Strappo muscolare
Lo Strappo Muscolare è un evento traumatico in cui abbiamo una elongazione a carico di un distretto muscolare che a causa del trauma subisce una lesione di varia entità valutabile sia clinicamente che per mezzo di strumenti diagnostici.
Generalmente lo strappo muscolare è frutto di una veloce ed improvvisa contrazione del muscolo coinvolto, ed è maggiormente frequente nella pratica sportiva sopratutto in quegli sport dove è richiesto un gesto atletico “esplosivo” come il calcio, la corsa, il sollevamento di pesi, la pallavolo..ma può capitare anche facendo attività normali come inseguire l’autobus, o nello spostare carichi pesanti..
Fattori di rischio frequenti sono la stanchezza muscolare (generalmente quando sta finendo l’energia) oppure uno scarso allenamento muscolare che determina una incapacità del muscolo a sopportare la sollecitazione richiesta.
Come è facilmente intuibile, ogni muscolo del corpo può essere vittima di uno strappo muscolare, ma generalmente i muscoli più coinvolti sono quelli degli arti inferiori (flessori,quadricipite e adduttore, e spessissimo il gemello, o il gastrocnemio, oltre chiaramente il Bicipite femorale) o degli arti superiori (pettorale con lacerazione di alcune fibre al centro) , raramente quelli della colonna, e mediamente frequente è il coinvolgimento di quelli del distretto addominale.
Dal punto di Vista anatomico lo strappo muscolare può coinvolgere da poche fibre muscolari a molte fibre muscolari fino all’interruzione totale del muscolo (per fare un esempio basterebbe pensare ad una corda e alla possibilità che si rompa una sola fibra o tutta intera). Abbiamo Quindi necessità di parlare non solo di lesioni muscolari, ma anche di Stiramenti muscolari e di appunto elongazioni.
Classificazione e Gradi di lesione
Prevenzione di uno Strappo o Lesione muscolare
Quali sono i Sintomi
Però per semplificare, i sintomi classici e più frequenti sono
- Dolore acuto e pungente in un area corrispondente alla zona colpita
- Dolore molto forte fino all’impossibilità di reclutamento e movimento se ci troviamo di fronte ad una lesione di 2 o 3 grado
- Edema
- Gonfiore
- Ematoma caratteristico di una lesione importante e legato proprio alla rottura delle fibre muscolari
Quali sono i Gradi di Strappo muscolare?:
- Primo grado: in questa condizione assistiamo ad una lesione muscolare di solo alcune fibre, di solito meno del 5% del totale. Si avverte dolore nella zona, ma non vi è impotenza funzionale ne tantomeno ematoma, il soggetto avverte un dolore solo durante la contrazione o nel reclutamento di quelle fibre muscolari interessate..Generalmente passa da solo, nel giro di una settimana circa. non necessita di ulteriori controlli.
- Secondo Grado: In questa condizione si assiste ad una lesione muscolare di molte fibre muscolari, con dolore molto forte alla contrazione, ma senza impotenza funzionale. Dolore che talvolta se sopportato porta l’atleta a terminare la partita o l’allenamento, pur rischiando un aggravarsi della problematica in quanto non è esclusa una lesione più grave. Generalmente il dolore aumenta nei giorni successivi, e compare molto spesso un ematoma, sintomo anche del danno vascolare. Necessita di trattamenti strumentali e diagnostici approfondire per stabilire la reale entità e fornire i tempi di recupero.
- Terzo grado: È la condizione peggiore, in quanto lo strappo muscolare ha coinvolto definitivamente tutte le fibre muscolari, determinando una impotenza funzionale, ematoma, e dolore. Spesso si nota un avvallamento sulla sede dello strappo (lesione ad ascia). Necessita di trattamenti di varia natura e di un attento iter medico al fine di limitare al massimo i danni funzionali che quasi sempre sono presenti a distanza, e che non possono essere recuperati completamente.
Quali sono le complicazioni di uno strappo muscolare?
Generalmente le complicazioni maggiori sono legate allo stravaso ematico conseguente allo strappo muscolare, in cui si apprezzano ematomi generalmente a “Valle” della lesione. Tale ematoma può essere superficiale oppure profondo conseguenza più complessa che può portare ad una organizzazione dell’ematoma, che va valutata e può essere essa stessa causa di dolore. Altra complicanza è generalmente la contrattura muscolare che si verifica nella zona in quanto il corpo cerca di riparare il danno subito tentando di “immobilizzare” l’area generando quindi la contrattura muscolare. Pensiamo ad esempio agli strappi a carico del quadricipite che generano la contrattura muscolare precedentemente alla lesione e successivamente per tentare di immobilizzare “Naturalmente” il distretto colpito. Il muscolo lacerato risulterà così dolente, e il risentimento potrebbe coinvolgere sia a valle, sull’inserzione distale proprio sul ginocchio, sia a monte andando ad agire sul bacino da cui prende origine. Avremo quindi una problematica a tutta la gamba anche a distanza rispetto alla zona di origine.
Questo video spiega invece il motivo della contrattura muscolare:
Il cerotto antinfiammatorio per lo strappo può essere utile
I cerotti, sono dei dispositivi molto interessanti che una volta applicati sulla zona sono in grado di rilasciare antinfiammatorio in maniera graduale, durante il giorno. Il cerotto non è utile per curare la lesione, e favorire il riassorbimento della lesione, ma esclusivamente per somministrare farmaci in maniera corretta e tutto il giorno.
È corretto parlare di Strappo alla Schiena?
