per quanto fastidioso, è risolvibile nella maggior parte dei casi.
Ok, partiamo!
Poiché in genere la cervicobrachialgia include, oltre al dolore, diversi altri sintomi, questa particolare condizione è detta anche sindrome cervico-brachiale (N.B: si ricorda che, in medicina, sindrome vuol dire insieme di sintomi).
Cervicobrachialgia Fisioterapia e Osteopatia
Una volta individuata la causa che sta scatenando il problema, si procederà con un approccio di tipo riabilitativo oppure di tipo osteopatico.
Le due discipline sono assolutamente complementari e anzi se sfruttate assieme possono davvero di grande aiuto nella gestione di una cervicobrachialgia.
Da un punto di vista fisioterapico, l’approccio prevede un rilasciamento della muscolatura mediante terapia manuale (il massaggio non si fa in fase acuta), e mediante una terapia strumentale con Tecarterapia, Laser ad alta energia per sfiammare le radici nervose ed eventualmente dissipare i Trigger point, e soprattutto una terapia basata su campi magnetici come il Cmf in grado di ridurre l’edema e favorire quindi un miglioramento sull’irritazione della radice nervosa.
L’osteopatia è una branca della medicina che tratta in questo caso il disturbo da altre angolature che sono assolutamente complementari e possono inquadrare il problema da un punto di vista olistico. Si useranno tecniche di manipolazione qualora ce ne fosse bisogno per correggere eventuali ipomobilità di segmenti vertebrali, e per ridare quindi movimento, in quanto molto spesso un ernia o una protrusione sono il risultato di un blocco che viene compensato con una ipermobilità e quindi la comparsa di danni al disco.
Può essere di grande aiuto in un contesto osteopatico trattare disturbi viscerali che possono anche loro determinare un disturbo a carico del braccio.
Esercizi Cervicobrachialgia
Gli esercizi per la Cervicobrachialgia sono molto importanti e possono davvero fare la differenza se eseguiti nel momento giusto. NON VANNO ESEGUITI in fase acuta, mi raccomando, in quanto il rischio di peggiorare i sintomi è molto alto e si rischia di allungare i tempi.
Generalmente io associo gli esercizi a casa, dopo aver fatto almeno 4-5 sedute e aver sfiammato la zona.
Questi esercizi sono molto semplici, ma ti assicuro molto efficaci. Sono generici, ma se eseguiti ogni giorno per almeno 10 gironi, potrebbero darti un sollievo e contribuire all’allontanamento del dolore al braccio da cervicobrachialgia.
Cervicobrachialgia come dormire
Per molti pazienti affetti da questo dolore al braccio, la posizione notturna al letto è un vero incubo, e talvolta ci viene richiesto come dormire.
La posizione migliore per dormire è a pancia in sù (supini) con la mano dolente dietro la testa perché si riduce lo stiramento del nervo e si riduce quindi lo stress e la componente meccanica che lo irrita.
Cervicobrachialgia tempi di guarigione
I tempi di guarigione per un disturbo al braccio possono essere molto variabili. Se si individua subito la causa, e si tratta immediatamente potrebbero volerci anche pochi giorni.
Ma qualora invece si perde tempo, e si irrita molto la struttura neurologica, potrebbero volerci settimane. Tutto quindi dipende dall’approccio e dalla sua incisività.
Cervicobrachialgia che non passa
Quando la cervicobrachialgia non passa, vale la pena fermarsi e rianalizzare il problema, in quanto probabilmente si sta trattando una causa non corretta. Se provi ad aprire una porta con la chiave sbagliata è molto difficile raggiungere il proprio scopo.
Se ad esempio sei convinto, magari dopo una visita dal medico, che il problema è un ernia, e invece è un trigger point..probabilmente non guarirai finché non riuscirai a dissipare quel trigger point. Se il problema è la prima costa, e non la si corregge, anche qui sarà difficile trovare un sollievo e arrivare ad una remissione dei sintomi.
Cervicobrachialgia Neurologo o Neurochirurgo?
Nella gestione di una Cervico Brachialgia, potrebbe essere contattato un medico specialista e spesso sento confusione tra queste due specializzazioni. Sebbene il neurologo sia un medico chirurgo, è lo specialista non indicato nella gestione di questo problema (sempre che la causa non sia un Tumore o una malattia degenerativa come una sclerosi multipla). In questo caso probabilmente il medico competente è il Neurochirurgo, che approccia il problema sia in maniera conservativa, sia in maniera chirurgica andando a correggere eventuali ernie che spingono contro la radice nervosa e provocano quindi il disturbo al braccio
Cervicobrachialgia terapia : Farmaci
Capitolo importante è rappresentato dai farmaci, in quanto il loro risultato e la loro efficacia è legata alla diagnosi. Infatti se il problema è strettamente legato al disco che è danneggiato, sicuramente dei farmaci come il Cortisone possono essere di grande aiuto per ridurre l’edema locale e favorire lo sfiammamento del nervo.
Se però il problema è di natura meccanica, con una irritazione legata ad un segmento in ipomobilità, sarà necessario intervenire con terapia manuale.
Uguale discorso vale per un problema legato ad un trigger point, in quanto se non si dissipa, il disturbo non migliorerà con nessun farmaco.
Sempre più spesso si rivolgono a noi pazienti che hanno fatto lunghi cicli di farmaci senza tuttavia avere dei benefici, e tale situazione è sempre legata ad una cattiva gestione del caso e nella non corretta individuazione delle cause.
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