Ernia del disco Quali sport evitare quando si ha mal di schiena
Hai ritirato da poco una risonanza magnetica e la diagnosi è chiara e riguarda una Ernia del disco, che spiega la presenza di mal di schiena che non ti abbandona. Vediamo oggi quali sport evitare per chi è affetto da ernia del disco e soffre quindi di intensi Mal di schiena.
Probabilmente se poni questa domanda al tuo medico o al tuo Fisioterapista riceverai delle risposte diverse, e se per gioco decidi di lanciare un sondaggio online scoprirai che non esiste una risposta corretta e una sbagliata, e oltretutto eventuali proibizioni da parte del personale sanitario non hanno una risposta basata su evidenze scientifiche, piuttosto su credenze e pareri personali che in medicina moderna non hanno alcun valore!
Non voglio in questo articolo parlarti delle cause della lombalgia , di una infiammazione allo psoas, o di una lombocruralgia , in quanto abbiamo trattato già questi argomenti negli specifici articoli, e in questo mi volgio soffermare proprio sullo sport che può essere praticato da chi è affetto da patologie alla colonna vertebrale lombare.
Quali sport evitare quando si ha mal di schiena dovuto ad ernia del disco o protrusione
Cominciamo col dire che lo sport, qualunque esso sia, è un vero toccasana per la gestione del dolore, per via della grande quantità di endorfine che è in grado di liberare, dopo ogni sessione. Le endorfine sono un gruppo di sostanze prodotte dal cervello, nell’ipofisi, che rientrano nella famiglia dei neurotramettitori. Hanno delle proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell’oppio, ma presentano tuttavia una portata o potenza nettamente superiore rispetto a questi.
Chiaramente bisogna mettere il corpo in una condizione di poter produrre tali sostanze, ma chiaramente quando si ha Mal di schiena, non si riesce e talvolta diventa davvero un calvario eseguire anche un minimo di sport!.
Gli sportivi hanno tutti una colonna perfetta?
No assolutamente, e ti posso assicurare che ho seguito spesso atleti nel tennis ad esempio con spondilolistesi anche grave, che apparte qualche leggero mal di schiena al termine dell’allenamento non avevano grandi limitazioni. Oppure posso assicurarti che le articolazioni di calciatori, sono massacrate da artrosi e continui traumi, ma il calciatore, non accusava alcun dolore.
Tale condizione dichiarata magari da una risonanza magnetica piuttosto che da una lastra non rispecchia minimamente la clinica dei sintomi di una persona.
Lo sport quindi fa male a chi ha mal di schiena?
Purtroppo la risposta è DIPENDE!!!
Il mal di schiena è un sintomo aspecifico, di una sofferenza che può dipendere da moltissime cause, a volte impensabili per un non addetto ai lavori. Dichiarare quindi che uno sport sia dannoso per una persona è quindi errato e altamente fuorviante.
Nello specifico però una persona affetta da ernia del Disco o mal di schiena lombare Sentirà consigliarsi dal medico di turno di praticare sport come il nuoto che “allungano” i muscoli e sono chiaramente fuori carico per via del galleggiamento, sconsigliare il lavoro in palestra perchè usurante per i dischi e altre cose che non hanno un reale fondamento scientifico.
Cominciamo a capire quale sport consigliare per il mal di schiena
Il problema che accomuna tutti gli sport e la popolazione normale (tolgo dal campione di proposito le persone che praticano sport ad alti livelli, e quindi hanno una preparazione fisica idonea), è che vengono eseguiti senza una reale cognizione.
Dire “amo andare in bici”, e scoprire che la persona ama andare al parco con la bicicletta Graziella, 2 volte al mese,non fa di questo un grande ciclista come Coppi!
Dire “Quando posso tornare in palestra a fare pesi”, e scoprire una volta spogliato che il paziente ha 20 kg sopra il suo peso forma, e da un mese si era iscritto in palestra non fa di voi grandi Bodybuilder.
Chiedere “Quando posso tornare a nuotare”, e indagare scoprendo che si sapeva a malapena galleggiare in vasca, non aiuta a capire se si è davanti un grande nuotatore.
Scusate questa sottile ironia, ma chiaramente è frutto di affermazioni sentite ogni giorno, che certificano una certa incapacità nel sentire e trattare il disturbo del Mal Di schiena, e pensare che uno sport possa in qualche modo essere la panacea ai propri problemi.
Ciò che consiglio sempre è iniziare uno sport dalla base, e assieme ad un personal Trainer o allenatore, partire da una consapevolezza del proprio corpo, cercando di allenare la colonna al carico e mettere in condizione il corpo di essere pronto a svolgere quel determinato compito.
Esistono allenamenti altamente specifici, che possono fare la differenza, soprattuto quando parliamo di un mal di schiena non particolarmente grave, come la maggior parte dei casi che potrebbe davvero essere sconfitto con un lavoro ben svolto. Il problema non è lo sport, ma la testa delle persone!
Importante è chiaramente l’alimentazione, la costanza, e soprattutto un piano strategico di allenamento progressivo in grado di preparare la persona ad un gesto atletico. Ricordo che una persona allenata al ciclismo, che svolge magari allenamenti lunghi in sella alla sua bici, potrebbe non essere in grado di svolgere una semplice corsa di jogging, semplicemente perchè il suo corpo è tarato per un tipo di gesto atletico rispetto ad un altro.