Nel linguaggio popolare spesso, si parla di strappo alla schiena lombare, indicando una condizione di lombalgia acuta. In realtà non è uno strappo muscolare, bensì un problema di contrattura muscolare, un disturbo articolare alla colonna, che possono creare una condizione di dolore muscolare . Consigliamo pertanto di gestire il problema mediante appunto la guida per come curare la lombalgia
Prevenzione di uno Strappo o comunque un infortunio:
La prevenzione è chiaramente un aspetto importantissimo e sopratutto in campo sportivo è un aspetto che deve essere considerata per prevenire infortuni.
La prevenzione degli strappi muscolari è la base per un corretto allenamento e chiaramente devono essere rispettati alcuni aspetti:
- Eseguire sempre un riscaldamento non solo di un muscolo, ma cercare di eseguire esercizi generali che prendano in considerazione tutta la catena muscolare
- Ogni sforzo, e chiaramente ogni allenamento deve essere alla portata, per cui, è inutile cimentarsi in allenamenti difficili e fuori portata. PRogrammare un allenamento dando appunto una progressione nel tempo, lavorando per obiettivi è la soluzione migliore
- Non sottovalutare assolutamente le condizioni del terreno o Setting dell’allenamento. Spesso molti infortuni hanno cause legate proprio a manti erbosi non adeguati..
- Può essere importante tenere Caldi i muscoli, per cui consigliamo di scegliere con accuratezza l’abbigliamento cercando quindi di preservare i muscoli deboli, e magari utilizzando creme per preparare i muscoli allo sforzo
- Lo stretching è un aspetto importantissimo, e serve ad allungare la muscolatura sia prima dell’allenamento sia dopo. Ricordo che bisogna eseguirlo senza molleggiare, raggiungendo il punto di allungamento e mantenendo quella posizione per un tempo ben definito (20-45 secondi ad esempio)
Consigliamo di imparare ad ascoltare il proprio corpo, ascoltare quali suggerimenti ci da, e quali sono i suoi segnali. Gli sportivi professionisti fanno esattamente questo, e fondamentalmente riescono spesso a fermarsi prima di essere vittima di un infortunio, un elongazione, un allungamento muscolare.
Un aspetto importante è chiaramente curare le recidive, andando a trattare anche i Trigger Point e sopratutto considerarli come possibili cause di ulteriori infortuni.
Questo video del Collega Francesco Ticchi spiega bene il ruolo dei Trigger point nella genesi di uno strappo ad un muscolo, mostrando come appunto possono essere loro la causa di un problema.
Utilizzo di una Crema a base di Canfora
Esistono molte creme davvero utili, per preparare un muscolo prima di uno sforzo, e tra i consigli utili per prevenire una lesione muscolare è quella di usare una crema a base di canfora.
Il principio attivo della canfora a contatto con la pelle provoca una reazione che genera un calore immediato, una vasodilatazione che porta quindi sangue nel distretto, e chiaramente nutrienti.
Sopratutto di inverno, ma generalmente sempre è Consigliabile pertanto usare una Crema a base di Canfora per prepararsi ad uno sforzo.
Basterà massaggiarla per qualche minuto, si avrà una sensazione davvero piacevole e chiaramente molto utile nella prevenzione:
- Modo d'uso: Si consiglia di applicare una noce di prodotto sulla zona interessata e di...
- Indicato per: consigliato per una preparazione muscolare pre-gara.
Come si Cura uno strappo muscolare?:
La cura di uno strappo muscolare è legata indissolubilmente alla sede della lesione e all’entità del danno. È Buona norma interrompere immediatamente l’attività che ha portato al danno, in quanto è frequentissima la condizione per cui ad un primo episodio di grado primo, il soggetto spesso spinto emotivamente a terminare la partita, crea un danno maggiore, con tempi e cure molto più lunghe.
Rimane quindi importante fermarsi immediatamente, e applicare del ghiaccio sulla zona interessata. Se l’area coinvolge l’arto inferiore, si mette l’arto in scarico, per le prime 24-36 ore, per limitare al massimo il danno ematico.
Si procede quindi ad un bendaggio compressivo, e si procede quanto prima con un controllo ecografico per valutare l’entità della lesione.
Se una lesione è di primo grado parliamo di uno stop di 2 settimane.
Se la lesione è di secondo grado, lo stop da ogni tipo di attività sportiva non è inferiore a 4 settimane e va rivalutato con esame ecografico prima di ridare l’avvio all’attività sportiva.
Se la lesione eè di terzo grado, va valutato il caso di intervenire chirurgicamente, ed i tempi non sono mai inferiori ai 3-6 mesi.
Durante il periodo di recupero, velocizza il processo riparativo applicazione di Tecarterapia,ipertermia,onde d’urto, kinesio taping.
Talvolta il dolore si riduce fino a scomparire dopo alcune sedute, ma tale evenienza non è sintomo di guarigione, bensì è causa di frequenti ricadute in quanto il paziente può erroneamente pensare di essere guarito, quando invece è in una condizione di riparazione, e tali apparecchiature riducono appunto il dolore, ma non possono accelerare troppo i processi riparativi che hanno delle tempistiche ben precise.
Al termine dei trattamenti e prima di Sottoporsi ad un nuovo allenamento, risulta molto importante la cura delle recidive, con stretching ed eventualmente sedute di rieducazione posturale.
Consigliamo l’uso di un apparecchio per elettrostimolazione che può aiutare a preparare il muscolo in maniera passiva prima del ritorno allo sforzo:
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Il cerotto antinfiammatorio per lo strappo può essere utile
I cerotti, sono dei dispositivi molto interessanti che una volta applicati sulla zona sono in grado di rilasciare antinfiammatorio in maniera graduale, durante il giorno. Il cerotto non è utile per curare la lesione, e favorire il riassorbimento della lesione, ma esclusivamente per somministrare farmaci in maniera corretta e tutto il giorno.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.