Ernia del disco camminare fa bene
Questa affermazione è molto interessante e rappresenta un detto comune che in definitiva non mi sento di denigrare. Come sempre però è importante capire in che momento specifico del dolore e infiammazione. Chiaramente camminare in una condizione di sofferenza è sconsigliato, in quanto il corpo umano tende a creare compensi antalgici che sono assolutamente negativi e portano in disfunzione altre strutture. Ci si potrebbe trovare in una condizione in cui si peggiora la propria situazione facendo comparire dolori nuovi legati ad un uso sbagliato delle articolazioni rispetto alla normalità.
Diverso discorso è quello ci camminare in una condizione di sicurezza, quando appunto il disturbo è in fase di regressione, e anzi si inizia un percorso riabilitativo che porta la persona ad essere più attiva, rispetto la vita sedentaria.
Chiaramente è importante anche la quantità: Camminare con un ernia del disco seppur latente è un conto se si fa per pochi km, rispetto a lunghe camminate che potrebbero infiammare muscoli e strutture neurologiche per la ripetitività del movimento.
Mai come in questo tipo di richiesta è importante essere cauti, e chiedere il parere del medico e del Fisioterapista, senza fare di testa propria, e rischiare di peggiorare la situazione.
Comunque, in definitiva in una condizione di ernia del disco camminare fa bene! Basta essere Cauti!
Ernia del disco e Acquagym
L’acquagym è uno di quei sport assolutamente consigliati, che può essere di grande aiuto a gestire i sintomi dolorosi del mal di schiena. Il problema di questo tipo di sport è quello legato al tempo che richiede ogni allenamento, che non tutti hanno a disposizione. Spesso i corsi sono di mattina, e pochi la sera, e molte persone non riescono a praticarlo di mattina. Infine spesso è frequentato da donne, e molti uomini si possono sentire a disagio.
Molto importante sarà trovare un corso con un livello omogeneo, e informare l’istruttore circa la propria condizione per poter essere consigliati o esentati nell’esecuzione di esercizi potenzialmente dannosi e controproducenti. Essere in un corso con un livello omogeneo è importante per l’istruttore che potrà proporre esercizi idonei, volti sia al rinforzo muscolare, sia al miglioramento dell’articolarità di tutti i distretti, e sopratutto ricondizionare il corpo portando il soggetto in uno stato di allenamento e produzione di endorfine che come abbiamo visto sono terapeutiche e combattono il dolore del mal di schiena.
Ho mal di schiena, posso comunque allenarmi?
Molte persone, magari dotate di una grande motivazione, tendono a pensare che seppur con dolore bisogna “Stringere i Denti”. Male, molto male!
Il dolore è un campanello di allarme davvero molto importante, e non rispettarlo porterà nel breve o lungo periodo ad un aggravamento del problema.
Utilizzare dei farmaci antidolorifici per attutirlo o mascherarlo è altrettanto dannoso, in quanto per tutta la durata dell’effetto del farmaco si eseguiranno dei movimenti, che magari sono dannosi, arrivando ad una condizione di dolore maggiore dopo l’allenamento.
Lo sporto come visto può essere davvero di grande aiuto, e supportare il recupero, se eseguito in maniera corretta, ma soprattutto inserito in un programma di allenamento concordato con Medico Fisioterapista e Trainer, che dovranno assolutamente collaborare in armonia rispettando ognuno le proprie mansioni e fornendo feedback costanti sull’andamento del recupero.
Il lavoro del fisioterapista inizia subito dopo la diagnosi che esegue il medico. Compito del fisioterapista è migliorare la contrattura muscolare, migliorare il movimento della colonna mediante manipolazione vertebrale e terapia manuale, e iniziare della rieducazione posturale, che sarà orientata alla ricerca di un nuovo equilibrio tra vertebre dischi e strutture muscolari. Appena la sintomatologia sarà compatibile con una ripresa all’attività sportiva, inizierà il lavoro del personal trainer che mediante una serie di esercizi a progressione costante, porterà il paziente nella condizione di allenarsi in maniera corretta.
Chiaramente per una fase, di passaggio, si eseguiranno sedute di fisioterapia e allenamenti per poi gradualmente allontanare la fisioterapia e mettere il paziente in condizione di allenarsi nuovamente.
Ci sono casi però in cui forse è bene prevedere incontri ogni 2 settimane o mensili con il fisioterapista Osteopata al fine di mantenere lo stato di salute ed evitare ricadute.
Conclusioni
Chiaramente davanti ad un problema al disco con magari un ernia, non è pensabile di guarire completamente, in quanto esiste un danno strutturale, che va considerato, trattato e aggirato mediante una corretta strategia terapeutica e di recupero muscolare. La richiesta di molti pazienti circa quale sport evitare con ernia del disco e mal di schiena è lecita, e la risposta a tale quesito sarà esclusivamente quella di un recupero integrato con un occhio alla disciplina, e un occhio al piacere del paziente.
Non trovo corretto prescrivere nuoto a persone che odiano tale sport, in quanto sono certo che passato un mese abbandoneranno lo sport, così come non si può assecondare i desideri di un paziente se tali possono provocare disturbi ancora più gravi.
Ti aspetto per una valutazione del tuo problema e aiutarti in un reinserimento all’attività sportiva!
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.